⓾ ⌯ⅈt's just a fork⌯

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Baekhyun sospirò, riprendendo a fissare il Tassorosso mentre quello si sedeva al proprio posto. Indossava la sua solita camicia bianca un po' stretta, che aderiva al suo petto largo e gli occhiali erano tirati su, sulla propria nuca, portando all'indietro alcuni ricciolini. Mentre mangiava si era tutto sporcato i lati della bocca, come un bambino. E quanto era carino.

NO BAEKHYUN, A CUCCIA. Carino lo dici a un cucciolo di Golden non a quella scimmia un po' troppo cresciuta.

Ma suvvia, chi prendeva più in giro. Non ci credeva più neppure lui.

Gli piaceva, gli piaceva e gli mancava da morire.

□ □ □ □

Erano circa le quattro del pomeriggio, ormai, e presto Kyungsoo avrebbe ricominciato a far ripetizioni ad un certo Serpeverde. Se non fosse che quel Serpeverde ormai non aveva più bisogno del suo aiuto, e probabilmente per non ferire troppo i suoi sentimenti aveva deciso di continuare.
Non riusciva a trovare altra spiegazione e – anche se un po' triste – passeggiava per i corridoi arrivando in anticipo in biblioteca.

Vide una testolina ricciola e castana salutarlo, e sorridendo andò verso di lui

"Kyungsoo! Anche tu qui in cucina?"

"Lay questa è la biblioteca" sospirò il più basso dei due, oscillando in disapprovazione la testa, con un sonoro face palm.

"Oh...- il viso dell'altro parve sorpreso e confuso – quindi niente cibo?" si guardò intorno, scrutando gli scaffali.

"Niente cibo. Sai che si mangia in Sala Grande, anche se credo che il pranzo sia finito circa tre o quattro ore fa."

"Oh, in Sala Grande si pranza? Credevo fosse mezza pensione, solo colazione e cena."

"Tu sei... incredibile. Dai, ti dico dov'è la cucina." Ridacchiando Kyungsoo lo accompagnò fuori, mostrandogli la strada.

"Ora giri a destra, vai dritto fino all'aula di Trasfigurazioni, la superi e prosegui per circa sei o sette metri. Scendi per le scale, nei sotterranei, poi volti a destra e vedrai una porticina. Ecco li sei arrivato."

Lay gli sorrise e convinto ringraziò il ragazzo corvino per poi avviarsi.

Era felice che si fosse ripreso. Gli avevano detto che qualcuno di poco raccomandabile lo aveva preso a pugni – o comunque gli aveva fatto del male – ed ci era rimasto molto ma- OH UNA FARFALLA.

Il Corvonero prese a rincorrere la piccola creaturina che magicamente gli era apparsa da davanti agli occhi e scese giù per le scale ed in men che non si dica ecco che... cosa doveva fare?

'Scendi le scale e...'

Le parole di Kyungsoo gli risuonavano nella mente, ma proprio non riusciva a ricordarsi come continuasse la frase.

Vide un gruppo di studenti entrare dietro un quadro di natura morta e pensò che forse non era l'unico ad avere fame alle quattro del pomeriggio. Decise dunque di infilarsi insieme a loro dentro quella porticina.

'Porticina! Si Kyungsoo aveva detto porticina.'

Che cucina buia. Sembra quasi un tunnel.

Oh aspettate c'è una luce.

Si guardò intorno, confuso: sicuramente quella non era una cucina. Sembrava più una Sala comune, ma il giallo ed il nero un po' ovunque nelle pareti gli suggerivano che quella non era la Sala comune della propria Casa.

Un ragazzo dai capelli castani e le splendide labbra incurvate all'insù si accorse di lui, squadrandolo. Probabilmente notò la sua divisa blu e confuso si avvicinò a lui.

"E tu cosa ci fai qui?"

□ □ □ □

Il cuore di Baekhyun batteva all'impazzata, le mani sudavano mentre nervosamente camminava avanti e indietro per un piccolo tratto verde di circa tre metri.

Fissò il gigante sorridente sdraiato sul prato, a pochi metri da dove si trovava.

Si fece forza e con tutta la figaggine che aveva in corpo si convinse finalmente di andare li e sedersi di fianco a lui, senza guardarlo in faccia.

