Capitolo 19

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"Come cazzo è possibile tutto questo?" mormorò Jaycob, stringendosi a Jarred, provando un senso di paura, ciò che leggeva negli occhi di tutti.

"Se ha avvelenato il bambino di Rosie, significa che è più vicino di ciò che crediamo" affermò Curt, guardando gli altri.

"Non hanno trovato nessuna sostanza strana in lei, questa è la cosa più allarmante" aggiunse Raphael, puntando gli occhi azzurri in quelli verdi, di Jarred.
"Anche quando Justin ha iniziato a dimenticare delle cose, non avevano trovato tracce di droghe o cose simili"

"E se.. Ci fossero dei metodi naturali? Sostanze che l'organismo assimila dopo poco ma comunque nocive" disse Hyram, ottenendo l'attenzione di tutti.

Raphael lo guardò e annuì in accordo, quella sembrava una possibile ipotesi, anche perché non sapeva in che altro modo, qualcuno potesse manipolare le menti degli altri.

"Dobbiamo chiamare la polizia" suggerì Jaycob, ancora scioccato e tremante. Temeva per i suoi amici, per Justin che era l'attuale vittima ma temeva soprattutto per Jarred, il vero bersaglio di tutte quelle cattiverie.

"Sono d'accordo" affermò Curt, voltandosi poi verso Jarred. "Inizio a pensare che sia qualche tuo ex o qualcuno con cui è finita male"

Jarred si inumidì le labbra, scuotendo la testa. Aveva pensato anche lui a quella ipotesi, ma c'era stato un solo ragazzo importante prima di Tim ed era Raphael.

"Allora? Chiamiamo la polizia?" domandò Hyram, sollevato di quella decisione, la questione si faceva grossa e loro, non potevano affrontare tutto da soli.

Prima che qualcun altro potesse aggregarsi a quella idea, un distintivo da detective scivolò lungo il tavolo, attorno al quale erano seduti.

"Sono io la polizia" affermò Raphael, zittendo il gruppo, ognuno ad occhi sgranati, tranne Jarred che ovviamente sapeva.

"Ma che cazzo! Da quando?" sbottò Curt, puntando gli occhi sul viso di Raphael.
"È questo che fai di notte? Credevo andassi in palestra!"

"Beh, ogni tanto ci vado" rispose ironicamente, accennando un sorriso e recuperando il suo distintivo.

"Ma quanti anni hai?" si ritrovò a chiedere Hyram, sorpreso come gli altri, se non di più.

Raphael inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto, guardando dall'alto il nanerottolo, che aveva posto la domanda.
"Ventisette"

Anche quella risposta per Hyram fu scioccante. Aveva già capito fosse più grande di Jarred ma non così tanto!

"Perché non ce l'hai detto?" domandò invece Jaycob, attirando l'attenzione di Raphael.

"Siete un branco di pulcini ansiosi, vi avrei trovato tutte le mattine davanti la porta, per assicurarvi che fossi vivo" scrollò le spalle e Curt sgranò di nuovo gli occhi.

"Hai una pistola? Voglio vedere!" esclamò come un bambino, facendo scoppiare a ridere gli altri.
Persino Jarred sorrise lievemente, guardando con orgoglio Raphael, l'aveva spinto lui in quel mondo pericoloso ma sapeva che tutto ciò che voleva dalla vita, era adrenalina pura.



**



Curt si lamentò nuovamente del caldo, mentre piegato sul cofano aperto, controllava il motore di un'auto.

Justin entrò dall'ingresso principale, guardandosi attorno, con una bottiglia d'acqua ghiacciata.

Si erano messaggiati poco prima e Curt aveva espresso il suo desiderio di acqua gelida, dato il caldo che stava soffrendo.

Six Letters 2Where stories live. Discover now