40. il futuro

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Mia madre non mi abbraccia; non sa cosa farsene di me. Mio padre aveva la stessa rabbia che hanno tutti i padri: rumorosa e terribile. Ti rimane addosso tutta la vita.

E così non hai avuto l'amore che ti meritavi. Che gran problema. Lascia che ti parli dell'amore che avrai: sarà più grande della rabbia e crescerà tutt'attorno alla tristezza. Ti sommergerà.

Tu diventerai l'amore.

-Katie Maria, It lingers you for your whole life



Quell'estate fu la migliore di sempre per tutti, ma specialmente per Nico e Will. Viaggiarono, risero per ore , ballarono e cantarono intorno al falò, fecero il bagno con le meduse e guardarono le stelle sulla spiaggia.
Vi furono litigate e baci e corse a perdifiato in mezzo a strade deserte, le risate e le urla perse nel vento.
Si formarono legami destinati a durare decenni, vite intere, a dispetto di chi dice che le amicizie delle superiori muoiono esattamente come nascono.

Nico proseguì la terapia e trovò solo parte delle risposte che cercava, ma del resto chi le trova mai tutte?

Will si diplomò e studiò medicina nel college di Miami, vegliando sulla sorella e la madre. Non risanò mai veramente il rapporto con suo padre, eppure mai più si fece mancare di rispetto.

Poco tempo dopo Nico entrò nel settore dei servizi sociali, studiando pedagogia e, una volta laureato con il massimo dei voti si dedicò ad aiutare i bambini che come lui erano cresciuti senza guide o direzioni. Non gli erano mai piaciuti i bambini, ma rivedeva il volto di sua sorella Bianca in ognuno di loro, e tanto bastava a farglieli piacere abbastanza. Niente accomuna gli umani più del dolore condiviso.

Intanto Will cominciò la scalata che è la specializzazione ospedaliera e, nonostante i turni opprimenti e le scene talvolta strazianti, decise che ne valeva ogni goccia di sudore.

Come spesso succede con i rapporti, i fili che collegavano i vecchi amici si allentarono senza però mai spezzarsi. Gli incontri erano più rari, sempre più difficile era vedere tutte le facce in un'unica occasione, ma i matrimoni e le nascite dei bambini erano scuse primarie per riunire Jason e Piper con Annabeth e Percy, Hazel, Frank, Reyna, Leo, Will e Nico.

Nico aveva sempre voluto vivere in mezzo ai boschi, Will desiderava una casa con vista mare che gli ricordasse sempre casa, quindi vivevano in una casetta a schiera con una casa sull'albero e una discreta piscina.

Nico si addormentava sui libri e sui fascicoli dei bambini in foster care e Will lo portava a letto quando tornava dal turno di notte.

Festeggiavano il Natale con Jason e Reyna e il capodanno cinese con Hazel e Frank e fantasticavano di andare a Venezia e in Grecia per le vacanze estive.

Will faceva il bagno nei weekend liberi e Nico stava sotto un ombrellone su di una sdraio a leggere gialli e prenderlo in giro per tutte le rughe che gli sarebbero venute a causa del l'abbronzatura.

Le litigate furiose tenevano il vicinato sveglio tutta la notte.

Will chiedeva scusa a Nico con cibo spazzatura che disapprovava profondamente (ma il fine giustifica i mezzi) e Nico preparava la cena e faceva il bucato quando Will tornava dai turni di 12 ore troppo stanco perfino per parlare.

Guardavano i film marvel, le soap opera e Grey's anatomy e niente li metteva più in disaccordo di chi fosse l'attore più attraente della MCU.

Non erano luce e ombra perché uno era il bene, la purezza e l'altro il male, l'oscurità.

Erano luce e ombra perché senza l'uno non poteva esistere l'altro.

fine

Light In The Darkness|| SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora