Capitolo 22

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L'amore è roccia.. Jaycob.

La passione è fuoco.. Raphael.

L'innocenza è mare.. Hyram.

Chi sarà il primo a morire?

Jarred spalancò gli occhi, risvegliandosi in un bagno di sudore. Non ricordava quali incubi lo avessero torturato nella notte, ma ricordava benissimo quella voce che ripeteva il testo del messaggio.. La voce di Tim.

Obbligò i suoi muscoli ad alzarsi dal letto, per andare in bagno, spogliarsi dei vestiti umidi e rinchiudersi nel box doccia, azionando il getto d'acqua calda, che andò a bagnare il corpo teso.

Gli stava sfuggendo tutto di mano, le persone di cui doveva prendersi cura, stavano soffrendo e i ragazzi presi da lui, rischiavano la vita, uno di loro era già morto.

"Perché?" mormorò a sé stesso, posando entrambi i palmi sulle piastrelle, chinando il capo, lasciando che l'acqua scorresse tra i capelli.

Cosa doveva aver fatto per meritarsi tutto ciò? Forse qualcosa di cui non si era reso conto o forse nulla..

Rimaneva il fatto che una persona pericolosa era al corrente di ogni dettaglio della sua vita e di quella delle persone a cui voleva bene.

Tutti in pericolo, soprattutto loro tre.

Rimase a lungo sotto il getto, arrivando a una sola conclusione, doveva allontanarsi da loro prima che fosse troppo tardi.


**


Hyram fissò il telefono, dove spiccava il messaggio di buongiorno, dato dal numero sconosciuto.

Fissò così tanto lo schermo che non si accorse della presenza di Justin di fronte a lui, il quale lo guardava incuriosito.

"Hai ricevuto qualche messaggio?" gli domandò e Hyram fece scattare la testa nella sua direzione.

"Come fai a saperlo?"

Justin intrappolò il proprio labbro inferiore tra i denti, con un'espressione colpevole e accennò un piccolo sorriso.
"Io ti adoro ma preferisco vedere Jarred con Jaycob, così quando Carter mi ha chiesto il tuo numero, gliel'ho dato"

La fronte di Hyram si corrugò, non capendo.
"Carter, il collega di Curt?" chiese conferma, ricordando il ragazzo che aveva visto solo di sfuggita.

"Sì! Da quel che ho capito è rimasto folgorato dal tuo visino da cucciolo" trillò, sperando che Hyram non si arrabbiasse e quando dal corridoio vide comparire Jarred, pregò che anche lui non si arrabbiasse.

Quest'ultimo li guardò velocemente, prima di proseguire senza accennare una parola.
Hyram mise via il telefono e lo seguì di corsa fino alla sua stanza, dove entrò senza bussare.

"Non avevo idea che fosse lui! Avrei dovuto parlarne ieri quando ho ricevuto il primo messaggio ma mi sono spaventato, credevo provenisse dallo psicopatico" disse frettolosamente, senza neanche respirare.

Jarred si voltò verso di lui, con un'espressione indecifrabile, incrociò le braccia a petto e scrollò le spalle.
"Sembra un ragazzo a posto, perché non dargli una possibilità?"

Hyram rimase completamente scioccato da quelle parole, non che si aspettasse una scenata di gelosia, ma neanche tutta quella indifferenza. Poi una vocina nella sua testa, gli disse che probabilmente stava facendo i conti con i ragazzi che aveva al seguito e che lui, ovviamente era l'ultimo della lista.

"Vuoi che mi faccia da parte.." mormorò più a sé stesso che a Jarred, il quale serrò la mascella, stringendo le mani in pugni, combattendo con l'impulso di correre per baciarlo e lanciare il telefono fuori dalla finestra, impedendo a chiunque di scrivergli.

Six Letters 2Where stories live. Discover now