8. CHE RAZZA DI ACCOGLIENZA -1

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Può ben dir la sua un leone,
quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.
Shakespeare

Non vedo l'ora di uscire da scuola, così potrò tornare sul giornale.

È uno di quegli appuntamenti ricorrenti che ti danno qualcosa a cui pensare durante le ore noiose e monotone che riempiono le nostre giornate.

Un pensiero che mi ha accompagnato per tutte le sei ore di lezione, impedendomi di sentire la noia che ha attanagliato tutti o quasi tutti i miei compagni di classe, ma impedendomi anche di sentire la spiegazione dei prof.

Ad esempio, non ho sentito la voce della prof di Italiano che mi chiamava per correggere i compiti.
Alla terza volta, finalmente ritornata alla realtà, guardo senza capire l'espressione irritata della prof e, dal silenzio della classe, intuisco che cosa deve essere successo.

Ma la prof di Italiano decide di passarci sopra e scherzarci su, invece di arrabbiarsi, perché in tal caso dovrebbe darmi una nota o farmi la predica e gliene manca completamente la voglia.

«"Biondo era e bello e di gentil aspetto", non è vero, Cavalieri? Se mi sai dire di chi è la citazione, ti abbono la nota».

Arrossisco imbarazzata. Tutti sappiamo di chi è questo verso: è un giochetto vecchio, e ogni volta la prof sembra dimenticarsi d'averlo già fatto.

«Manfredi di Svevia, Dante Alighieri, Divina Commedia».

«Nota abbonata».

La mia mente ripercorre i nomi dei membri del giornale: Il Corrotto, Enrico La Talpa, The West Wind, Il Pessimista.

Chissà se uno di questi è un mio compagno di classe, o se lo conosco...

Sorrido al pensiero di un possibile incontro fortuito in cui salta fuori che io e Il Corrotto ci conosciamo di persona.

Il Corrotto dice: «Ma come, tu sei Lo Spettatore?!».

«Già, sono io!».

«E pensare che per tutto questo tempo ci siamo visti tutti i giorni a scuola, senza sapere chi eravamo!».

Ma la mia fantasia si ferma qui ed una nuvola oscura il volto del mio interlocutore, prima che io faccia in tempo a riconoscerlo.

Aspetto con impazienza il momento giusto per ricollegarmi al giornale e, forse, proprio per questo, la giornata passa veloce: prima che io me ne accorga, sono già di fronte al computer.

Il Corrotto: «Ehi ragazzi, per chi è rimasto indietro, abbiamo una nuova recluta».

«Eccomi! Ciao a tutti».

Jolly: «Ehilà! Non è possibile che mi sono perso il tuo interrogatorio! Come è andata?».

The West Wind: «Se l'è cavata perfettamente!».

Il Corrotto: «In modo brillante. Non ti fidi?».

Jolly: «L'hai condotto tu, l'interrogatorio? Allora meno che mai!».

Il Corrotto: «Avanti con le presentazioni: non vorrete essere maleducati».

Jolly: «Jolly Joker al tuo servizio, Spettatore! Jolly perché vado bene in qualsiasi situazione con qualsiasi compagnia. Non ho un campo da gioco fisso, salto di qua e di là quando mi va, ma prediligo gli studenti: sono meno scontati... a proposito, spettatore o spettatrice?».

«Spettatrice. Possibile che sia di fondamentale importanza, questa domanda?».

Jolly: «Ovviamente lo è».

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