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LILY 😏

In questo momento mi trovo in cucina, di fronte a Taylor, mentre il suddetto cerca in tutti i modi di addolcirmi e di sfuggire così alla mia collera da ragazza assai brilla.
Ossia potenzialmente letale.

<< Infame! Sciagurato! Dovresti
vergognarti!!>>.

Una persona normale, a questo punto della serata e della situazione in generale, arriverebbe giustamente a dire qualche parolaccia, giusto per sfogare il nervoso e lo stress accumulato.
Invece io tiro fuori un repertorio che manco mia nonna si sognerebbe di utilizzare nei suoi peggiori momenti no durante i tornei di burraco.
E ho detto tutto.

<< Lily, tu non capisci! Non potevo farmi sfuggire un'occasione come questa!!>>.

La sua faccia, se non fossi così furiosa con lui per la situazione nella quale mi ha messo, sarebbe quasi buffa, dal momento che, oltre ad avere le mani alzate in segno di resa, insieme alla sua bandana ormai immancabile in tinta con la camicia, rappresenta un misto tra euforia per quello che ha ideato e non vede l'ora di vedere realizzato e allo stesso tempo finta paura nei miei confronti.
Tanto che mi devo mordere l'interno della guancia più volte per non scoppiare a ridere di fronte a lui e annullare così il mio tentativo di mettergli quanta più paura possibile. Dopotutto ho una dignità da difendere, o almeno l'avevo un tempo prima di entrare in questa casa e cadere ovunque poggiassi piede, per cui vorrei cercare di evitare di frantumarla del tutto cantando con un certo isterico di mia conoscenza.

<< Accidentaccio a te... Me lo spieghi tu, molto sinceramente, come cavolo faccio a cantare una canzone così?! Soprattutto dopo che...>>.

Per fortuna mi blocco prima di lasciarmi scappare quello che è successo, o meglio, ciò che ho combinato io quando eravamo alle terme, perché per quanto voglia bene a Taylor, lui rappresenta la pettegola per eccellenza del gruppo e se venisse a sapere ora di questa cosa, molto probabilmente complicherebbe ancora di più la situazione, già di per se traballante, se non critica, con battutine e riferimenti neanche troppo indiretti a me e Cameron, oppure come ama chiamarci lui, i Ronly. E dato che almeno questa cosa posso evitarla, lo faccio.

<< Dopo che?>>.

Chiaramente lui non si lascia sfuggire l'occasione di indagare ulteriormente, ma un qualche miracolo riesco a sorvolare la cosa e a cambiare argomento, dato che ho appena trovato un modo geniale per rendergli pan per focaccia, agendo pure con un certo stile.

<< Niente, dicevo solo che già la situazione è delicata di suo, se poi fingiamo per qualche minuto di stare dentro a HSM, non è che un ulteriore peggioramento. COMUNQUE, ho trovato come fartela pagare e credimi, ti piacerà da morire.>>

Lui mi guarda un attimo con aria sconsolata e poi si lascia andare a un sospiro parecchio rumoro, per poi allungare la mano verso la ciotola con dentro le focaccine e prenderne due.

<< Mi sembra onesta come cosa. Io colpisco te, tu colpisci me. Posso solo sapere di che genere sarà la canzone che dovrò cantare?>>.

Io lo guardo un attimo senza dire nulla, giusto per il gusto di vederlo con l'aria preoccupata e pensierosa e nel mentre lo imito mangiando una focaccina alle olive.
Dopo averla finita, mi pulisco le mani su un tovagliolo e finalmente mi degno di rispondergli.

<< Ma certo! Sarà una canzone presa da una delle mie playlist. Ma non una a caso.>>

Non appena Tay realizza l'entità delle mie parole e ciò che davvero significano, sbianca di colpo.

<< Ti prego, non quella speciale. Tutto ma non quello.>>

<< Mio caro, hai voluto la bicicletta? Ora pedali.>>

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora