Limbo

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Aprii gli occhi, nel buio della stanza.
Dovevo essermi riaddormentata.
Il silenzio regnava sovrano: i miei non sarebbero tornati prima di cena.
Mi sedetti lentamente ma una fitta di dolore mi squarciò la fronte e mi appannò la vista, costringendomi a sdraiarmi nuovamente.
Aspettai che gli occhi, provati dalla nottata, si abituassero alla fioca luce emanata dal telefono, poi feci scorrere il pollice sulle notifiche.
Sbattei le palpebre più e più volte, incredula.
Non lo avevo sognato: il messaggio di Lorenzo era lì, appena sopra quello di Riccardo.

Il nero ti dona.

Decisi di ignorarlo e soprattutto di ignorare il pensiero delle sue labbra che si incurvavano in quel sorriso ironico e sensuale, appena abbozzato, mentre le sue dita scorrevano sulla tastiera per digitare quelle semplici 4 parole...

Grazie a te 😘

Scrissi velocemente rispondendo a Riccardo più per dovere che per sincerità, senza interrogarmi troppo sulla veridicità di quell'affermazione.
Verso mezzogiorno mi chiamò Camilla, ansiosa di fare il bilancio della serata.
"Ciao Chiara!"
Era decisamente su di giri.
"Ciao Cami!"
"Mi ha baciata, Chiara! Mi ha baciata!"
"Wow! Raccontami tutto!"
Risposi con altrettanto entusiasmo.
"Stavamo ballando, ad un certo punto si è avvicinato, ci siamo guardati negli occhi e non so cosa sia successo! Mi ha baciata!"
"Finalmente!"
"Si, ma un bacio serio, lungo, intenso... siamo andati avanti un sacco! Sai uno di quei limoni duri..?"
"Si, ok, magari evita i dettagli"
La interruppi ridacchiando.
"No, Chiara, sono troppo felice!"
"E io sono felice per te, te lo meriti!"
"E tu e Richi?"
Giusto, io e Richi...
"Siete spariti per quasi un'ora... cosa avete combinato?"
Chiese in tono allusivo.
"Un'ora? Ma davvero?"
"Ehh come passa il tempo quando ci si diverte!"
"Ma smettila, eravamo in terrazza a prendere un po' d'aria... stavo morendo di caldo!"
"Non ci credo che non è successo niente!"
"No, sul serio, siamo stati abbracciati per un po' a goderci la vista... poi quando mi ha riaccompagnata a casa, mi ha detto che è stato bene e mi ha dato un bacio a stampo."
"Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo!"
Probabilmente stava saltellando per la stanza.
Magari fossi stata altrettanto felice...
"Si, però Cami... non sono tanto convinta"
"Perché? È il ragazzo perfetto! È bello, ricco, simpatico, tenero..."
"Lo so, però boh... c'è qualcosa che non mi convince"
"Ma è per Ludo?"
"No no, io e Ludovico abbiamo risolto... però sai come sono fatta..."
"Lo so"
Sospirò.
"Dai, vediamo come va..."
"Speriamo bene...
Adesso ti devo salutare, a domani."
"A domani tesoro."
Passai il resto della giornata a guardare quella domenica scorrere dal letto.
Rimuginai sulla serata precedente.
Sapevo che avrei dovuto concentrarmi su Riccardo, su quel bacio delicato, ma, nel contempo, non riuscivo a reprimere il profondo fastidio che provavo ripensando a Carlotta.
Mi trovavo in un limbo senza uscita: non ero pronta all'inferno che avrei dovuto affrontare se avessi ammesso a me stessa che provavo qualcosa per Lorenzo, ma non ero abbastanza pura per i casti e delicati baci di Riccardo.

La mattina dopo, arrivai in classe piuttosto presto.
Lorenzo era già seduto al suo posto, immerso nella lettura de 'Il rosso e il nero' di Stendhal.
Appoggiai la borsa sul banco, decisa a ignorarlo.
"Sai che è maleducazione non rispondere ad un complimento?"
Disse senza alzare gli occhi dal libro.
"Innanzitutto buongiorno."
Risposi asciutta.
"Sai che è maleducazione fare un complimento ad una ragazza dieci minuti dopo averne baciata un'altra?
E sai che quando si parla con qualcuno lo si guarda in faccia?"
Sollevò lentamente la testa e si voltò verso di me, incontrando i miei occhi.
Avevo imparato a sostenere il suo sguardo, ma non mi sarei mai abituata ad una tale intensità.
"Sei gelosa?"
Chiese trattenendo a stento una risata.
Strinsi le palpebre, riducendole a due fessure, decisamente irritata.
"Potrei farti la stessa domanda...
Quando sei entrato hai praticamente crocifisso Riccardo con lo sguardo."
"Figurati se sono geloso di Bambi..."
"Di chi?"
Ribattei senza celare in alcun modo il mio disappunto.
"Di Bambi, hai capito benissimo."
"Innanzitutto ha un nome, Riccardo, e per tua informazione ci frequentiamo."
Sentivo le guance in fiamme.
"Buona fortuna allora"
Scoppiò in una sonora risata.
"Comunque non mi hai ancora risposto: sei gelosa?"
"Assolutamente no!"
Dissi con molta più enfasi del dovuto.
Ovviamente non gli sfuggì. Mi sorrise, compiaciuto e riprese a leggere.
Ci ignorammo per il resto della giornata.
Finalmente suonò la campanella.
"Chiara, comunque, d'accordo... Farò il progetto con te."

Ho visto mani perdersi per paura di stringersiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora