XV

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Tornati a casa mia io mi lavo, chiudendo la porta. É vero che Yoongi aveva detto che non c'era fretta per quelle cose ma avevo qualche presentimento che Yoongi poteva essere quel tipo di ragazzo che si eccita vedendo il proprio ragazzo bagnato, nella doccia.

Dopo essermi asciugato e vestito, esco dal bagno ancora pieno di vapore e vado nella mia stanza dove c'era Yoongi che frugava tra le mie cose. Mi fermo all'entrata, guardandolo divertito.

«Hai trovato qualcosa di interessante?» Lui si gira di scatto, facendo cadere un paio di libri a terra.

«Mi hai spaventato»

«L'ho notato»

«Hai ancora i capelli bagnati» Lo guardo, toccandomi d'instinto i capelli. Non avevo voglia di asciugarli e poi si moriva di caldo, chi voleva usare altre fonti di calore?

«Lo so, fa caldo. Si asciugheranno in fretta»

«Mh»

«Ora mi posso avvicinare?»

«Fammi sentire»

Si avvicina a me e si mette seriamente ad annusarmi come se fosse un cane. Un po' mi imbarazzava, non avrei mai immaginato una cosa simile.

«Decisamente il tuo profumo. Ed ora labbra»

Fa scontrare le sue labbra con le mie, facendolo in un modo del tutto inaspettato che mi fa drizzare i capelli. Mi lecca le labbra, e so che lo sta facendo solo per il gesto che aveva fatto Jackson.

Mi lascia subito dopo aver marchiato di nuovo il territorio, sedendosi calmo sul letto. Io rimango ancora in piedi, ogni volta che mi bacia il mio cuore impazzisce facendomi perdere la testa.

«Jimin, parto questa settimana»

Mi riprendo dal mio stato, guardandolo con una faccia sconvolta. Partire? Per dove? Per quanto? Perché? Pensavo di passere queste tre settimane di vacanze con lui, prima di tornare a scuola.

«Ah»

«É un viaggio di lavoro, se si puó chiamare così»

«Lavoro? Ma tu studi ancora»

«Ho già una compagnia alle mie spalle. Certo, sono ancora aiutato da mio padre ma quando non ci sarà più neanche lui, dovró cavarmela da solo»

«Quando pensavi di dirmelo?»

«Del viaggio?»

«No, di questa cosa»

«Non abbiamo avuto tanto tempo. Ci stiamo ancora conoscendo, Jimin»

«Per quanto dovrai stare via?»

«Due settimane»

«Due settimane!?»

«Si»

«Ma io avevo programmato di stare con te! Non puoi andartene per così tanto»

«Jimin non ho scelta»

«Mi annoieró a morte»

«Ci sono i tuoi amici»

«Ma tu mi mancherai lo stesso»

Mi guarda, facendomi segno di avvicinarmi a lui. Mi siedo sul letto, continuando a guardarci.

«Mi mancherai anche tu Park Jimin, ma devi capirmi, non ho scelta, amerei stare qui a torturarti per tre settimane, ma semplicemente non posso»

«Io..va bene. Ho capito»

Invece non mi va bene per niente. Adesso che ho un ragazzo, non posso godermelo perché deve andare chissà dove. Sarà un pensiero egoista, ma non importa.

«Dove andrai?»

«New York»

«America!? Ma é lontana!»

«Lo so. Abbi pazienza, per favore»

«Okay»

«Sei arrabbiato?»

«No»

Sì.

«Quando parti?» chiedo ancora.

«Dopodomani»

Ho così poco tempo prima di non rivederlo più per due settimane?

«Oh.. Yoongi?»

«Mh?»

«Possiamo..sentirci?»

«Certo»

«Possiamo anche fare videochiamate?»

«Tutto quello che vuoi»

«Mi canti la ninna nanna?»

«Questo no, scordatelo»

«Ma hai detto 'tutto quello che vuoi', sei un bugiardo»

«Non mi riferivo a quel tipo di cose»

«Va bene, niente ninna nanna»

«Bene. Ora Jimin devo andare»

«Così presto?»

«Devo andare a preparare le valigie e andare a ritirare il passaporto»

«Ci vediamo, allora»

«Certo, a domani»

Mi abbraccia, lasciandomi un bacio a stampo. Questi non sono comportamenti da Min Yoongi.
Lascia la stanza, e sento dentro di me che qualcosa non funziona, qualcosa in tutto questo é sbagliato.

Wolf boy | yoonмιnWhere stories live. Discover now