Capitolo 11

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"È già un'ora che cammino in questo dannato bosco è ancora non ho ritrovato il sentiero che avevo preso quel giorno, mia madre tornerà a casa fra poco e io mi sono completamente persa in questo dannata, dannatissima foresta" È quello che continuo a ripetermi da un tempo infinito e ancora non ho ritrovato lo spiazzo dove, alcuni giorni fa ho incontrato il mio lupo.

Ormai non si vede neanche più il promontorio dietro al quale c'è il paese dove abito e gli alberi si sono fatti sempre più fitti, quasi non vedo la luce del sole filtrare tra i rami.

Ad un certo punto vedo in lontananza del fumo e corro verso quella direzione sperando che ci sia qualche casa di eremiti o di cacciatori di pelli che mi possano aiutare a trovare la via di casa, ma più mi avvicino più vedo il fumo aumentare,
"Oh mio dio"
C'è un enorme villaggio che comprende tantissime abitazione in perfetto stile canadese è una grande villa distaccata dalle altre case, diverse persone camminano nella via principale e molte luci sono accese per via della notte imminente.
"Cavolo, mia madre mi ammazza se non torno per cena, ma da qui non riesco a tornare indietro, magari loro possono aiutarmi"
Ma non ho tempo di finire la frase che alcuni lupi cominciano a ululare, comincio a correre sperando che non mi abbiano fiutata ma le mie speranze sono vane perché sento subito dietro di me dei rumori sempre più vicini finché non mi sento sbattere a terra da un peso non indifferente, il lupo che è inspiegabilmente simile all'amico del mio lupo comincia a ringhiare, sono così spaventata che sto per mettermi a piangere mentre sono ancora schiacciata a terra. Sento venir meno il suo peso e mentre alzo la testo vedo che il lupo viene lanciato addosso ad un albero da una cosa nera enorme. Ci metto poco a riconoscerla:

"È il mio lupo"

Sta ringhiando contro l'altro lupo ancora a terra ma siccome sono ancora troppo scossa non riesci a fermarlo prima che gli salti addosso e lo morda,

"Ehi, calma non ti preoccupare sto bene, torna qui piccolo" Non è per niente piccolo ma mi è venuto istintivo dirlo,lui piano piano torna da me controllando sempre il povero lupo a terra.

Mentre si avvicina noto nuovamente il colore dei suoi occhi che mi paiono sempre più simili a quelli di Dominic

"Va tutto bene non ti preoccupare" penso prima di svenire.

Continua....

Alpha and his mateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora