capitolo 4

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la mattina successiva mi vesto e per le dieci vado a casa di Damon, per fortuna Bonnie mi aveva detto dove abitano i Salvatore. in venti minuti arrivo a casa loro. busso. dopo qualche secondo si apre la porta. c'è Damon con addosso solo un asciugamano legato alla vita.
io: oddio.
D: ushh, piccola. a cosa devo la tua magnifica visita?
io: vedi di finirla. hai "dimenticato" la tua giacca al bar, te l'ho riportata.
dico porgendogliela. lui la prende.
D: entra dai.
io: non mi sembra il caso.
dico guardandolo dall'alto al basso. poi mi giro.
io: ciao.
mi prende per il braccio e mi tira a se. mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso. sento il suo respiro sulle labbra. sento le farfalle nello stomaco.
io: che hai ora?
cazzo, mi trema la voce. sorride soddisfatto.
D: Cristo, cosa mi fai?
io: Damon lasciami.
dico calma.
D: prima devo dirti una cosa.
io: allora parla. non restare lì zitto come un'imbecille.
D: mi dispiace per ieri.
sorrido. si vede che lo sta dicendo solo per essere perdonato.
io: sei proprio uno stronzo.
dico ridendo, scoppia a ridere pure lui.
io: ci si vede Damon.
mi giro e me ne vado.
D: stasera ci vediamo?
mi urla quando sono a metà del vialetto. mi giro e lo guardo.
io: sei serio?
D: va bene. ti vengo a prendere per le sette.
sorrido e lui ricambia. poi entra in casa e io rimango lì come una rimbambita e fissare la porta.

alle sette in punto suona il campanello. vado ad aprire e vedo Damon con dei blu jeans e una camicia che gli risalta il petto, è stupendo!
D: wow... sei bellissima.
mi sono messa una camicetta bianca che ho messo all'interno di una gonna rosa salmone e delle scarpe da ginnastica bianche.
io: grazie...
dico sorridendo.
io: entra pure.
ricambia il sorriso ed entra, si siede sul divano.
io: arrivo subito.
vado in camera e prendo la giacca. quando torno in soggiorno Damon è in piedi e sta fissando delle foto.
D: questa sei tu?
dice prendendo una cornice in mano e mostrandomela, sono io da piccola con mia sorella. da piccole eravamo praticamente identiche, quindi mi meraviglio del fatto che abbia indicato proprio me.
io: ehm... si.
sorride guardando la foto.
io: ok... ora è meglio andare...
dico prendendo la foto imbarazzata e appoggiandola sul mobiletto.
lui ride e poi partiamo. andiamo in un bar e ci sediamo.
D: cosa prendi?
io: penso un mojito.
dico sfogliando il menù dei cocktail.
D: io prenderò un sex on the beach.
quando arriva il cameriere ordiniamo, poi Damon comincia a fissarmi.
io: che hai da guardare?
D: nulla, stavo pensando.
io: si può sapere a cosa?
D: mi chiedevo perché sei sempre così distaccata, da me.
io: io veramente non ci ho fatto caso...
ok, cazzata.
D: cazzata.
ma mi legge nella mente?
D: è ovvio che lo sai. e ora voglio sapere il perché.
si appoggia al tavolo e si avvicina al mio viso.
io: altrimenti...?
dico per sfidarlo.
D: altrimenti te lo farò dire con la forza.
io: e come faresti?
appoggia un dito sul mio viso e comincia a fare su e giù sulla mia guancia
D: ti legherei al letto...
ingoio la saliva.
D: ...comincerei lentamente ad avvicinare le mie mani dove sai tu...
spalanco gli occhi.
D: e quando meno te l'aspetti... beh, ti farei il solletico.
rido e lo allontano.
io: imbecille!
lui ride.
D: so che stavi pensando a tutt'altro!
io: mi sembra ovvio se tu insinui certe cose!
D: io? ma dove? non stavo affatto pensando a quella cosa.
alzo gli occhi al cielo. dopo poco arriva il cameriere e ci porta i drink.
io: fammi assaggiare il tuo.
sorride e alza le sopracciglia.
io: oddio Damon! ma non sai pensare a nient'altro che al sesso? parlavo del cocktail!
D: ah...
dice deluso e mi allunga il suo bicchiere. io rido e sorseggio la sua bibita.
io: buono, davvero.
dico sorridendo.
...: Isa?
mi giro.
io: Daniel?
Daniel: non sei felice di vedermi? non ti sono mancato?
lo guardo male.
io: Miami ti ha stancato? oppure è stata la tua nuova ragazza a stancarti? ti capita spesso no?
Daniel: eddai, non sarai mica ancora arrabbiata! su, abbracciami.
mi tira su e mi abbraccia. mi stacco velocemente.
io: cosa vuoi?
Daniel: ehi, stai calma. ti ho vista e volevo solo salutarti. non mi presenti il tuo amico?
D: mi presento da solo. sono Damon, tu saresti?
Daniel: Daniel, l'ex ragazzo della Isa.
mi mette le mani sul culo e me lo palpa. non riesco a fare nulla che Damon l'ha già appeso al muro.
D: non la toccare coglione!
Daniel: ehiehiehi, mi picchieresti davvero qui? davanti alla tua fidanzata? non è da gentiluomo non trovi?
Damon lo guarda in cagnesco.
io: Damon stai calmo, ti prego.
mi guarda.
Daniel: ascolta la tua ragazza.
dice con un filo di voce dato che Damon stringe di più la presa. sospira e lo lascia cadere per terra.
D: non ti azzardare più a toccarla. o la prossima volta non finirà così!
Daniel ride e dopo essersi sistemato se ne va.
io: che ti è preso?
D: come che mi è preso? quello stronzo ti ha palpata, come avrei dovuto comportarmi? lasciandoglielo fare?
sospiro.
io: non ho detto questo.
mi guarda negli occhi e poi si calma.
D: mi dispiace...
alzo lo sguardo e lo guardo.
D: avrei dovuto tirargli un pugno.
dice serio. scoppio a ridere e lui mi segue.
io: ma come fai a fare il cretino in un momento così?
fa spallucce.
D: è una delle mie tante doti.
sospiro.
io: Damon, non sai quanto mi dispiace.
D: per cosa? non hai fatto nulla.
io: è che doveva essere una bella serata, tranquilla... e Daniel ha rovinato tutto.
mi metto le mani sul viso.
D: ehi...
dice appoggiando una mano sul mio braccio e facendomi alzare la testa per guardarlo negli occhi.
D: non è colpa tua.
io: lo so... è che...
D: ti scusi troppo, anche quando non dovresti.
io: lo so.
dice facendo spallucce. mi sorride e io ricambio.
D: dai vieni, usciamo da qui.
annuisco e mi alzo. Damon paga il conto e poi usciamo. cominciamo a passeggiare, e ridiamo, ridiamo tanto.
io: davvero tuo fratello ha fatto questo?
dico ancora ridendo.
D: si! e poi è andato in giro per la città senza vestiti a urlare che il governo fa schifo.
dice ridendo anche lui.

