E la storia continua «83»

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Marty

Amare una persona non significa vivere con essa per sempre, ma bensì riuscire a sopravvivere anche sapendo di non poterla avere. Mia madre me lo diceva sempre.
«Allora, che te ne pare?» mi chiede Marco alzando la mano come segno di apertura. Mi ha portato in una radura. È magnifica, non c'è cosa più bella di questa: gli alberi, i cespugli e le lucciole.
«È semplicemente stupenda» esclamo abbracciandolo «ma, perché mi hai portata qui?»
«Be', ci sono vari motivi per cui una persona porta un altra persona in un posto completamente sconosciuto» bisbiglia.
«Vuoi uccidermi?» scherzo.
Ride «No, questo no di certo» cambia espressione «però vorrei cambiarti l'esistenza» si ferma.

«Che vorresti dire, Marco?» si inginocchia davanti a me. No, non ci credo.
«Allora... aspetta che mi sono preparato il discorso...» mi viene quasi da ridere. Sento le lacrime scendermi.
«Tu, che mi hai cambiato la vita, tu che hai dato un senso ai giorni miei, tu che non rimpiangi nulla di quello che abbiamo passato, tu che sei una tigre fuori ma un pulcino dentro, tu che mi quelle emozioni lì che sono indimenticabili, tu che mi hai creato un vero cuore... Marty Wolfer, vuoi sposarmi?» non riesco a rispondere.
È l'ultima cosa che avrei immaginato mi proponesse stasera... non ci credo, piango.

«Aspetta, devo dirti l'ultima cosa... tu mi hai dato un qualcosa che non conoscevo e che non avevo mai privato prima, ed io te ne sarò eternamente grato».
«Si, Marco! Si, qui, yes... in tutte le lingue del mondo, si!» prende dalla tasca un anello d'oro con sopra alcuni Swarovski e me lo infila al dito.
«Ti amo, okay?»
«Okay» mi prende in braccio e mi fa girare. Mi bacia.

Non avrei mai immaginato che me lo chiedesse. Non ce lo vedevo come il tipo da matrimonio, beh se è per questo non mi ci vedo neanche io, ma ora so solo che lo amo, niente più.

La sua lingua fa scintille con la mia.
«Ora che si fa?» chiedo ancora con la lingua nella sua bocca.
«In questo posto non viene nessuno...» sussurra.
«Si, ma non è una buona idea»
«Questo lo dici tu, mia cara Marty»
«E se qualcuno viene e ci vede?»
«Pensi a troppo, devi rilassarti»
«Sono già troppo eccitata, non riesco a rilassarmi»
«È questo l'effetto che ti faccio?!»
«Si, mi ecciti»
«Anche tu mi ecciti»
«Vedi, siamo fatti l'uno per l'altra, ti amo Marty, e non mi riferisco solo a quello»
Ride sulla mie labbra.
«La tua lingua in bocca è diventata insopportabile, Marco»
«A me piace, invece»
«Quali persone nel mondo parlano con la lingua infilata nella bocca di un'altra persona?» rido.
«Noi» risponde.
«Sei diventato possessivo»
«Tu di più, sei isterica. Ma mi piaci così, cazzo se mi piaci».

Senza accorgerci di nulla, siamo già sudati sotto un albero.
«Visto, è stato veloce, rapido, sicuro, bello» oddio, non mi ero accorta di nulla.
«Solo tu puoi farmi queste cose»
«Lo so. Visto, non è passato nessuno»
«Anche se ci avrebbe visto qualcuno,
non mi sarebbe importato»
«Davvero?»
«Si»
«Non dirmi che mi stai dando a parlare per ricominciare...» ride dandomi un casti bacio.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now