L'ULTIMO DEI DRAGHI- ElaineAnneMarley

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Copertina e trama

Ho osservato per qualche minuto questa immagine: mi piace o non mi piace? Mi sono chiesta. Ho riflettuto ed alla fine ho capito che è molto bella, ben elaborata e curata. Mi piace!

Dunque, parliamo di questa trama.
Innanzi tutto adoro i racconti narrati in luoghi inventati, perciò è il tuo caso. Levante e Ponente... favolosa la tua idea.

La lettura è fluida, mi piace molto come introduci la nostra protagonista al racconto anticipando che la sua esperienza sarà un intruglio di avventure. Sarà perché mi piace il genere ma... ben fatto.

Non trovo un filo conduttore tra l'immagine della trama ed il testo stesso, quindi al posto tuo aggiungerei qualcosa a riguardo, altrimenti potrebbe sembrare una comune storia se non per l'immagine del drago ed il titolo stesso.

Salterò la prefazione dato che non si tratta di un capitolo e comincerò direttamente dal prologo.

Prologo

Il prologo incomincia subito con un dialogo. Inizialmente sembra molto confusionario ma pieno di 'novità' nascoste. Vedremo più in avanti.

Stai attenta ai tempi, certe volte passi dal passato al presente, sicuramente qualche piccola svista, capita a tutti. Dà un po' fastidio alla lettura.

La cosa che più mi piace e mi colpisce del prologo è il tuo 'descrivere' in modo indiretto le usanze di Levante a confronto con quelle di Ponente, il luogo in cui si trovava Agata. Credo sia una scelta intelligente e che stuzzica la fantasia di chi legge.

Anche se distribuite in modo quasi... casuale (diciamo così), le descrizioni sia ambientali, fisiche o di usanze, sono ben accurate e ben definite. Non ne utilizzi né troppe e né poche e questo non stanca la lettura.

Mi piace tantissimo il mistero che lanci attraverso il dialogo in cui Agata scopre che 'lui' ha ucciso metà della popolazione. Credo sia una scelta saggia che invoglia il lettore a continuare il tuo racconto. Io credo di aver compreso di chi (o cosa) si possa trattare, anche grazie alla tua copertina :P

La tua originalità è senza dubbio favolosa, hai una mente veramente creativa e questo ti ha dato la possibilità di far nascere questo libro.

Ho divorato il prologo senza annoiarmi o stancarmi. Hai giocato la carta del mistero, quella in cui fai entrare il lettore in uno stato di confusione. In effetti inizialmente non subito è chiaro ciò che stai narrando ma credo sia degno di un prologo, così da incentivare la continuazione della lettura.

Attraverso le espressioni dei volti riesci a trasmettere le sensazioni di Agata, la disperazione della separazione dal suo 'lui' vissuta anni prima. L'ultima parte è quella più struggente, dove in poche righe hai esternato l'angoscia ed il senso di tristezza che laceravano il cuore di Agata. Bellissimo.

Capitolo 1

Quello che mi piace di questo capitolo, così come del prologo, è il riuscire ad immaginare un mondo fuori dall'ordinario, un luogo inventato nella tua mente che è fuoriuscito da essa e si è piazzata qui, nero su bianco, su questa piattaforma.

L'unica difficoltà che ho è quella di comprendere in quale epoca si avvia la vicenda, magari più in avanti riuscirò a comprendere meglio la situazione (anche se ho la sensazione che sia la stessa identica situazione del mio racconto, non c'è un tempo ben preciso ma uno da me inventato... è così pure per te?)

Questo capitolo dà il via a qualche descrizione caratteriale di Agata. Sottolinei che per lei ogni cosa fa parte di un piano, perciò si nota quanto abbia il bisogno di controllare ogni cosa purché riesca ad arrivare alla conclusione da lei programmata.

Una cosa che ho notato, sia nel prologo che nel primo capitolo, è che all'inizio viene avvicinata da due figure in entrambi i casi. Credo sia solo una coincidenza ma l'ho subito notato. In quell'attimo ho avuto un deja vouz (non so come si scrive e non mi sono nemmeno presa la briga di cercarlo su google per far bella figura, lo so... sono pessima xD )

Mi è piaciuto tantissimo come hai ben descritto e spiegato lo sport del duello a cavallo. Dopo averlo letto, nella mia mente è partito come un video in cui immaginavo la scena e più leggevo e più diventava nitida l'immagine... bellissimo.