"Bacon! - il Tassorosso lo strinse a se, abbracciandolo – mi sei mancato."

Il Grifondoro avvampò, scrollandoselo di dosso.

"Non rendermi le cose più difficili di quanto già non siano." Borbottò il maghetto.

Chanyeol guardò l'altro confuso, avvicinandosi di più con il proprio orecchio sinistro per cercare di sentire meglio.

"Anzi... forse non devo farlo. È una pessima idea." Continuava a sussurrare il Grifondoro, pensando a voce alta.

"Decisamente pessima. E poi ci sono altri sei anni da sfruttare, non ho considerato questo. Non c'è alcuna fretta..."

"Bacon? Si può sapere che hai in questi giorni?"

Baekhyun si irrigidì di colpo, voltandosi a guardare – finalmente – negli occhi il Tassorosso, rimanendo in silenzio.

"..."

"Baek!? Guarda che con me puoi aprirti. Mi stai forse nascondendo qualcosa??" Il viso di Chanyeol ora era preoccupato e troppo, veramente troppo vicino a quello di Baekhyun, che non riusciva più a pensare razionalmente.

"Certo che nascondo qualcosa! Sono pazzo, idiota. Ti ricordi l'altro giorno quando mi hai detto che ero carino col nuovo taglio? Beh, ho gridato ogni cinque minuti per mezz'ora dopo che me lo hai detto. Non so proprio come comportarmi in questi casi. Parlo da solo di te, parlo col mio migliore amico di te, mi alleno a parlare con te con i cespugli nascosti dietro il Platano Picchiatore – perché ovviamente ho paura che qualcuno mi veda e pensi che ho bisogno d'aiuto psichiatrico - ed ogni tanto mi immagino pure che a questi fantomatici cespugli crescano le tue stupidissime ed insensate orecchie da Dumbo furioso – che tra parentesi vorrei mordere come una bistecca al sangue, tanto sono invitanti -  e gli occhiali enormi da nerd sfigato - perché è questo che sei Park Chanyeol, uno sfigato. E sta mattina quando ti sei avvicinato ancora a quella stupida sgualdrina di Kim Jongin solo perché gli era caduta la forchetta stavo per annegare la tizia seduta di fianco a me col sugo delle polpette perché mi ossessionava l'idea di voi due che vi sbaciucchiate nel camerino di Madame Malkin: abiti per tutte le occasioni! Perché Madame Malkin? Perché non sopporto il pensiero che tu perda interesse nei miei confronti per colpa di uno senza stile, quindi dovevo almeno fargli comprare qualcosa di decente nel mio negozio preferito. Ah e come ti accennavo prima sono pazzo! Ecco: mi sono aperto! Contento ora?" aveva il fiatone per tutto quel parlare, parlare e parlare senza fermarsi. Fissava gli occhi di Chanyeol, cercando di riprendere fiato.

"C-Che vuoi dire?" un rossore si era creato nelle guance del gigante.

"MA ZIO CODALISCIA. Non potevo innamorarmi di un essere un po' più intelligente? Cosa ho fatto di male Silente ancora me lo devi dire – arrabbiato imprecava al cielo per poi tornare a guardare Chanyeol – brutta testa di ricci vuol dire che mi piaci anche tu."

Uno spintone e buttò il Tassorosso di nuovo a terra, facendogli cadere dalla testa gli occhiali, salendogli sopra e assalendo le sue labbra con fare possessivo.

Il profumo di Chanyeol che tanto gli inebriava i sensi era ovunque, le labbra che tanto aveva desiderato ma mai lo avrebbe ammesso finalmente erano incollate alle proprie. E quelle mani, quelle pinne di quasi trenta centimetri, accarezzavano i suoi fianchi dolcemente.

Quando si staccò – per circa due, o tre secondi – riprese fiato, fissando l'Adone greco sotto di se che sorrideva come un ebete.

"Mioddio se ti odio."

E riprese a baciare quelle labbra carnose per altri dieci minuti buoni, così che tutta Hogwards sapesse che quello sfigato gigante dalle orecchie a parabolica era suo.






⌘ Ꭺᴍᴏʀᴛᴇɴᴛɪᴀ ⌘Where stories live. Discover now