13 capitolo

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Pov David
Oggi è Natale, sto chiamando Jess le devo chiedere un enorme favore.
Non ho dormito tutta la notte. Ovviamente ci mette un'eternità per rispondermi.
"Hei sorellina tutto bene?"
"Si ma perché sei così, non so hai una voce strana"
"Ti devo chiedere un favore"
"Ecco, lo sapevo dimmi"
"Ally è uscita con la madre a fare spese per Natale e tu devi venire con me a fare una cosa"
"Che cosa?"
"Io beh... stasera vorrei chiedere ad Ally di sposarmi e tu mi devi accompagnare a comprarle un anello, io non ci capisco niente di queste cose, e se ne compro uno sbagliato? mi devi aiutare"
"Oddio si sono così contenta per voi, certo che ti aiuto ma come ti è saltata in mente una cosa del genere?!"
"Non lo so, io la amo, ci amiamo, aspettiamo un figlio, sarà tutto perfetto ma tu mi devi aiutare altrimenti non sarà così perfetto"
"Va bene, tra quanto ci vediamo?"
"Tra mezz'ora in centro?"
"Okay, ma non fare tardi"
"Farò il possibile a dopo"

Ovviamente Jess è in ritardo e ne approfitto per telefonare Ally.
Risponde subito:
"Amore come stai?"
"Tutto bene tra poco dovrei tornare a casa sono stanca, voglio riposarmi un po'" nooo non può tornare così presto.
"Si ma non c'è fretta avete già fatto il giro di tutti i negozi?"
"Si ho comprato regali per tutti, anche per i tuoi genitori" finalmente vedo arrivare Jess in lontananza.
"Se dopo non mi trovi a casa è perché sono andato a fare un po' di spesa, ci sentiamo dopo, ti amo"
"Ti amo anche io" quanto la amo, voglio sposarla il più presto possibile.
"Jess quanto ci hai messo mi avevi detto di fare presto"
"Giusto il tempo di prepararmi,
calmati"
"Okay non ho voglia di fare storie andiamo che abbiamo poco tempo"
"Okay"
Prendo la macchina e ci dirigiamo al centro commerciale.

Io e Jess stiamo camminando più o meno da un'ora e siamo entrati in centinaia di negozi, abbiamo visto milioni di anelli ma nessuno faceva al caso di Ally.
Erano tutti troppo eccessivi per le sue dita minute.
"Jess questo è l'ultimo negozio non ce la faccio più a camminare"
"Okay speriamo di trovarlo" entriamo in questa gioielleria.
"Posso aiutarvi?" Chiede una signorina avvicinandosi a noi, o meglio a me.
"Si vorremmo vedere un anello di fidanzamento" dice Jess sbrigativa.
"Si, seguitemi" la commessa ci porta dietro un bancone e ci mostra dieci diversi tipi di anelli.
Uno mi colpisce in particolare, è semplice ha solo un diamante al centro grande al punto giusto. È molto elegante e non vedo l'ora di metterglielo al dito questa sera. Chissà che faccia farà, sarà contenta o sconvolta, oppure chi lo sa entrambe le emozioni.
"David ti piace qualcosa?" Jess mi riscuote dai pensieri.
"Prendo quello" dico con tono convinto e indico l'anello.
"David sei sicuro, voglio dire, è bello ma è così, non so, così semplice"
"Sono sicuro quello è il più adatto a lei"
"Come vuoi" dice Jess.
"Va bene ve lo incarto, pagate lì alla cassa" la commessa ci indica la strada.
Adesso non mi resta che comprare qualcosa al supermercato tanto per far vedere ad Ally che sono stato lì.

Pov Allyson

"Amore mi dispiace non poterti accompagnare a casa, ce la fai?" Dice mia madre con tono preoccupato.
"Mamma non preoccuparti ce la faccio tanto sono quasi arrivata, ti voglio bene"
"Anche io a dopo"
David mi è sembrato molto sbrigativo al
telefono, sono tornata a casa a piedi perché mamma ha avuto un'emergenza al lavoro, anche il giorno di Natale.
Entro in casa e ad un tratto ho una fitta molto dolorosa nel basso ventre che mi fa sbattere da testa contro il tavolo e poi cadere per terra.
Non riesco a muovermi, non riesco nemmeno ad alzarmi, sto solo piangendo, non so cosa mi sia successo forse mi sono stancata troppo.
Decido di chiamare qualcuno al cellulare visto che ce l'ho nella tasca dei pantaloni.
Telefono il primo numero delle chiamate recenti, non so nemmeno a chi sto chiamando.
"Ally sto tornando a casa" non ci credo ho chiamato David.
"David aiutami non riesco a muovermi, non so cosa sia successo" singhiozzo al telefono.
"Cos'è successo? Dove sei sto venendo non muoverti, sta tranquilla, respira"
"Sono entrata in casa ed ho una fitta nel ventre sono caduta per terra, credo di aver sbattuto la testa e non riesco più a muovermi" dico cercando di calmarmi.
"Va bene tranquilla io sto arrivando non ti preoccupare, respira piano"
"Ti prego fa presto" cerco di respirare piano, come mi ha detto lui.
"Sto venendo sta tranquilla"

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