Capitolo 17 : Speranze perse.

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Passarono i minuti,le ore,i giorni,ma soprattutto i mesi in cui Derek non dava nessuna traccia di miglioramento ed io mi sentivo terribilmente in colpa,per colpa del mio ex fidanzato che è riuscito a scappare dopo averlo quasi ucciso.. lui è come se non ci fosse più, una voragine di dolore attraversò il mio petto,improvvisamente la vista mi si annebbiò,qualche secondo dopo le lacrime mi rigarono il volto,ero ancora qui,seduta su questa maledetta sedia,a fissare il ragazzo che più amo in condizioni terribili; presi la sua mano tra le mie,accarezzandola dolcemente,iniziando a parlargli pur sapendo che non poteva rispondermi,sentì la macchinetta collegata al suo cuore suonare,corsi a chiamare l'infermiera che arrivò subito,lo trasportarono d'urgenza nella sala operatoria per rianimarlo,non potendo entrare presi il telefono e chiamai mio fratello "ei...de,derek..." mi tremava la voce e non riuscivo a parlare "ei carl,calmati e dimmi cosa sta succedendo" disse tranquillamente mio fratello "Derek è stato portato nella sala operatoria,lo stanno rianimando,ci sta abbandonando Jack" iniziai a singhiozzare,piangevo a dirotto ed avevo la vista completamente annebbiata,non riuscivo a credere che l'uomo che più amo mi stava abbandonando,non capii di cosa stesse parlando mio fratello,riuscii solo a comprendere che a momenti sarebbe arrivato in ospedale,avevo voglia di scappare e piangere,le mie gambe cedettero ritrovandomi accasciata al pavimento,con il viso imbrattato di matita e mascara,sentì due braccia forti prendermi in braccio,dopo solo il buio.

Mi svegliai nel mio letto,non ricordando cosa fosse successo,mi alzai notando allo specchio le mie evidenti occhiaie di un colorito violaceo,scesi al piano di sotto trovando mio fratello in cucina che preparava la colazione "quando mai il mio bel fratellino prepara la colazione?" dissi ironica,si girò a guardarmi sorridendo "bhe,la mia sorellina ha bisogno di cura,è deperita un pò" disse facendo una piccola risata,dopo aver mangiato i suoi  deliziosi cupcake,mi ricordai ciò che successe ieri, "ma..ieri poi.." dissi balbettando,avevo terribilmente paura della sua possibile risposta,non potrei mai immaginare un mondo senza di lui,senza i suoi splendidi sorrisi,senza i suoi abbracci e le sue parole arroganti,che,subito dopo le trasformava in qualcosa di dolce,che solo lui poteva dirle,riusciva ad essere simpatico e molto educato con la gente,ma,al contempo stesso,riusciva ad essere arrogante e maleducato,facendosi prendere in odio dalla gente,era il più bello della scuola e lo sarà per sempre perchè sono sicura che lui si sveglierà,perchè sono sicura che non vuole lasciarmi sola, "non sta nelle migliori condizioni Carl.." iniziò a spiegarmi con un'espressione altrettanto seria in volto, "ha avuto una toccata ancor più,è rimasto paralizzato dalla vita in giù,oltretutto non si è ancora svegliato,i medici dicono che non c'è molta speranza,sopravvive con i macchinari,mi dispiace Carl" il mio cuore sembrava essersi fermato a quelle terribili parole.

"Ha avuto una toccata"
.....
"È rimasto paralizzato"
.....
"Non c'è molta speranza"
.....

Mi risuonarono in testa queste frasi mentre una lacrima scivolò sul mio viso caldo,mi affrettai ad asciugarla e corsi in camera mia,misi un jeans stretto leggermente strappato ed una maglietta,pettinai i capelli lasciandoli sciolti,misi le mie adorate converse,prima di uscire presi la mia borsetta,misi all'interno le chiavi di casa,ma soprattutto il mio pacchetto di Marlboro e l'accendino.
Beh..si,avevo iniziato a fumare da quella famosa sera in cui accadde il tutto.

Fermata all'ingresso dell'ospedale presi dal pacco una sigaretta e l'accesi,aspirai e sputai fuori il fumo,salite le scale d'ingresso,presi l'ascensore,attraversando il lungo corridoio arrivai alla stanza di Derek,oramai la strada del grande ospedale la imparai a memoria,mi sedetti alla solita sedia scomoda vicino a lui e lo fissai per qualche istante,era impallidito,più magro..presi la sua mano e gli raccontai un pò di cose "sai,ieri mi hai fatto veramente spaventare,pensavo volessi abbandonarmi,stupido non farlo mai più" feci un lungo respiro sapendo che la risposta non sarebbe arrivata "ah,c'è una cosa che non ti ho ancora detto,sai dopo tutti questi problemi che ci sono stati ho iniziato a fumare per calmarmi un pò,so che non vuoi,ma lo farò finchè non ti svegli,altrimenti continuerò ad intossicarmi i polmoni,quindi sbrigati a svegliarti da questo lungo sogno che ti tiene imprigionato..." continuai a parlare per ore,finchè non mi accorsi che era fatto buio e dovevo tornare a casa per riposare se non volevo svenire nuovamente.Lo guardai,gli sorrisi,pur sapendo che non poteva vedermi,e lo baciai.

Diventavo sempre più triste al solo pensiero di non rivedere quei meravigliosi occhi di ghiaccio,volevo solo che si risvegliasse....mi manca sentire la sua voce.
Mi sedetti sul pavimento freddo di ottobre portando le gambe contro me per circondarle con le mie braccia,nascosi la tesa all'interno e piansi silenziosamente per tutto il tempo.

Sentì il campanello suonare più volte,andai ad aprire la porta  trovando Duck e gli altri che mi fissavano,i maschi accarezzavano e davano conforto alle mie amiche mentre tutti piangevano,la mia mente andò subito a focalizzare il perchè stavano piangendo..
...
.....
.......
...Derek.....

Amore e Passione Where stories live. Discover now