16. Una notte insonne

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VIOLA

Mi alzo lentamente dal letto, cercando di fare il minimo del rumore. Non voglio svegliarlo. Prendo velocemente il mio pigiama sotto il cuscino e tutto il necessario per rivestirmi dopo la doccia. Uscendo dalla camera gli do un ultimo sguardo, sarò noiosa ma questo ragazzo è illegale.

Tutto il tempo che passo sotto il getto d'acqua bollente non faccio che pensare alla situazione nella quale mi sono cacciata. Non posso mentire a me stessa, non sono solo una sua semplice fan. E' uscito dallo schermo per entrare nella mia vita. Mi piace sul serio, mi piace realmente. La cosa che mi frega è che dal vivo è persino meglio. Per lui invece sono solo un'amica, è stato abbastanza chiaro. Devo fare in modo di farmi passare questa cotta perché penso che sarà solo che rovinosa per il mio stato mentale. Non mi porterà da nessuna parte, se non dritta contro un muro. Un'altra delusione è l'ultima cosa di cui ho bisogno ora. Mi sono appena ripresa. Forza Viola!

Torno in camera per prendere tutto l'occorrente per costruirmi un "giaciglio" sul divano. L'eventualità di dormire con lui nello stesso letto è stata scartata da subito. Mi sembra stia meglio, si è girato, dorme beatamente. Buonanotte Fede. Spengo la luce e gli accosto leggermente la porta.

Mi stendo e mi copro fin sotto il naso. Questa primavera dalle temperature invernali già non la sopporto più, sembra di essere a dicembre. Ero sicura che mi sarei addormentata non appena avessi poggiato la testa sul cuscino e invece i pensieri mi tengono sveglia. O meglio, come direbbe lo zio AX , sono in fila e non mi mollano, ad uno ad uno salgono e mi tormentano. Sono in para, noia dura, dolce
tortura, paura. Non c'è verso di uscire da questo circolo vizioso, guardo l'orologio sul muro. Sono quasi le 4. Riprovo a chiudere gli occhi, magari è la volta buona.

Sento vomitare.

Mi alzo di scatto e corro in camera. Lo vedo sul bordo del letto piegato verso il pavimento.

"Fede!"

Cerco di prenderlo di peso e portarlo in bagno. Lo faccio sedere vicino il wc e gli tengo il ciuffo indietro sulla fronte mentre rimette di nuovo. Non so cosa mi sta dando la forza di fare questa cosa, io odio il vomito. Il solo odore mi fa arricciare le punta delle dita dei piedi. Se mi vedesse mia mamma non mi riconoscerebbe. Gli tolgo la canotta che ormai è lercia e gli cerco di sciacquare il viso.

La scena si ripete ben 3 volte. Dopo un'ora di avanti e indietro dal bagno per lo meno Fede ha acquistato un minimo di lucidità, o per lo meno un uso minimo della parola.

"Hai qualcosa per togliere questo sapore cattivo?"

Frugo nello sportello di fianco lo specchio e trovo il collutorio di Ale, che io odio perché sembra una bomba che ti esplode in piena bocca. Glielo passo, spero che non gli faccia lo stesso effetto che fa a me.

"Ma è terribile!"

"Mai come il tuo alito dopo quest'ora"

La sua faccia è epica, sto resistendo per non ridere.

"Stronza"

"Sincera!"

"Non mi reggo nemmeno in piedi. E tu ti stai prendendo gioco di me!"

Si esibisce in quel broncio che mi fa impazzire.

"Ti porto a letto uomo di mondo dai"

Lo faccio stendere sul lato del letto vicino la finestra, che tra l'altro è il mio lato. Sono una fifona e odio dormire vicino la porta. Lo vedo prendere il suo telefono e mettersi in posa. Ma guarda tu questo scemo. Torno subito indietro.

Fiori di Ciliegio || Fedez FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora