Capitolo X [Sera porque te quiero]

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Sei il mio sogno ad occhi aperti,
che mi affoga e non mi lascia respirare
-Erreway

P.V Camila
Quando le prime l'uci dell'alba filtrarono attraverso la piccola finestra della stanza io ero già sveglia da un pezzo.
Non avevo dormito molto, a dir il vero non avevo chiuso occhio tutta la notte. Come potevo dormire? Lauren era a soli pochi centimetri da me, sembrava un angelo mentre dormiva, era bellisima, con il volto sereno di un bambino che non ha preoccupazioni e dorme beatamente, il respiro regolare e le labbra piene e perfette che avrei voluto mordere per tutta la notte.
Alzai la mano che poco prima era sul materasso e la portai pian piano vicino il suo viso, per poi con altrettanta lentezza adagiarla sul suo labbro inferiore. Comincia ad accarezzarle lentamente il labbro, con dei piccoli movimenti, alle volte circolari, altre semplicemnte passando da una parte all'altra... sapevo che di lì a poco si sarebbe svegliata ma non me ne importava molto.
Quando sentì un leggero mugolio capì che era già sveglia, ritrassi la mano riportandola sul materasso.

"Mi piaceva..."

Disse continuando a tenere gli occhi chiusi ed accennando un sorriso. Sorrisi anch'io e decisi di tornare ad accarezarla, ma questa volta avrei fatto a modo mio.
Mi avvicinai lentamente a lei, stando attenta a non farle aprire gli occhi, posai le mie labbra sulle sue accarezzandole lentamente, presi il suo labbro inferiore tra le mie labbra e lo leccai prima di lasciarlo andare.
Un gemito spezzó il silenzio nella stanza, sorrisi sentendo che proveniva da lei

"Questo mi piaceva di più..."

Sentenziò prima di aprire gli occhi, accecandomi con quello sguardo intenso che amavo.
Strano come le cose cambiassero da un momento all'altro, qualche ora prima ci evitavamo a vicenda, quello seguente non volevamo dormire insieme, quello dopo ci baciavamo.

"Perché non me lo hai detto prima?"

Le chiesi facendo riferimento al discorso avuto qualche giorno prima, lei capì subito a cosa mi riferissi e lo sguardo luminoso di un momenti prima svanì.

"Non lo so Camz... non voglio mentirti, sapevo che avrei preso il tuo posto. Solo che allora non ti conoscevo, non avevo idea di chi fossi. Ad essere sincera non m'importva molto di soffiare il posto a qualcun'altro, lo ammetto. Sono abbastanza egoista da fregarmene di queste cose, non credo siano importanti nella vita e di conseguenza non mi importa se per gli altri lo sono."

Fece una piccola pausa prima di ricominciare a parlare.

"Voglio dire, cosa cambia essere l'uno più importante dell'altro? E a cosa serve poi... non serve a niente uno stupido titolo, non ti rende migliore di altri, fa solo capire che in questa società di merda siamo ancora schiavi dell'etichette.
Quel che voglio dire è che... non credevo importasse poi così tanto."

Ascoltai attentamente il suo discorso guardandola negli occhi, era ovvio che stava dicendo la verità, non mi stava mentendo, forse aveva anche ragione, un titolo non era poi così importante...

"Il principale motivo per cui non te l'ho detto prima è stato che con il passare dei giorni, mettendo tutto l'impegno nell'allenarvi al meglio, ho scordato questo particolare.
Quando coach Everdeen è venuto a comunicarmi che ai tornei mi avevano eletta capitano mi è praticamente crollato il mondo addosso, nonostante le mie convinzioni sapevo quanto fosse importante per te essere il capitano, per questo quel giorno ero un pò suscettibile...
Scusami Camz"

Mi disse abbassando lo sguardo, si sentiva in colpa ed era così carina... Si stava scusando di una cosa di cui non aveva colpa e in un certo senso mi odiavo per averla fatta sentire in quel modo. La mia reazione era stata un pò eccessiva, e non volevo che si sentisse così per colpa mia.
Le alzai delicatamente il mento con due dita per far incontrare un altra volta i nostri sguardi

The team Harmonizer Where stories live. Discover now