56. Moleskine

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VIOLA

Non so se sia più triste e patetico il fatto che è la vigilia di Natale e che il mio turno di lavoro finisca comunque alle 19.00 o il fatto che il ragazzo di cui sono innamorata passi la serata con la sua fidanzata a quasi 11 mila chilometri, un oceano, un continente e svariati fusi orari di distanza da me.

Salgo in macchina e posiziono il pandoro gommoso sul sedile del passeggiero. Il solito regalo che tutte le aziende del mondo propinano ai loro dipendenti. Regalo risparmiabilissimo, ma non mi lamento perché l'anno scorso nemmeno quello ci hanno portato.

Metto in moto e aspetto che il motore si scaldi. Mi ritrovo ad ammirare il cielo terso di questa sera speciale e penso al fatto che per anni e anni a quest'ora ero a fare tutt'altro. Per tanto tempo ho passato questa serata con una famiglia che non era la mia, ma quasi. Era il nostro accordo per le feste infondo, la Vigilia con i suoi e il giorno di Natale con i miei.

E' passato già un anno e non ci siamo mai incontrati, noi che vivevamo le nostre giornate gomito a gomito. Non che mi farebbe piacere incontrarlo, per carità. O meglio un po' sì se devo essere sincera, ma per vedere la reazione che avrebbe. Per capire se io sono guarita davvero. La cosa mi spaventa terribilmente se ci penso seriamente.

<< Credevo che l'odiassi!>>

<< Si forse quanto lo ho amato. Quanto mi è mancano ogni singolo giorno da quando ci siamo lasciati. Tanto da quanto mi ha distrutto. Quanto qualche sera avrei persino voglia di perdonarlo nonostante tutto. E forse lo farei se fossi debole come un tempo!>>

Ripenso alla conversazione avuta con Federico poco tempo fa e mi chiedo se la nostalgia del primo amore passi mai definitivamente. Perché io la sento ancora aleggiare intorno a me, come una nuvola invisibile che a volte mi avvolge togliendomi l'ossigeno.

I miei non vedevano l'ora di riavermi con loro di nuovo, specialmente mia madre, glielo leggo negli occhi. Ma anche io avevo bisogno di tornare a casa, di sentirmi amata e protetta. Di stare tra le mie cose, quelle di sempre. Guardo il cibo disposto con cura in tavola e penso che mia madre abbia passato le ultime settimane ai fornelli. Però a differenza di sempre tutto questo ben di Dio non mi fa venire nessuna acquolina in bocca. Ho lo stomaco chiuso e non faccio altro che controllare il telefono e tutti quei cavoli di social dove, da giorni, posta continuamente foto e video felici di loro due insieme a Los Angeles.

Perché Federico non è solo il ragazzo che ti piace che passa il Natale con un'altra, no. Lui è famoso, ed anche lei. Ed insieme sono immensamente fighi, ma non solo, ogni luogo dove vanno è figo. Come anche ogni cosa che fanno e che toccano. I Re Mida del nuovo Millennio. Non c'è un dettaglio, che sia uno, che abbassi il livello di stile della coppia più social dell'anno.

Lei lo porta in posti ed eventi esclusivi, gli fa arrivare un personal trainer direttamente a casa ogni mattina e soprattutto lo sta facendo diventare famoso all'estero. E' stato sempre il suo sogno, forse l'ultimo che gli rimane da realizzare.

E chi meglio di lei?!

Dio mio ha iniziato a parlare la mia gelosia malata, devo assolutamente smetterla e concentrarmi sulla mia viglia di Natale con la mia famiglia.

Nonostante io e Lorenzo abbiamo solo due anni di differenza, non considerando poi il fatto che lui sia ormai un uomo di quasi un metro e novanta, per me rimarrà per sempre il mio fratellino. Ogni volta che lo sento parlare entusiasta della sua vita comprendo che ha realizzato il suo sogno di lavorare nel campo dell'informatica. A differenza mia, che ho lasciato parecchi sogni nel cassetto. Qualcuno dice che sia addirittura un hacker o cose del genere, io penso solo che lui si diverta in tutto quello che fa. E ne sono orgogliosa.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora