Capitolo XVIII [A Thousand Years]

2K 113 5
                                    

Tesoro, non aver paura.
Ti ho amato per mille anni,
E ti amerò per altri mille.
-Christina Perri

P.V Lauren
"Ad ogni modo... so che non potrai mai perdonare mio figlio per quello che ti ha fatto, ma ti chiedo di aver pietà di lui, più di quanta tu ne abbia avuta fin'ora. Michelle, da quando te ne sei andata è tutto cambiato. Neanche quando se n'è andata tua madre questa casa è stata così vuota. Non posso dirti per certo che lui abbia imparato dai suoi errori, a dire il vero fino a ieri lo pensavo, ma oggi dopo quello che ha detto, coscente o meno, non ne sono più sicura. So che è difficile per te perdonarlo, non ti chiedo di farlo, ma ti prego, ascoltalo. Senti quel che ha da dire, prova ad ascoltarlo, non adesso ovviamente, quando si sarà ripreso. E magari, dopo aver ascoltato quel che ha da dire, potrai provare..."

"non cercare di chiedermi di provare a perdonarlo, perchè qualunque cosa dirà non cambierà tutto quello che ha fatto per anni."

la interrompo mettendo in chiaro quel che penso. Sarebbe inutile dirle che ci proverò, non voglio farlo, e in ogni caso non ne sarei in grado.

"Si... hai ragione. Però ti chiedo di stargli accanto ugualmente, perché io non potrò più farlo. E ho bisogno di qualcuno che lo tenga d'occhio, tu ormai sei grande abbastanza da non dipendere più da lui. Sei una donna."

La guardo negli occhi, cercando di capire quel che vuole dirmi. Non capisco. Cosa vuol dire che lei non potrà più farlo? Perché mi sta dicendo tutto questo?

"Io... non capisco."

Sussurro mantendo il contatto visivo, adesso che guardo meglio i suoi occhi non posso far altro che notare il cambiamento che hanno subito. Non sono più felici e vivaci come un tempo. Non trasmettono la stessa armonia che mi trasmettevano prima, quando era solo una ragazzina e avevo bisogno del conforto di qualcuno, qualcuno che tenesse realmente a me, e quel qualcuno lo trovai in lei, nel suo modo di ascoltarmi, nel suo modo di guardarmi, nel suo modo di capirmi.

"Michelle... mi hanno diagnosticato un tumore maligno. Ho rifiutato di sottopormi alla kemio terapia quando avevo la possibilità di salvarmi, ormai è incurabile."

Non so spiegare quel che provo sentendo quel che mi dice. Lo ha davvero detto? Ha davvero detto che sta per morire? Ha detto che è incurabile. Perché sento delle lacrime salate solcarmi il viso fino ad arrivare alle mie labbra? Perché sto piangendo? Perché lei non fa niente per rassicurarmi, per dirmi che potrà superarlo, che lei ci sarà ancora? Perché sta piangendo anche lei?

"D-dimmi... dimmi che è uno
s-scherzo."

La voce è interrotta dai singhiozzi. Lei non parla, resta a guardarmi negando con la testa. Non ci credo. Non voglio crederci. Lei... Lei non può andar via così.

"Tesoro mio, non piangere. Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato, sono già troppo vecchia per continuare a stare in questo mondo così malandato, non ho più le forze ormai, è solo che succederà un pó prima di quanto ci aspettassimo."

Prova a dirmi tra le lacrime, come fa a mantenere una voce così tranquilla? Come se tutto questo non le importasse, come se non avesse paura di ciò che l'attende, come se la morte non le facesse alcun effetto.

"Io... ho bisogno di te."

Sussurro, più a me stessa che alla donna che ha reso la mia vita una ragione abbastanza buona per sopravvivere.

"Tu non hai bisogno di me, io quel che dovevo insegnarti te l'ho già insegnato, adesso sei pronta per vivere la tua vita. A dire il vero lo hai già fatto, dal momento in cui hai messo piede fuori questa villa, lontano da tutto questo, hai cominciato a vivere. Ma se ciò può aiutarti a stare tranquilla, ti prometto che starò al tuo fianco ancora per una volta, per l'ultima volta che avrai bisogno di me. Ti prometto che ci sarò, in ogni modo possibile. Ti ho voluto bene in questa vita, per tutta la vita. Te ne vorrò in altre mille."

The team Harmonizer Where stories live. Discover now