capitolo 20

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Isa

i giorni passano e io continuo ad essere incazzata con Tyler, ha provato più volte a farsi perdonare ma io non mi smuovo. mi ha tradita con Hayley! d'accordo che io ho baciato Damon ma è tutta un'altra cosa, io mi sono staccata e poi non ci ho fatto sesso. mi sono sentita in colpa per giorni!
in più Sophie non ha intenzione di andarsene, si è praticamente trasferita qui, se non ha dei vestiti me li ruba e quando mi incazzo me li ridà dicendo che tanto sono fuori moda, ma sentila, arriva qui e pretende essere la reginetta del mondo, sta cominciando a darmi sui nervi, e poi sta attaccata a Damon solo per infastidirmi.
adesso sto guardando la tv sul divano e mi si è appena avvicinata, la ignoro.
S: tesoro mi è venuta un'idea fantastica!
io: ti ho già detto di non chiamarmi tesoro e comunque non mi interessa sapere la tua idea.
S: bene, allora, dato che tu e Tyler avete litigato, stavo pensando che per farvi riappacificare potremmo fare una gita in montagna! in questo periodo c'è ancora la neve e possiamo fare a palle di neve.
io: ti avevo chiesto di non dirlo, ce la fai a comprendere questa lingua o ti devo parlare in cinese?
chiedo seccata.
S: eddai! non fare la bambina! vieni con noi!
io: tu, io e Tyler? no grazie, sono già abbastanza stressata di mio, non ti ci mettere pure tu.
S: ma ci sarà anche Damon.
io: e quindi?
dico cercando di fare l'indifferente anche se in realtà dentro sto sclerando.
S: e quindi ci divertiremo!
alzo gli occhi al cielo.
io: ci penserò ok?
dico per non fargli credere che in realtà voglio troppo andarci.
S: grazie tesoro.
mi bacia sulla guancia e se ne va. mi pulisco subito con la manica della maglietta la saliva e il rossetto che mi ha stampato in faccia.
alla fine cedo, e quel weekend mi ritrovo circondata da neve, piste da sci e pupazzi di neve. siamo nella sweet di un hotel di lusso, a quanto pare Sophie è benestante, MOLTO benestante.
poso le mie cose nella camera che dovrò condividere con Tyler, fino ad ora l'ho fatto dormire sul divano, e non so come sarà tornare a stare nella stessa camera con lui. in realtà ci sarebbe anche una terza stanza, solo che non voglio scomodare Sophie per le lenzuola, so di essere un po' incoerente, ma anche se mi da fastidio infondo mi ha invitata con buoni propositi, e chissà quanto ha pagato per questa sweet!
non faccio neanche in tempo di sedermi che Sophie entra tutta felice con addosso un cappotto pesante.
S: abbiamo deciso di andare a visitare la montagna e salire di più con la funivia, vuoi venire? ci sarà anche Tyler.
dice facendo una faccia pervertita. io alzo gli occhi al cielo. non ha ancora capito che sono incazzata nera con Tyler e non mi diverte affatto stare insieme a lui?
io: d'accordo.
sto accettando solo per non restare in hotel ad annoiarmi, in questo posto non prende neanche e sicuramente per il Wi-Fi bisogna pagare non so quanto, quindi non avrebbe senso starmene qui da sola.
quindi dieci minuti dopo mi ritrovo a pagare il biglietto per la funivia, vedendo Damon che va verso la cambina vado anch'io, non rendendomi conto che Sophie e Tyler rimangono in dietro, appena entro le porte si chiudono e la funivia comincia a salire con solo me e Damon dentro, GRANDIOSO. sentendomi a disagio comincio a guardare fuori, man mano che la cabina va in alto, lo strapiombo sotto di noi sembra sempre più inquietante.
D: buu!
mi urla all'orecchio, io sobbalzo e mi giro di scatto.
io: sei pazzo?!
D: seriamente hai paura di cadere?
chiede ridendo.
D: ti ricordi vero che non puoi morire?
io: e con ciò? cadere nel vuoto non è una delle cose che voglio fare nella mia vita, a meno che non sia con un paracadute.
D: piccola rilassati, non morirai.
comincio a girare per la cambina per intrattenermi.
D: che fai ora?
io: mi sto distraendo dallo strapiombo sotto di noi.
dico per fare infine un sorriso acido.
D: beh fermati, mi stai facendo girare la testa.
