capitolo 23

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"Dobbiamo parlare"

"Ok, parliamo" rispose Camila aiutando Lauren ad alzarsi dalla poltrona, per poi prendere il suo posto e tirandola dolcemente a se dai fianchi, facendola sedere sulle proprie ginocchia, ed iniziò dolcemente a solleticarle il collo con la punta del naso

"Che stai facendo?"

"Ti ascolto"

"Io non riesco a parlare se tu fai così"

"Se faccio cosa? Così?" chiese baciandole dolcemente il collo "O cosi?" aggiunse, socchiudendo leggermente le labbra e solleticandoglielo con la punta della lingua

"Camz fermati, per favore" sussurrò Lauren  inclinando però il capo in modo da permetterle di avere più spazio

"Allora vuoi che mi fermi?"

"Si" sussurrò "No" gemette

"Si o no?"

"No, non fermarti, ti prego"

Camila sorrise, la guardò in viso, aveva gli occhi chiusi e il capo leggermente rivolto all'indietro, le spostò l'accappatoio fino a scoprirle le spalle, ma senza toglierglielo, con la punta della lingua disegnò un sensuale percorso da un angolo all'altro del collo, poi si fermò per aspettare che aprisse gli occhi, voleva guardarla, voleva che anche i loro occhi facessero l'amore, le sorrise e delicatamente le afferrò un seno, con movimenti lenti iniziò a baciarglielo, Lauren si sentiva al centro di un turbinio di sensazioni incontrollabili, non poteva fare a meno di guardarla, era tutto così perfetto, così eccitante, quelle mani, quelle labbra e quel corpo che aveva tanto desiderato, ora erano li, ma non poteva succedere ancora, non voleva, non è vero, lo voleva, eccome se lo voleva, lo voleva più di qualsiasi altra cosa, ma non poteva permetterlo di nuovo, era tutto così complicato, quelle mani calde e sicure sapevano come muoversi, quelle mani che l'avevano esplorata milioni di volte, ma che ogni volta riuscivano a farle provare sensazioni uniche e quelle labbra così morbide, sensuali, eccitanti continuavano a farle perdere la ragione, Camila sollevò lo suardo e la vide mentre la guaradava, aveva gli occhi pieni di desiderio e il suo corpo gridava di volerla ancora una volta, la baciò intensamente, poi si staccò mentre Lauren tentava di prolungare quel bacio e continuò quel gioco proibito sull'altro seno, con decisione le slacciò la cintura dell'accappatoio, aprendoglielo e rimanendo incantata ancora una volta dalla sua bellezza, con una mano le cinse i fianchi, solleticandoglieli con la punta delle dita, mentre con l'altra si spostò con estrema calma verso il basso, Lauren era completamente travolta dalle sensazioni, avrebbe voluto affrettare le cose, ma allo stesso tempo sperava che quella tortura non finisse mai, chiuse gli occhi stringedoli forte e con decisione afferrò la mano di Camila spostandola dal suo corpo

"Fermati" disse chiudendosi l'accappatoio "Dobbiamo parlare" aggiunse alzandosi dalle sue ginocchia

La cubana la guardò la guardò spaesata, le ci volle un attimo per frenare le sensazioni e riuscire a realizzare ciò che stava succedendo

"Tieni, mettiti i pantaloni, perchè non riesco a parlarti se sei mezza nuda e stai li dove sei, mi serve la distanza di sicurezza"

Camila sorrise lievemente nel sentire l'ultima frase, anche se probabilmente non c'era nulla da sorridere

"Ok, ti ascolto"

Lauren annuì prendendosi un attimo per riordinare le idee e mettere in fila il discorso, era ancora scombussolata da quello che stava per succedere pochi istanti prima e la cosa non doveva assolutamente influire su ciò che volveva dire

"Non è cambiato nulla, anche dopo ieri notte, non è cambiato nulla, è tutto come prima"

Camila rimase sbigottita da quelle parole e si prese un attimo per realizzare ciò che aveva appena sentito

RestartWhere stories live. Discover now