Il capitolo scorre più lentamente degli altri ma la narrazione è fluida. Mi è piaciuto moltissimo anche questo capitolo ed il fatto che, da quello che sto notando io, la storia inizia come un semplice racconto adolescenziale... eppure il prologo ci ha avvertiti che in realtà ne sarebbero successe di tutti i colori, perciò la lettura viene invogliata da questa situazione. Mi è piaciuto tantissimo, complimenti.

Capitolo 2

Ed ecco cosa ho nuovamente notato nel capitolo due, i titoli sono dei countdown che magari, secondo me, potrebbero riportare al periodo del prologo e oltre. È stata una scelta carinissima, l'ho apprezzata davvero molto. Tra l'altro aiuta a tenere il conto dei giorni.

Amo le distinzioni che fai tra le compagne di camerate di Agata, ogni personaggio è ben studiato, sia che venga da Levante che da Ponente metti in risalto le proprie usanze senza tralasciare nulla, così come le abitudini di ciascun personaggio.

In ogni capitolo introduci un nuovo personaggio che non agisce direttamente nella storia, come A8-Z8, e credo che uno scienziato con uno pseudonimo simile non verrà messo in ombra così facilmente. Ognuno ha una propria importanza e non metti da parte nessuno. Per non parlare della FSI che ancora nell'epoca di Agata continuava nelle sue ricerche segrete. (Chissà di cosa si tratta...)

C'è una parte che mi convince poco... Agata, uscendo dal campo decide di andare a comprare qualcosa per l'appuntamento ed era dispiaciuta che non aveva invitato l'amica... quindi gliene ha parlato o no del loro 'amore in comune'? Anche perché subito dopo cambi discorso, c'è uno stacco molto grande fra i due argomenti.

La citazione sul colore degli occhi penso sia una delle più belle e profonde che abbia letto fino a questo capitolo. So di essere all'inizio ma divento entusiasta quando uno scrittore riesce a dare importanza da subito al proprio libro, e non solamente al centro della narrazione in cui poi esagererà con citazioni e frasi poetiche.

Mi è piaciuto tantissimo l'incontro con il giovane levantese, un colpo di scena inaspettato che lascia sia Agata che il lettore spiazzati.
Che questo tizio sia mezzo drago? (Ok, mi sto attaccando all'idea del drago e lo piazzo ovunque ahahhaha). Comunque, un altro bellissimo capitolo.

Capitolo 3

Quello che mi piace di questo capitolo è che non solo la mia curiosità ma anche quella di Agata nei confronti di Tseren viene stuzzicata. Si nota come la nostra protagonista cerca di non farsi scappare una presenza così insolita per lei e come lui si atteggia da straniero ma che ritrova in lei un po' di fiducia, più di quella che si darebbe ad una persona sconosciuta. Riescono a prendere facilmente confidenza come se tra i due ci fosse un legame invisibile.

Devo confessarti di aver letto questo capitolo molto velocemente, senza riuscire a staccare gli occhi. Forse per i dialoghi o semplicemente perché la tua scrittura è scorrevole e piacevole e che con la giusta velocità immergi il lettore nel 'vivo' della lettura.

Una cosa che ho notato è come Tseren comincia a dipendere da Agata. So che è bruttino l'esempio ma mi ricorda molto un cagnolino (non in senso dispregiativo). Come se lei l'avesse trovato abbandonato e dopo averlo nutrito lui aveva deciso di starle dietro ovunque andasse. Forse ho detto una cretinata ma è questo quello che mi ha fatto pensare la parte finale.

Per il resto credo che il tuo libro sia MAGNIFICO! Si, in una sola parola è proprio così che lo descriverei. Giuro di non aver tempo ma che semmai ne troverò lo leggerò sicuramente. Perciò finisce nel mio elenco di lettura.

Una storia super consigliata, fantasia ed originalità fuori dal comune. La amo, giuro!

P.s. Mi scuso, come sempre, se ho scritto male qualcosa ma al solito mio se non è l'una di notte e non sto morendo di sonno non sono io :D

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