E la storia continua «78»

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Laura

Sono sveglia da un ora e ho ancora l'alcol che mi pesa.
Ludovica è sul divano a vedere i cartoni, perciò ne approfitto per leggere qualche offerta sul Mac per il centro commerciale. Devo distrarmi.

«Mamma, dov'è papa?» chiede improvvisamente Ludo.
«Ludo, il tuo papà arriverà a momenti, tranquilla» la rassicuro.

Ieri sera siamo stati alla mega festa di Carly, Fede era tanto ubriaco che è tornato alla nostra vecchia casa con Cameron e Marco, quindi abbiamo deciso di lasciarli dormire lì. Sono quasi le dieci e non è ancora tornato. Dovrei chiamarlo? Sono un po' preoccupata. Decido di scrivergli un messaggio: Ti sto aspettando a casa, vieni.

Neanche il tempo di premere invio, la porta si apre e compare un Federico con le occhiaie e la camicia abbottonata male.
«Papà» strilla Ludo abbracciandolo.
«Tesoro, sono qui» le lascia un bacio sulla fronte, poi viene verso di me.
«Avete dormito bene tu e i ragazzi stanotte in casa?» assume una strana espressione.
«In realtà loro non so dove siano. Io ho dormito in casa... sul divano» annuisco e gli do un casto bacio.
«C'erano anche Faith e Sindy?» ricordo improvvisamente che quella casa è ancora abitata dalla zitella Sindy e dalla ufficialmente fidanzata Faith.
«Si, ma hanno dormito nelle loro camere» poi aggiunge «non mi hanno dato il minimo fastidio» scandisce bevendo un bicchiere di latte.

«Hai smaltito bene la sbornia?» gli chiedo quasi ridendo.
«Diciamo, e tu?»
«Idem» Ludo si alza e ci viene incontro sorridendo. «Papy, giochiamo un po'?» Fede si gratta la nuca: è nervoso. «Non posso, ho da fare» con un espressione triste, si reca in camera sua.

«È successo qualcosa?» comincio a preoccuparmi. È strano da quando è arrivato.
«No, va tutto bene. Sono solo... stanco» si getta a capofitto sul divano.
«Vuoi che ti aiuti a rilassarti?» andiamo subito al dunque con le mie tattiche.
«Oh, adesso?» sghignazza «per ora mi accontenterei solo di qualche coccola» mi lancio su di lui. Mi prende per i fianchi e mi fa girare verso di lui. Mi lascia baci sul collo e in fronte, non posso farlo continuare così. Prendo il suo viso tra le mani e gli infilo la lingua in bocca. Il suo battito accelera, lo sento. Mi struscio su di lui.
Puuum, puuum, puuum.

La vibrazione del telefono di Fede ci distrae da quel momento.
Dopo aver letto il display si alza velocemente e senza dire niente... esce chiudendosi la porta alle spalle.

È strano, troppo strano. Dovrà spiegarmi tutto, e anche questa.

Dopo il matrimonio il nostro rapporto si è evoluto. Siamo diventati più uniti da quando, dopo aver perso il primo figlio, abbiamo scoperto che potevo essere sterile. Ma non ci siamo arresi e Ludovica è venuta alla luce.

A volte immagino se in realtà quel figlio l'avremmo avuto. Se Fede non mi avesse spinta, forse ora saremo stato diversi. Ma non cambierei una virgola. Lui mi ama più di se stesso, ed io lo amo come se fosse la fine. Siamo come una corrente calda ed una corrente fredda, che incontrandosi formano una tromba d'aria che batte tutto e tutti.

Federico

Col cazzo, cazzo.
Non ci sto capendo più nulla della mia vita, da stamattina. La ho lasciata lì, sul divano per rispondere a lei. Mi sento di merda peggio di prima.
Questa situazione è alquanto strana, sto catapultando ventinove anni di vita in una sola giornata. Bravo Fede, complimenti.
«Che cazzo vuoi, Sindy?» dico tremendamente incazzato.
«Calmati, cazzo. Devo parlarti»
«Sono andato via venti minuti fa, non potevi dirmelo prima?»
«Vieni a casa, muoviti» cosa?
«Perché? Non ti basta quello che è successo?» brontolo.
«È importante» riattacca.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now