Cap. 15

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Marinette camminò verso scuola più cautamente possibile, sperando che nessuno le chiedesse nulla.

La mattina, prima che uscisse di casa, sua madre le aveva chiesto il perché la sera precedente avesse urlato e perché indossava la sciarpa; lei, inventandosi una scusa al momento, rispose che stava guardando una serie animata giapponese che gli avevano consigliato e, per la sciarpa, che s'intonava al vestito che indossava.

In effetti era anche vero: il vestito, che le arrivava poco sopra del ginocchio, era bianco nella parte superiore e, man mano che scendeva, si colorava di verde acqua, dalle sfumature più chiare a quelle più scure in fondo, mentre la sciarpa leggera era metà verde acqua e metà azzurra.

Un abbinamento davvero carino, doveva ammetterlo.

La ragazza arrivò in classe, venendo immediatamente salutata da Alya e dal resto della classe –tranne Chloé e Sabrina, che la ignorarono–

Si sedette al suo posto, poggiando le stampelle a lato e lasciandosi andare sulla sedia.

«Uff... Non vedo l'ora di tornare a camminare con le mie gambe.» sbuffò, poggiando la cartella sul banco.
«Immagino.» ridacchiò la mora. «Wow Mari, questa sciarpa con questo vestito ti sta divinamente!» aggiunse poco dopo, facendo arrossire la corvina e venendo ringraziata timidamente.
«Immagino che stai provando uno dei tuoi outfit che hai creato, giusto Marinette?» chiese Adrien, attirando l'attenzione delle due.
«Già.» rispose lei, sforzandosi di sorridere e non apparire spaventata dalla minaccia di Chat della sera precedente.

Almeno, lei l'aveva presa come una minaccia.

«Dopo ti devo parlare.» sussurrò l'adolescente nell'orecchio ad Alya, facendola annuire.
«Dopo abbiamo un'ora buca, così possiamo parlare tranquillamente.» rispose, anche lei a bassa voce.
«No, non qui. È una cosa parecchio importante, inquietante e segreta che riguarda questa sciarpa.» esclamò, agitata.
«Va bene, allora dopo andiamo in bagno.»

Le due vennero interrotte dall'entrata della professoressa che, dopo aver fatto l'appello, iniziò la lezione.

Marinette, però, non vedeva l'ora che arrivasse la seconda ora, volendo chiedere consiglio alla sua migliore amica.


La lezione passò lentamente, esattamente come uno studente poco –o per niente– interessato, percepisce un'ora di storia.

Alya e Marinette si alzarono non appena la professoressa Bustier uscì dall'aula, dirigendosi verso la porta.

«Ragazze, dove state andando?» chiese Nino incuriosito.
«In bagno. Non sai che le ragazze sono solite ad andare in due?» rispose la mora con aria di sfida, facendo alzare le mani al suo ragazzo in segno di resa.

Le due uscirono, chiudendosi la porta alle spalle e, al ritmo di Marinette, andarono negli spogliatoi, chiudendo la porta e controllando che non ci fosse nessuno nemmeno nei bagni.

«Bene, allora, dimmi che ha di tanto importante questa sciarpa.» disse, sedendosi sulla panchina assieme alla sua amica.
«Non è tanto la sciarpa, ma quello che nasconde.» rispose l'altra, sfilandosela.

Alya sbarrò gli occhi alla vista dei succhiotti sul collo.

«Per quanto tempo resteranno?» chiese la corvina, implorando che le venisse detto che il giorno successivo non avrebbe avuto nulla.
«Non c'è un tempo definito.» rispose l'adolescente, esaminando i lividi sulla pelle dell'amica. «Dipende dal tipo di pelle, dall'intensità con cui sono stati fatti; se li ha fatti con poca intensità allora possono durare tre o quattro giorni, ma se non si è risparmiato allora possono durare anche più di una settimana; e lo dico per esperienza personale. Wow, si vede perfettamente il segno delle labbra!» aggiunse, facendola squittire.
«Decisamente non li ha fatti piano...» mugugnò Marinette, rimettendosi la sciarpa.
«Ma che hai combinato con questo ragazzo?» ridacchiò la mora. «Ma soprattutto: chi è stato? Adrien o Chat Noir?» chiese parecchio curiosa.
Marinette sospirò: «Chat...»
«Cavolo. Sì è impegnato parecchio.»

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