All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

46.

CAMERON

Penso che respirare sia una delle cose più ovvie e semplici che si possano fare, anche perché consiste in un gesto breve e automatico, che chiunque e' in grado di compiere, che sia molto piccolo oppure ormai grande.

E al contrario, penso che sia piuttosto difficile trovare qualcosa di abbastanza forte e potente capace di toglierti il respiro.
Qualcosa in grado di emozionarti a tal punto, che per qualche secondo, ti dimentichi perfino di compiere quel gesto che più automatico non potrebbe essere.
Qualcosa capace di farti spuntare brividi ovunque e un sorriso gigante sul volto, qualcosa così speciale da farti battere il cuore all'impazzata.

Eppure io ci sono riuscito.

Non so come né perché io sia stato colpito da così tanta fortuna, ma è successo.
Ho conosciuto lei e senza che me ne rendessi conto, qualcosa è cambiato in me, in maniera lenta e graduale, cosicché mi sono reso conto di ciò che mi stava succedendo quando ormai era troppo tardi.
Quando ci siamo baciati per la prima volta in quell'ascensore, non avevo la più pallida idea che mi sarei innamorato di lei e che sarei stato in grado di provare cosi tante emozioni differenti grazie a una sola persona.

Tra tutti i baci che ci siamo dati, posso affermare con certezza che nessuno è paragonabile all'altro, ma non per questo significa che ce ne sia uno meno bello o importante.
Ognuno dei baci che ho ricevuto da lei o che io le ho dato, rappresentano un tassello piccolo, ma fondamentale, di quello che è stato il nostro percorso.
Per quanto dare un bacio possa sembrare un gesto semplice e quasi scontato, non lo è.
Ogni volta che si sceglie di esporsi e di darne uno, si comunica sempre qualcosa di diverso, che lo si voglia o meno.

Ed è proprio quello che è successo nella sala delle cascate tra me e la bionda.

Per quanto io abbia apprezzato quel momento e avrei voluto continuasse per sempre, sapevo in quel momento, come lo so ora, che non ha cambiato proprio niente.
Magari un microscopico passo lo abbiamo anche fatto, ma se penso a quanta strada ancora va fatta, quasi piango.

Dal momento in cui ha poggiato le sue labbra sulle mie fino a quando ci siamo seduti sui gradini, senza mai interrompere l'assalto reciproco, sono stato assalito da un impeto di gioia e gratitudine per il fatto che lei avesse preso l'iniziativa, dal momento che quasi non ci speravo più.
Ma allo stesso tempo ho capito che un bacio, o in questo caso una serie di baci, risolve ben poco.
Senza contare il fatto che sono più che certo che quel pallone gonfiato non aspetta che la mia prossima mossa falsa per avvicinarsi ancora di più alla mia ragazza.

Maledizione.

La mia ragazza.
Anche se razionalmente so perfettamente che lei non lo è più da tempo, il mio cuore a volte fa i capricci e si rifiuta di accettare questa cruda verità.
Non stiamo insieme e non so se riusciremo mai a tornare come un tempo.

Ci sono momenti in cui mi sembra che stiamo andando alla grande, ma sono momenti brevi e rapidi, sostituiti subito dopo da altri in cui mi prende il panico e ne combino una delle mie, una fra tutte, quando le ho risposto male prima di salire sul treno e andare alla baita degli slittini.
Non avrei voluto assolutamente reagire in quel modo, ma per un pelo non finiva per scoprirmi e di conseguenza venire a sapere del casino.
Un altro.
Combinato da me, anche se non volontariamente.
E non potevo assolutamente permettere che lo scoprisse in quel momento, per non parlare poi di adesso, dove finalmente è stata lei a venire da me.
Anche se per poco e molto probabilmente per un impulso momentaneo e dettato dall'istinto. Motivo per cui farò di tutto e di più perché quello che è successo rimanga un segreto, costi quel che costi.

<< Amico, hai finito di fissare il vuoto? Perché noi staremo andando a casa.>>

Sono talmente assorto nei miei pensieri, che non mi accorgo minimamente della presenza di Nash a pochi passi da me, fino a che lui, per farmi reagire in qualche modo, inizia a sventolare la sua mano a poca distanza dai miei occhi, ottenendo così il risultato sperato.