Damon

è così dannatamente bella quando ride!
Isa: oddio! non riesco a smettere di ridere! aiutami ti prego!
...: ti posso aiutare io se vuoi, tesoro.
giro lo sguardo e mi trovo davanti James.
io: che ci fai ancora qui?
dico mettendomi davanti alla Isa.
J: ehi, principe azzurro, calmati. voglio solo darti un assaggio di quello che succederà.
corre dietro di me e prende la Isa. le tiene il polso con una mano e con l'altro braccio la testa, se volesse in tre secondi le romperebbe il collo.
J: vedo che sei lento, il sangue animale non è abbastanza?
Isa: Damon che sta succedendo? cosa intende?
vedo la paura e allo stesso tempo la confusione nei suoi occhi.
mi avvicino per cercare di prenderla ma lui mi ferma.
J: ah ah, se tu ti muovi, lei muore.
io: lasciala andare.
Isa: ti prego lasciami.
J: oh, cucciola... vedrai che in pochi secondi sarà tutto finito.
si avvicina al suo collo e lei comincia a piangere.
Isa: Damon...
dice con voce soffocata.
io: NO! fermati! cosa vuoi? qualunque cosa...
J: mhhh, fammici pensare... che ne dici di far tornare in vita Ginevra?
io: non posso farlo, lo sai...
J: ok, d'accordo!
il suo viso si trasforma e gli spuntano i canini quando si avvicina al collo della Isa.
io: nononono! ti prego. no.
lui si ferma e mi guarda.
J: hai ragione, non sarebbe più divertente se la uccidessi.
io: lasciala andare...
sporgo le braccia. James gli passa la mano tra i capelli.
J: ci rivedremo presto io e te.
le sussurra all'orecchio per poi lasciarla andare. lei si fionda subito tra le mie braccia piangendo.
io: shhh, va tutto bene. ora stai bene.
dico accarezzandole i capelli e baciandola sulla fronte.
Isa: ti prego. portami a casa.
annuisco e torniamo a casa. la porto a letto e le tolgo le scarpe per poi rimboccarle le coperte. si addormenta subito. mi sento così stupido per aver permesso che accadesse.
sospiro.
io: mi dispiace piccola.
le bacio la fronte e poi me ne vado.

SPAZIO AUTRICE:
ehiii. vi è piaciuto? spero di sì, anche perché mi sono divertita troppo a scriverlo! come sempre vi chiedo di commentare e mettere una stellina, che mi fa sempre piacere.💗 al prossimo capitolo!👋🏻

50 sfumature di DamonWhere stories live. Discover now