Capitolo 26

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"Sei sicura di voler continuare?"
"Sono sicura" gli rispondo anche se tanto sicura non sono. Non ho la minima idea di cosa troverò dentro quella stanza e ho davvero paura perché, anche se non lo ammetterò mai, Dom sta cominciando a piacermi davvero tanto.
Scendendo le scale le urla diventano sempre più forti e da un certo punto in poi comincio a sentire la voce di Dom e quella di Jace che discutono su come far confessare il prigioniero mentre io e Cam ci nascondiamo appena fuori da quella che sembrerebbe una prigione sotterranea, ma non soltanto perché in un'ala separata dalle celle ci sono vari strumenti di tortura simili a quelli medievali, ma anche perché sui lati ci sono diverse celle chiuse anche se non si vede dentro. Di fianco ad esse ci sono Dom e Jace e ai loro piedi, sdraiato, un uomo con diverse ferite e sporco di sangue rappreso che non ha neanche la forza di mettersi seduto mentre quei due mostri non sembrano neanche accorgersene. Sono sempre più triste e spaventata perché mi rendo conto che non conosco per niente nessuno di loro, ma mi sono affezionata a loro e ho lasciato che Dom dormisse con me.

"Non permetterò che niente e nessuno le faccia del male anche se dovessi morire per farlo" dice dopo un po'
"Nessuno lo permetterà. Ma non conosciamo il nostro nemico e non abbiamo idea di cosa voglia in realtà" risponde Jace
"Io so esattamente cosa vuole. Lui rivuole il suo branco che alla sua morte ho preso io" dice gravemente Dom

Ad un certo punto però io non ce la faccio più mi alzo da quel nascondiglio che mi ha fatto venire il mal di schiena e mi metto a urlare contro quei due bastardi:
"Mi fate schifo, mi fate veramente schifo e non posso credere di essermi fidata di voi tre, come potete anche solo pensare a questo quando avete un uomo che sta per morire sotto i vostri occhi! Non riesco neanche ad immaginare quanto bisogna essere spietati per fare una cosa del genere e non c'è nessuna motivazione abbastanza importante per giustificare questo. Mi fate schifo" vedo trasalire e abbassare la testa Jace e Cam mentre Dom mi guarda sospetto
"Non saresti dovuta scendere qui. Io e te -riferendosi a Cam- faremo i conti più tardi mentre per quanto ti riguarda -tornando a me- devi tornare in camera nostra" io lo guardo schifata mi giro e me ne vado, una persona del genere non merita neanche una risposta.
Risalgo le scale fino al portone ed esco all'aria aperta dove finalmente ricomincio a respirare. Appena lasciata la soglia faccio alcuni passi sulla via principale deserta e mi rendo conto che non provo più niente o meglio non riesco a provare più niente così mi metto a correre verso il bosco. Nessuno mi ferma e appena ritrovato il sentiero che mi aveva portata in quel villaggio infernale sento le lacrime scendermi sul viso mentre mi giro per l'ultima volta verso quella villa e verso di Lui.

Continua.....

Alpha and his mateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora