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Matrimonio pt 1.

LILY

<< Lily? Ci sei o ci fai??>>.

La voce squillante e come al solito molto alta di mia sorella mi riscuote dai miei pensieri, facendomi così capire che come mio solito mi sono fissata su un punto, che in questo caso corrisponde alla distesa infinita di sabbia a pochi metri da me.
Paradise Beach per l'esattezza, luogo che secondo quanto siamo riusciti a scoprire dalle informazioni che Nash ci ha passato, ospiterà la cerimonia.
Mi prendo ancora qualche secondo per ammirare la magnifica vista di fronte a me, per poi fare un lungo sospiro e voltarmi verso mia sorella, che in tutto questo tempo non ha smesso neanche per un attimo di fissarmi con il suo ghigno da genio malvagio.

<< Dimmi, mio piccolo ma non per questo meno importante raggio di sole, che ti turba? >>.

Lei, una volta registrato l'epiteto da me utilizzato, mi fulmina con un'occhiata, per poi scuotere la testa, essendo consapevole del fatto che mai abbandonerò i miei soprannomi bizzarri e aprire bocca.

<< Io vorrei raggiungere gli altri, tu invece che intenzioni hai? Se vuoi prenderti un momento per te e poi arrivare, nessun problema. Avverto io il gruppo. Solo, dimmi qualcosa. Sei lì, ferma immobile da quasi cinque minuti e la cosa comincia a essere vagamente inquietante, anche per i tuoi standard.>>

Cinque minuti?

Assurdo, a me sono sembrati solo pochi istanti, ma si sa che quando mi trovo di fronte al mare, perdo totalmente la cognizione del tempo.
Non posso farci niente, ogni volta che mi ritrovo a guardare il mare e la spiaggia, la mia mente si svuota di qualsiasi pensiero, facendomi rilassare e scivolare in un mondo tutto mio.

O almeno, più del solito.

<< Scusami, non volevo farti preoccupare. Comunque tranquilla, ti seguo a ruota.>>

E giusto per dar forza alla mia affermazione, sollevo di poco il mio vestito e inizio a incamminarmi verso l'entrata della spiaggia, sopra la quale campeggia a grandi lettere il nome della suddetta.

Spiaggia paradiso.

Sarà davvero così?

Spero tanto che il nome sia una garanzia una volta tanto.
Non ho fatto che un paio di passi, che mia sorella si volta verso di me e mi blocca con un braccio, rischiando quasi di farmi volare dritta dritta per terra.

<< Ma che, sei forse impazzita?!>>.

Non volevo affatto usare un tono di voce avuto è fastidioso, ma cavolo se mi sono spaventata!

Già sono imbranata di mio, figuriamoci poi se lei mi fa scherzi di questo tipo.

<< No. O forse giusto un pochino. È che avevo dimenticato di dirti una cosa.>>

<< E cioè?>>.

<< Sei bellissima.>>

Oh.

Questa non me la aspettavo proprio.

<< Ti ringrazio sorellina, anche tu sei uno schianto, sai? Farai girare la testa al povero Nash, ne sono sicura.>>

<< Ricambierei il complimento, ma tu la testa a Cam l'hai già fatta perdere...>>.

<< Ah ah ah. Ora andiamo però, che non voglio perdermi neanche un attimo di tutto ciò che succederà.>>

Mia sorella mi porge la mano, che io prontamente afferro, per poi iniziare a camminare lungo la passerella di legno costruita in mezzo alla spiaggia.
Impieghiamo qualche minuto, ma finalmente arriviamo al famoso gazebo bianco, sotto il quale sono state disposte moltissime sedie, appoggiate su quello che presumo sia un pavimento rigido di forma quadrata.
Visto da lontano sembrava minuscolo, invece ora che lo vedo da vicino, contiene a occhio e croce una cinquantina di sedie, se non di più. Già da queste poche informazioni, il numero degli invitati e lo scenario da favola, sembra essere il mio matrimonio ideale.

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Où les histoires vivent. Découvrez maintenant