E la storia continua «108»

1K 80 16
                                    

Laura

Torno a casa, travolta dalla mia tristezza incompresa.
Tutti sono felici in questo mondo?! Perché io non posso essere felice?
Perché l'uomo che amo è un coglione, ecco perché.
Non cambierà mai, sarà sempre così, ma per amore dovrei superarle queste difficoltà, invece sono testarda e non ne voglio sapere.
Io ho sofferto, e questo non si può di certo negare, ma anche lui soffre. Ha sbagliato e lo ha riconosciuto, ma io non ho riconosciuto lui.

Infilo la chiave nella serratura. Ludovica corre sul divano e comincia a guardare i cartoni.
«Federico?» Lo chiamo, di sicuro sarà in camera a vedere le partite «Fede?» Non risponde. Controllo e non c'è.

Ritornando in cucina mi chiedo dove sia, ma poi mi rendo conto di un dettaglio. I cassettoni dell'armadio sono vuoti.

Al posto di maglie e di tutto l'ambaradam, trovo un bigliettino accartocciato al lato del piccolo cestino che abbiamo davanti alla porta della stanza.

Lo afferro e lo apro delicatamente, c'è scritto un mucchio di roba.

{Consiglio di leggere con sotto Say Something di Cristina Aguilera e A Big Great World}

Cara Laura,
So che al 80% non leggerei questa lettera, forse perché la strapperò, la brucerò, la nasconderò... non ne ho la minima idea, ma ho deciso di scriverla per sfogarmi come non ho fatto quasi mai.
Sto per prendere un'aereo per la Nuova Zelanda. Ho parlato con Brenton in questo poco tempo, e mi ha detto che è una bella zona dove vivere; certo, non quanto una zona industrializzata, ma si può fare. Qualche settimana fa ho contattato un agenzia immobiliare di quelle parti, la segretaria era parecchio scorbutica e diceva delle parole che nemmeno capivo.
Ho chiesto un appartamento vicino ad una zona più o meno frequentabile. Mi avevano trovato una villetta sul mare, dalle foto mi sembrava molto carina, ed anche molto confortevole, il problema era che costava un mucchio di soldi. All'inizio pensai di rifiutare e di trovare un altro paese in cui trasferirmi, ma poi mi sono ricordato di una cosa: Avevo messo da parte moltissimi risparmi per portare te, Ludovica e me a vivere alle Hawaii.
«Dopo quello che è successo» ho pensato «non verrà mai», così ho accettato e ho dato un anticipo per quel ben di Dio di casa. La segretaria era così entusiasta che avessi accettato, chissà, magari quando la vedrò dal vivo mi innamorerò di lei, come accade nei tuoi libri.
Non sono triste di questa mia scelta, e credo nemmeno tu siccome non vuoi più vedermi... e di certo non hai torto. Ho fatto un errore, anzi, più errori. Quella sera eravamo ubriachi come due ragazzini, e tu ti fidavi comunque di me. Mi hai lasciato "andare a dormire con i ragazzi", e tu hai passato una notte in pace e tranquillità con Ludo tra le braccia. Invece a mia "insaputa", in quel mentre io stavo vivendo una notte molto movimentata, con una donna che non eri tu. Non voglio scaricare le colpe su Sindy perché sai già tutto, e non sto qui a ricordartelo perché mi fa male.
Ogni volta che la baciavo, sapevo che non eri tu, lo sentivo sulle sue labbra che erano troppo carnose, non sottili e delicate come le tue. Lei è violenta con "l'amore", tu no, sei delicata.
Io ti amerò sempre, e non saprò che fine farò, con chi andrò a letto o con chi mi risposerò, ma so che tu sei stata la prima, e l'unica che amerò sempre. Passasse un esercito di donne, io guarderei solo te. Ed è questa la frase che ripetevo agli amici del liceo «Voi guardate tutte quelle squilibrate senza cervello, che cambiano l'aspetto ma non il vizio, ma io guardo lei, che è sempre la stessa.»
Non ti dimenticherò, questo è poco, ma sicuro.
Ludovica la crescerai benissimo, e quando tornerò a trovarvi passerà del tempo con me, o magari me la porterò qualche mese in Nuova Zelanda quando crescerà.
Ma dopo tutto questo, tu devi promettermi una cosa:
Non dimenticarmi. Queste due parole magari sono difficili da mettere in pratica, ma tu provaci e non arrenderti.
Non ti sto chiedendo di amarmi per sempre, ma di ricordarmi.
Le persone che ricordiamo sono più impresse di quelle che amiamo.
Lascia le nostre cose per casa e guardale, sorridi pensando a me e alla nostra vita insieme.
Fai capire al tuo subconscio che io esisto e che ti amo, e magari dai una sbirciatina anche nel tuo di cuore.
Devi promettermelo, perché se ti rivedrò un giorno per caso in strada e tu mi rivedrai e mi fisserai, saprò che non mi hai dimenticato.
Cascasse il mondo, noi ci saremo.
Ti amo,
                                                Tuo Federico
                                 ... addio amore mio.

Cosa? Devo fermarlo prima che sia troppo tardi, se non lo fermo farò l'errore più grande della mia vita.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now