Capitolo 06

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Quando apro gli occhi vedo una luce bianca sfocata stile ospedale
"Dove sono?"
"Sei in infermeria da un'ora" una voce sfocata nella mia testa mi risponde poi mi guardo intorno e capisco che la voce appartiene a Dominic che è seduto su una sedia anche essa bianca come tutto in questa stanza; sto continuando a guardarlo come se fosse la mia salvezza anche se credo lo sia stato davvero per quello che è successo un' ora fa.
Sento una porta aprirsi per cui giro la testa e mi sento male
"Tutto bene, ti fa male qualcosa?, cosa posso fare?" Dice Dominic preoccupato
"Va tutto bene è solo un capogiro"
"Ok ma non ti sforzare, ti prego"
"Stai calmo va tutto bene" gli rispondo, non riesco a capire come si possa stare con una persona così odiosa come Ashley ma ovviamente non sono affatto gelosa e lui non mi piace, certo.
"Em, Em, tutto bene?"
"Kate è tutto ok non ti preoccupare"
"Cosa non ti preoccupare mi hanno detto che eri in infermeria e mi sono preoccupata, come stai?"
"Era solo un capogiro ed ora sto bene" non faccio in tempo a dirlo che mi sento mancare improvvisamente, "Kate ora te ne vai" Dice Dominic e con una voce che non ammette repliche
"Ma, Io..."
"Non era un suggerimento e non sta ancora bene, vattene"
Quando Kate cerca di restare sento un ringhio provenire da Dom che è troppo simile a quello che ho sentito quando il mio lupo ha ringhiato contro la lupa più piccola sarà solo una mia impressione penso anche perché sono un'esperta di film mentali assurdi
"Io devo andare a casa ora, potresti chiamare l'infermiera per favore?; e dovrei chiamare mia madre per farmi venire a prendere che le gambe non mi reggono"
"Ti porto io a casa, e non era un suggerimento" ribatte
"Ok ma stai tranquillo altrimenti ti ritrovi tu su questo letto" e lui inaspettatamente scoppia a ridere, ha una risata roca e musicale niente che io abbia mai sentito ma mi rilassa al punto che quasi mi addormento, usciamo da scuola dopo pochi minuti tra una ramanzina e l'altra dell'infermiera che mi obbliga a stare a casa per almeno un giorno e di andare all'ospedale se i capogiri dovessero tornare.
Dopo pochi passi sull'acciottolato fuori dalla scuola rischio nuovamente di cadere ovviamente la mia sfortuna doveva colpire ancora! prima che io mi schianti al suolo vengo presa da due braccia forti e solide che mi prendono in braccio e mi portano alla sua macchina e mi fanno sedere sul sedile foderato di pelle.
Dopo pochi minuti siamo davanti a casa mia e siccome non mi sento ancora stabile sulle gambe chiedo a Dominic di aiutarmi ad alzarmi ma lui fa di più e mi porta fino alla porta in braccio, tra le sue braccia mi sento davvero al sicuro così appoggio la testa sul suo petto per sentire i battiti del suo cuore;
"Tua madre è a casa?" Chiede
"No è al lavoro ma se mi fai scendere magari prendo le chiavi e puoi andartene"
"Te lo scordi io non mi muovo da qui, finché no arriva tua madre io ti faccio compagnia e controllo che tu non svenga di nuovo"

Continua...

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