18 capitolo

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"No papà aspetta, vieni qui" mi sveglio con queste parole, uscite dalla mia bocca, stavo sognando, ho il fiatone e le lacrime mi rigano il viso. Vedo David con gli occhi sbarrati mettersi seduto e avvicinarsi a me.
"Ehi che succede?" Mi chiede dolcemente.
"Ho sognato mio padre" dico abbassando lo sguardo.
"Ti va di raccontarmi il sogno?"
"Si" rispondo e mi asciugo le lacrime con il dorso della mano.
"Eravamo fuori da quella maledetta discoteca, c'era anche mio padre, abbiamo litigato non mi ricordo il motivo e poi siamo arrivati a casa, c'eri anche tu, piaci a mio padre, ti stima molto e poi io e lui siamo andati nella sua camera dove mi dice che lo sa che mi manca ma lui adesso è in un posto migliore ed è tanto orgoglioso di me, mi ha abbracciata e se n'è andato" dico stringendomi tra le braccia di David, mi accarezza la schiena e mi tiene salda a sé.
"Vuoi riposarti un'altro po'?" Sussurra al mio orecchio.
"No, non riuscirei a prendere sonno"
"Okay, allora ti porto a fare una cosa" dice entusiasta.
"Okay" mi ha fatto tornare il sorriso.
"Dieci minuti e sono pronta" dico alzandomi dal letto e correndo in bagno.

Scendo le scale di casa, indosso un leggins nero una maglietta larga bianca e le superstar bianche con le strisce nere. Trovo mia madre seduta sul divano a fare zapping.
"Mamma noi usciamo, non so dove sto andando ma torneremo tra un po', credo" dichiaro incerta di quello che le ho appena detto.
"In che senso non sai dove stai andando?" Mi chiede.
"David non me l'ha voluto dire dice che è una specie di sorpresa"
"Ah okay, allora ci vediamo dopo" dice più tranquilla.

"Mi dici dove stiamo andando? Per caso mi stai rapendo e mia madre è d'accordo con te?" Dico incrociando le braccia al petto. Siamo in macchina ormai da un po' e voglio sapere dove stiamo andando.
"Si ti sto rapendo e tua madre é a conoscenza di tutto" dice sorridendo e scuotendo la testa.
"Guarda siamo arrivati" dice indicando il negozio avanti a noi.
"E che dobbiamo fare in una gioielleria?"
"Non so se ti ricordi ma domani ci sposiamo e non abbiamo ancora comprato"
"Le fedi" dico finendo io la sua frase.
"Si esatto, andiamo" dice scendendo dalla macchina.
Entriamo nel negozio mano nella mano, dietro al bancone c'è una signora che appena ci vede ci sorride.
"Buongiorno" diciamo all'unisono io e David.
"Buongiorno, come posso esservi utile?"
"Vorremmo vedere delle fedi di matrimonio" dice David.
"Ma sono per voi?" Dice quasi stupita.
"Si" le rispondo.
"Non siete un po' troppo giovani per sposarvi, insomma alla vostra età dovreste pensare solo a divertirvi" dice squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Ah ecco adesso ho capito, la sposi perché è rimasta nei casini giusto?" Si riferisce alla mia pancia.
"Io credo che noi ormai siamo adulti e vaccinati e siamo liberi di fare quello che vogliamo" dice David un po' alterato, mi accarezza la schiena facendomi capire che quella donna non sa quello che dice.
"Allora chiarito questo ci può far vedere le fedi che non abbiamo tempo da perdere" dice David.
"Vado a prenderle in magazzino, torno subito" dice la signora.
"Aspetti le devo parlare" dice David andandole incontro.
Non riesco a sentire quello che si dicono, sono troppo lontani ma vedo la donna cambiare atteggiamento e sparire velocemente dietro una porta. Io abbasso lo sguardo ripensando alle parole della signora.
"Ehi, lo sai vero che non ti sposo per quello? Perché se ti è saltato anche solo un secondo per la mente scordatelo, io ti sposo perché ti amo, anzi, vi amo, non sarei niente senza di te, tu mi rendi vivo, dai vieni qui" dice e io obbedisco, mi abbraccia e posa un bacio sulla mia fronte.
"Ti amo" sussurro.
"Anche io"

La donna spalanca la porta da cui era uscita con vari astucci contenenti degli anelli.
"Allora vi ho portato alcuni tipi, mi sono rimaste in platino, oro bianco e quelle classiche in oro giallo" dice indicandoci i vari modelli.
"Vi lascio scegliere se avete bisogno chiedetemi pure" improvvisamente quelle parole escono dalla sua bocca in modo gentile.
"Allora, quelle di platino le scarterei, costano troppo, a me piacciono le classiche tu che dici?" Mi chiede sorridendo.
"Si, piacciono anche a me"
"Sicura?" Mi chiede.
"Si" rispondo.
"Mi scusi" David chiama la commessa.
"Allora vorremmo queste classiche, abbiamo portato due anelli per le misure" dice David, non sapevo che avesse preso un mio anello. Lo guardo sorridendo mentre apre un cofanetto con gli anelli e li porge alla donna.
"All'interno di uno ci fa scrivere Allyson, nell'altro David con la data del nostro matrimonio che è il 10/04/2017"
"Okay, saranno pronte questo pomeriggio mi dica il nome della persona che le ritirerà"
"David Johnson" dice serio.
"Okay, allora ci vediamo questo pomeriggio"
"Arrivederci" diciamo io e David.
"Aspetti le posso dire una cosa?" Mi chiede la signora.
"Si certo, David incomincia ad uscire che ti raggiungo subito" e il mio ragazzo fa come gli dico.
"Allora?" Chiedo impaziente.
"Le vorrei chiedere scusa per quello che le ho detto prima, non dovevo, sono stata inopportuna"
"Non si preoccupi non importa"
"No, invece importa, non pensare a quello che ho detto sono tutte cavolate, e ricordati che il tuo ragazzo ti ama davvero, mi è bastato parlarci 2 minuti per capirlo, le faccio i miei migliori auguri e arrivederci"
"Va bene, grazie, arrivederci"

Esco dalla gioielleria con un sorriso stampato in faccia. Trovo David appoggiato con la schiena alla sua macchina che mi osserva con i suoi occhi accesi e luminosi.
"Che le hai detto?" Gli chiedo incrociando le braccia al petto.
"A chi?" Mi chiede vago.
"David non fare il vago e rispondimi"
"Okay mi dichiaro colpevole" scoppio in una risata.
"La smetti di fare lo spiritoso? Che le hai detto?"
"No e niente le ho solo detto che ti amo così tanto e non basterà l'opinione di una vecchia donna a stravolgere tutto" gli butto le braccia al collo e lo bacio, lentamente, David mi accarezza una guancia e sorride sulle mie labbra.
"Grazie" sussurro.
"Non c'è di che, ti amo e farei qualsiasi cosa per te"

Mamma siamo a casa, dico chiudendo la porta.
"Le avete comprate?" Ci chiede mia madre.
"Tu lo sapevi e non mi hai detto niente?" Chiedo stupita
"Ops, amore era una sorpresa e comunque le avete comprate?" Ci chiede di nuovo cambiando argomento.
"Le passa a prendere David oggi pomeriggio"
"Quindi le porti tu domani in chiesa?" Chiede mia madre a David.
"Le portiamo insieme io e Ally credo" le risponde.
"Ma non è possibile perché stasera non puoi dormire qui" dice mia madre, ma è impazzita?
"Perché no?" Intervengo io.
"Ally la sera prima del matrimonio non potete vedervi fino a quando non arrivi in chiesa, è la tradizione quindi questa sera tu andrai a dormire da Jake okay?" Dice mia madre riferendosi sempre a David.
"Va bene" risponde un po' deluso.

"Allora ci vediamo domattina" siamo sulla soglia della porta, e sto salutando David, sta andando da Jake per dormire.
"Non voglio staccarmi da te" dice stringendomi più forte a sé, ha la testa appoggiata nell'incavo del mio collo e respira il mio profumo.
"Dai che tra poche ore saremo per sempre insieme" dico guardandolo negli occhi.
"Mi chiami per qualunque cosa? Anche per dirmi, non lo so la più grande cazzata di questo mondo, anche alle 3 di notte"
"Va bene, ti chiamerò" gli prometto.
"Hai preso il vestito, le fedi le scarpe e tutto il resto?" Gli domando.
"Si ho preso tutto"
"Okay, allora ti aspetto all'altare" gli dico
"Mi troverai lí" ci baciamo, con calma e con amore, come se non ci volessimo più separare.
"Devo proprio andare?" Mi domanda David unendo la mia fronte alla sua.
"Si" rispondo.
"Ciao, ti amo" mi dice mentre scende le scale del portico.
"Ti amo anche io"

"Allora stasera che facciamo?" Mi chiede Jess. È venuta a casa mia perché mi sentivo sola, resta a dormire qui così domani mi da una mano a prepararmi.
"Che ne dici di guardare film, preparare pop corn e poi andiamo a letto?" Chiedo entusiasta della cosa.
"Ma è il giorno prima del tuo matrimonio, non vorresti fare qualcosa di più... non lo so... più intraprendente?" Dice scoraggiata.
"David mi ha proibito di uscire, è preoccupato all'idea che possa accadermi qualcosa e visto che mia madre ci ha impedito di passare questa serata insieme David mi ha-"
"Ha raccomandato di non farti uscire, affaticarti, di non farti portare pesi, non farti stressare, di non preoccuparti di niente e dobbiamo andare a letto presto" finisce lei la frase con quello che le ha riferito David.
"Wow, non credevo l'avesse detto anche a te" dico stupita.
"Oh si l'ha detto e come se l'ha detto" dice sorridendo.
"Io un amore come il vostro non l'ho mai visto, e pensare che è iniziato tutto ad una semplice festa e domani vi sposate, chi l'avrebbe mai detto che David si sposasse, a quasi 20 anni"
"Non riesco ancora a crederci neanche io" dico stupita.
"Allora visto che non possiamo uscire resteremo qui in casa a preparare pancakes e guardare film o serie TV o entrambe le cose se preferisci okay?" Mi chiede.
"Okay" le rispondo.

Jess si è addormentata dopo i primi 20 minuti di film, ne approfitto per chiamare David che risponde subito:

"Ehi" sussurro, non voglio svegliare Jess.
"Stai bene? È successo qualcosa? Vengo lì? Perché sussurri?" Mi tartassa di domande preoccupato
"Sta tranquillo sto bene, Jess sta dormendo e non voglio svegliarla"
"Ah okay" sospira.
"Perché non vai a riposarti, oggi ti sei stancata un po'"
"Si hai ragione adesso vado a dormire, volevo solo sentire la tua voce" gli dico.
"Adesso va meglio?" Mi chiede.
"Decisamente si" sorrido.
"Okay, buonanotte David"
"Buonanotte piccola" mi dice e attacco il telefono.

Vado in bagno a lavarmi la faccia, poi ritorno in camera mia e dal cassetto prendo una delle magliette di David, la indosso e il suo profumo mi invade le narici, mi stendo sul letto e mi addormento con il sorriso sulle labbra, d'altronde come potrei non farlo.

Spazio me:
Scusate se non sto aggiornando periodicamente ma non riesco a fare altrimenti a causa dello studio.
Comunque spero che la storia vi stia piacendo, mi raccomando lasciate tanti voti. Al prossimo capitolo

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