56.

15.8K 862 422
                                    

LILY

Nonostante io sia perfettamente sveglia, sobria e cosciente del fatto che ciò che sta succedendo, corrisponde a realtà e non a uno dei miei strani sogni, il mio cervello si rifiuta di accettarlo. Cameron è venuto a Los Angeles, per me.

È scappato, letteralmente e materialmente, dal set del film perché gli mancavo e aveva bisogno di vedermi.
E non si è limitato a presentarsi a L.A, ma proprio al mio college, durante la mia mostra, quella in cui ho scelto di esporre alcune delle foto scattate durante il Tour, chiaramente nessuna delle quali raffigurante uno dei ragazzi, per ovvi motivi, tuttavia quelle che ho scelto, pur non presentando direttamente la figura di Cam, svolgono il medesimo compito.

Perché, da brava ragazza che ama farsi del male, ho scelto solo foto di momenti passati con lui.
Per cui, per chi non mi conosce, sono solo semplici paesaggi o momenti di una qualche giornata estiva, belli e particolari, ma pur sempre momenti.
Per chi invece ha la fortuna, o la sfortuna, dipende dai punti di vista, di sapere come sono fatta, rappresentano un completo e rapido accesso ai miei sentimenti.
Può sembrare un controsenso, essendo io molto riservata, scegliere di mostrare foto così, eppure, nel momento in cui ho scoperto di questo bando, sentivo che era la cosa giusta da fare.
Che agendo così, non so bene per quale stupida e assurda ragione, mi sarei sentita un pochino meglio.
E per una volta il mio istinto ha avuto ragione. Ma ora, sapere che lui le ha viste, che era così vicino a me, ma non ha avuto il coraggio di avvicinarsi e dirmi semplicemente qualcosa, mi distrugge.

Non ho altre parole per esprimere come mi sento, se non come una nave da guerra prima colpita e poi affondata senza tanti preamboli. Sono un miscuglio di emozioni, tutte contrastanti e vulcaniche, che non fanno altro che confondermi ancora di più.

Ed è per questo motivo che mentre Cameron mi stringe forte a se, io ricambio la stretta e per qualche istante, mi godo semplicemente la sensazione della suo abbraccio e del suo profumo, così buono e familiare, che piano piano inspiro.
Rimango così per non so quando, fino a che non mi stacco da lui e nel contempo cerco anche di mettere quanta più distanza possibile. Perché per quanto io cerchi di ignorare la questione, quella c'è e scalpita, quasi fosse viva. Io non mi fido.

<< Cam, guardami.>>

Non appena pronuncio queste parole, lui alza subito lo sguardo, facendomi così capire quanto sia preoccupato e allo stesso tempo pronto per il mio ennesimo sfogo da vera prima donna.
Ed è grazie al suo modo di guardarmi, che finalmente lo capisco.
Non ho intenzione di gridare, né di piangere o fare scenate come quando l'ho visto per la prima volta e gli ho rotto un uovo in testa.
E il motivo è piuttosto semplice.
Non ho più le forze, perché sono stremata. Questo amore che provo per lui, mi ha prosciugato poco alla volta e non ho più intenzione di continuare così.

<< Io non ho niente da perdonarti, per il semplice motivo che non sono arrabbiata. Non sono arrabbiata per il fatto che tu sia venuto da me alla mostra e poi non ti sia fatto vedere, nonostante fossimo a pochissimi metri di distanza. Hai avuto paura, per una serie di motivi tuoi e sinceramente io lo capisco. Capisco che cosa si prova a essere paralizzati dalla paura e dalle proprie incertezze, per questo ti dico con certezza che non urlerò ne replicherò con scene passate.>>

Lui mi guarda un attimo, per poi aprire la bocca stupito e replicare prontamente all'inizio del mio discorso.

<< Davvero non sei incazzata? Sai, conoscendoti, mi sarei aspettato come minimo un'esplosione vulcanica...>>.

Per quanto l'esempio mi faccia sorridere, reprimo rapidamente ogni accenno di sorriso, perché non ho ancora finito e sono più che certa che andare avanti non sarà facile né bello, sia per me che per lui.

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Where stories live. Discover now