Capitolo XI [Sin Contracto]

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Mi piace come prendi il controllo,
Non ne ho mai abbastanza...
-Maluma Feat. Fifth Harmony

P.V Lauren 
"Ho provato a parlare con papà, ma non vuole sentire ragioni, mi spiace Mich..."

Mi disse mia sorella al telefono, le avevo chiamato per chiederle qualche notizia a proposito del cenone di capodanno in famiglia, sapeva quanto odiassi dover andare ed era per questo che aveva cercato di persuadere nostro 'padre' cercando di convincerlo a non costringermi ad andare da lui.

"Hum... tranquilla, grazie lo stesso Lu.  Che mi dici di te e Armando? Tutto a posto?  Avete bisogno di qualcosa?"

Le chiesi cominciando a sistemare la stanza, misi il telefono sul comodino ed accesi il vivavoce in modo che potessi sistemare il letto senza fare troppa fatica

"No, tutto a posto, sentiamo molto la tua mancanza però..."

mi si strinse il cuore a quelle parole, anche loro mi mancavano molto.

"Mancate anche a me... che ne dici se dopo il cenone usciamo insieme?"

Le proposi cercando di rimediare, erano ben cinque anni che non li vedevo, da quando avevo iniziato il college non ero tornata neanche una volta a casa, con Lujan ci sentivamo ogni giorno mentre con Armando ci sentivamo una o due volte a settimana. Lui mi odiava. Odiava il fatto che me ne fossi andata lasciandoli da soli. Ma che altro avrei potuto fare? Trevor con loro era un buon padre, come lo era stato con me una volta. Era per questo che li avevo lasciati con lui. Armando e Lujan non avevano mai capito perché me ne fossi andata di casa, e io non avevo mai cercato di spiegarglielo.

"Sarebbe fantastico Mich..."

Sentii la porta della stanza aprirsi e quando alzai lo sguardo vidi Camila entrare. Rimasi qualche secondo a guardarla, aveva indosso solo una semplice maglietta blu e dei skinny jeans che le fasciavano alla perfezione il findoschiena.

"Mich?... Michelle?"

Merda. Questo era l'effetto che mi faceva, dimenticavo di vivere ed iniziavo a sognare ad occhi aperti.
Presi il telefono dal comodino e levai il vivavoce.

"Si, si. Scusami, hem... dicevi? "

Lei seguiva ogni mio movimento con lo sguardo. Mentre sentivo mia sorella parlare dall'altro capo del telefono la vidi avanzare verso di me lentamente

"Mi stai ascoltando?"

Mi chiese mia sorella, era ovvio che non la stavo ascoltando. Come potevo farlo quando c'era lei nella stessa stanza?

"Certo che ti ascolto, vai avanti."

Le dissi facendola continuare a parlare dei sui piani riguardanti la sera di capodanno. Quando Camila mi raggiunse mi fece sedere nel letto applicando una leggera pressione ai miei fianchi con le mani. Quando lo feci si sedette a cavalcioni sulle mie gambe. Dio, era la mia rovina.

"Quindi che te ne pare? Ti va bene o hai un'idea migliore?"

Mi chiese, non avevo idea di che cosa parlasse, ero troppo impegnata a godermi i piccoli baci casti che Camila stava lasciando su tutto il mio collo facendomi venire la pelle d'oca al solo contatto.

"Hem si. Perfetto. Io... Devo andare, ci sentiamo domani, scusa"

Chiusi subito la telefonata e butta il telefono sul letto per poi appoggiare le mani su di esso.

"Chi è Michelle?"

Mi chese Camila lasciandomi un ultimo bacio sul mento.

"Humm... un'amica"

The team Harmonizer Where stories live. Discover now