in quel momento la cambina si ferma e comincia a dondolare facendomi cadere per terra, guardo Damon che è rimasto in piedi tenendosi a una maniglia, con il terrore negli occhi, lui sta cercando di capire che è successo.
io: Damon...
mi guarda.
io: se mi stai facendo uno scherzo, è di pessimo gusto.
D: non è uno scherzo, non so cosa sta succedendo.
mi alzo lentamente dal pavimento e guardo verso la cabina sotto di noi, è ferma anche quella, e pure quella sopra.
io: Damon che succede? perché ci siamo fermati?
D: non lo so, ma ora lo scopro.
prende il telefono e comincia a digitare un numero sulla rubrica, mentre io comincio a girare di nuovo per cabina in cerca di un rimedio.
D: non prende.
dice rimettendo il cellulare in tasca.
D: dev'esserci stato un guasto al motore o al filo che ci porta su.
io: che facciamo?
D: aspettiamo.
io: cosa dobbiamo aspettare?
D: che ci riportino giù o che arrivi un elicottero di salvataggio.
dice sbuffando.
io: non è divertente.
D: ehi, hai davvero paura?
io: è ovvio che ho paura! non voglio cadere e spezzarmi tutte le ossa che ho... dobbiamo uscire da qui...
dico cominciando a impanicarmi.
D: ehiehiehi, piccola. calmati. usciremo da qui sani e salvi ok?
mi abbraccia e io annuisco sul suo petto. a quel punto una voce fredda esce dall'altoparlante.
...: signori, c'è stato un guasto alla cambina di controllo, non agitatevi e state calmi, cercheremo di risolvere il prima possibile. nel frattempo sedetevi e rilassatevi.
io: seriamente? dovremmo rilassarci? davvero? siamo in una cambina sospesa nel vuoto che è rotta e tu ci dici di rilassarci?
dico all'altoparlante urlando.
io: rilassati tu se mai! e tiraci fuori da qui ok? altrimenti vengo lì e ti rompo la testa!
sento Damon scoppiare a ridere alle mie spalle, mi giro e lo guardo.
io: che hai da ridere?
D: ti stai arrabbiando con un altoparlante.
alzo gli occhi al cielo e mi siedo, lui si siede in parte a me smettendo di ridere.
D: comunque sei bellissima quando ti arrabbi.
lo guardo male. lui mi mette una mano sulla guancia e si avvicina, mi sta per baciare ma io lo allontano e mi alzo.
io: sei fidanzato.
lui sospira seccato.
D: ti sembra una fidanzata quella? è una con cui scopo e basta.
io: ma per lei siete fidanzati.
D: beh allora non ha capito proprio un cazzo.
si alza e viene verso di me, mi spinge contro il finestrino e la cabina dondola.
D: io voglio te. voglio solo te ok? non voglio nessun'altra. io ho bisogno solo di te per tutto il resto della mia vita.
lo guardo negli occhi senza saper cosa dire, ma lui mi precede e mi bacia. sposta le mani sui miei fianchi e mi stringe più a se facendo toccare la mia intimità con la sua erezione, gli metto le mani tra i capelli e li stringo, lui comincia a baciarmi lentamente il collo per poi tornare alle labbra con più foga. le nostre lingue si toccano con avidità e desiderio. sento i suoi polpastrelli che premono sui miei fianchi e cerca di avvicinarmi sempre di più, ma non si accorge che la cabina si sta muovendo e noi stiamo tornando giù. smetto di baciarlo e cerco di fermarlo ma lui continua a baciarmi il collo.
io: Damon la cabina... stiamo tornando giù, fermati.
non mi ascolta e continua a lasciarmi dei baci. mentre si aprono le porte si rende conto di quello che sta succedendo e si stacca velocemente. appena si aprono del tutto Sophie corre da Damon e lo abbraccia, ma lui continua a guardarmi, io distolgo lo sguardo ed esco dalla cabina trovandomi davanti Tyler, mi guarda.
S: ragazzi vogliamo andare su? le cabine sono sistemate ora.
mi giro ed è ancora avvinghiata a Damon.
io: no... preferisco tornare in camera, ne ho avuto abbastanza per oggi. ci vediamo per cena ok?
S: certo tesoro, non ti preoccupare.
fingo un sorriso e poi, sentendomi i suoi occhi addosso, guardo Damon. uno sguardo pieno di complicità, sentimento ed eccitazione. lo sappiamo entrambi che ci vogliamo, fingiamo solo che non sia così, ma prima o poi ci troveremo a fare i conti con la nostra passione.

50 sfumature di DamonWhere stories live. Discover now