23.In cerca di risposte.

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Illudersi è la cosa peggiore. Puoi essere triste per un fallimento, ma la delusione dopo essersi illusi è terribile.
Sei deluso dagli altri,ma più di tutto,da te stesso per averci creduto.

<Quindi> dico in un sospriro,cercando di arrivare finalmente alla conclusione, magari positiva,di questa strana conversazione che stiamo perseguendo da troppo tempo- per i miei giusti  -<Non sai se Calypso si ricordi effettivamente del vostro rapporto, oppure sia solo confusa>.

Io biondo annuisce in assenso ,passandosi una mano tra i folti capelli color grano,portandosi alla bocca una fetta di pizza che abbiamo ordinato per l'occasione,seduti sul pavimento della  camera.

<E non sai nemmeno se le sue intenzioni siano buone o meno>concludo,prendendo un sorso dalla bottiglietta d'acqua poggiata sul pavimento vicino alla scatola di pizza.

Fuori è quasi del tutto buio,nonostante siano appena le otto di sera.
<abbiamo anche questo> interviene Will,alzando con una mano il foglietto spiegazzato che gli è stato recapitato da Calypso pochi giorni fa,con semplici e concise parole,per nulla rassicuranti.
 

So chi sei
e mi ricordo benissimo di te.
-C.

<Non sembra molto ben intenzionata...in più, se avesse solo voluto parlarmi,sarebbe venuta da me. Invece non ha fatto altro che comportarsi in modo strano e criptato> conclude il mio compagno di indagini -l'ho davvero chiamato così?

<Non ti ha mai rivolto la parola da quando è qui?> chiedo sorpreso,alzando entrambe le sopracciglia.

<Mai> conferma,per poi fermarsi a riflettere meglio  <tranne l'altra sera,al ristorante,per dire quello che hai sentito tu come tutti gli altri. Ma nulla di più>finisce sconsolato.

Annuisco pensieroso.
Quindi,in conclusione, abbiamo una tizia dal sorriso per nulla rassicurante, con comportamenti sospetti,che ha perso la memoria e si è comportata più volte in modi orribili con Will. Non sappiamo neanche se sia qui per avere risposte o per finire il lavoro non concluso a scopo di rovinare la vita al biondo.
Meraviglioso.

Sospiro nuovamente,cominciando a mangiare la mia porzione di pizza -anche se sospetto che Solace abbia mangiato più della metà- e fissando la carta da parati scolorita sulle pareti.

<Pensi che dovrei...parlarle? Intendo,chiederle esplicitamente perché è qui... > mi chiede dopo un po',fissando le sue iridi nelle mie,senza ombra del timore che vi scorgevo poche settimane fa quando mi rivolgeva lo sguardo.
Questo ragazzo è davvero strano.

<Lasciarti solo con lei è fuori discussione. Da ciò che mi hai raccontato,credo di aver capito che è capace di fare di tutto...>comincio, per poi bloccarmi.

Mi rendo conto,imbarazzato,che quello che ho detto può essere facilmente fraintendibile come segno di protettività,o peggio,gelosia.
Scuoto la testa,le guance leggermente imporporate.

<voglio dire, non è una cattiva idea, magari ti rivela qualcosa> borbotto,lo sguardo rivolto ovunque tranne che nei suoi occhi,un maschera di indifferenza mal riuscita sul volto.

Non vorrei sbagliare,ma mi è quasi parso di vedere un sorrisetto soddisfatto sulle aule labbra,al mio comportamento.
Stupido biondino.

<Credi che si sia messa con Leo per arrivare a me?> chiede ancora,cambiando argomento.

<potrebbe essere,ma magari è solo un caso fortuito per lei...>rifletto ad alta voce.
Annuisce soltanto.

Light In The Darkness|| SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora