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🙈: capitolo super lungo per riprendere il ritmo, spero vi piaccia.
SPERO ANCHE che il personaggio di Nick vi incuriosisca...
ERGO FATEVI SENTIRE.

LILY

Libera.
Sono finalmente libera.
Libera dai primi esami ufficiali da studentessa del college, libera dal lavoro alla caffetteria e libera di tornare finalmente a casa per le vacanze di Natale.
Questa settimana sembrava non voler finire più ed essere arrivata alla fine mi sembra quasi un piccolo miracolo.
Secondo me quando si avvicinano le feste la gente si trasforma come quando arriva una brutta giornata di pioggia.
Diventa più frenetica, più isterica, più snervante. E la riprova sono le persone con cui ho avuto a che fare in questi ultimi giorni. Ognuno di loro si è comportato da stupido babbano.

Si nota poco che ho il ciclo, vero?

Sono talmente occupata a sclerare nella mia testa, che mi ritrovo ad andare a sbattere contro qualcuno, con il risultato che finiamo entrambi con il sedere per aria.
Non oso aprire gli occhi, perché molto probabilmente ho l'aspetto di una pazza in questo momento, tra la tuta e gli Ugg, per non parlare poi  della mia faccia, e non voglio peggiorare ulteriormente la situazione vedendo la mia immagine riflessa negli occhi di quel poveretto.

<< Lily? Ti senti... Bene ?>>.

Apro gli occhi non appena sento la suddetta voce e sorrido d'istinto, avendo riconosciuto a chi appartiene.

<< Diciamo di sì, grazie.>>

Nel mentre lui mi porge la mano e dopo aver afferrato la mia, mi aiuta ad alzarmi.
Subito dopo mi porge la mia borsa e mi guarda, probabilmente in attesa di un mio proseguimento del discorso o un mio improvviso sclero. Ormai mi conosce quel povero santo e ha imparato a capire quando mi trovo in quel periodo del mese e per quel motivo gli conviene trattarmi con più gentilezza del solito.

<< Nick, tu invece come stai? Quando parti per tornare dai tuoi?>>.

<< Domani mattina dopo colazione. Ho stranamente finito di preparare i bagagli e ho appena consegnato la mia ricerca al professor Snow, per cui prega per me in tutte le lingue che conosci, ok? Quell'uomo mi terrorizza e non so mai cosa aspettarmi.>>

Io ridacchio divertita, perché la fama di quel professore lo precede da anni ormai.
Sin dai primi giorni alcuni ragazzi più grandi lo avevano dipinto a noi matricole come la fotocopia identica del terribile presidente della saga Hunger Games, vuoi per il suo aspetto sinistro o il suo modo di fare meschino e misterioso e non appena lo avevamo conosciuto, ci era mancato davvero poco che scoppiassimo a ridere in mezzo all'aula, tanto era azzeccata la descrizione.

<< Andra' bene, vedrai. Me lo sento! Comunque ti va una cioccolata al solito posto? Cosi ci salutiamo prima delle partenze. Anche perché poi non ci vedremo fino al nostro ritorno...>>.

Lui mi guarda un attimo, poi si lascia andare a uno di quei sorrisi dolcissimi e capace di sciogliere anche il cuore più duro.

Tranne il mio chiaramente.

<< E quando mai dico no al cioccolato? Andiamo bionda!>>.

È questione di un attimo.
Di un millisecondo esatto prima che quel nomignolo così banale usato da Nick, mi riporti alle innumerevoli volte in cui invece lo aveva usato lui.
Devo aver fatto istintivamente una faccia strana, perché lui si avvicina di qualche passo e mi guarda preoccupato.

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Where stories live. Discover now