parte 21

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Mi sveglio urlando, un forte dolore alla testa mi ha colpito.

Subito accorsero dei medici, ma io non riuscivo a smettere di piangere, le lacrime correvano giù per le mie guance, la testa mi pulsava e non riuscivo a stare ferma, continuavo a dimenarmi in cerca di distrazione, che purtroppo non riuscivo ad ottenere.

"Nicole, calmati. Respira profondamente" mi dice il medico guardandomi negli occhi.

Faccio respiri profondi e un po' mi calmo. Il dolore non si è alleviato, ma sono più tranquilla

"Dobbiamo farti dei controlli. Hai avuto un comportamento che potrebbe rivelarsi qualcosa di pericoloso" continua lo stesso medico

Annuisco semplicemente, e dopo 5 minuti di strazio per quel mal di testa, entra un dottore.

Mi misura i battiti cardiaci, la pressione e tutto è a posto

"C'è bisogno di una tac, e subito" conclude con fare preoccupato

Mi aiuta a nettermi sulla sedia a rotelle e velocemente mi porta nella sala della tac.

"Non ti muovere mentre sei là dentro" mi avverte una responsabile del reparto

Non ho la forza per rispondere, mi limito a fare un cenno con la testa

Sono dentro questa macchina da non so quanti minuti, il dolore alla testa è diventato insopportabile, voglio uscire da questo aggeggio, ma non posso...

Dopo svariati minuti mi fanno finalmente uscire da quella macchina!

"Ti daremo i risultati, ora va' in camera"

Annuisco e mi siedo sulla sedia a rotelle. Mi spingo fino al lettino e mi ci sdraio.

Quel ricordo riaffiora nuovamente nella mia testa. Inizio a tremare e di nuovo le lacrime prendono il sopravvento.

Chiudo gli occhi,mi calmo facendo repiri profondi e mi addormento, per fortuna.

Dopo alcune ore, il mio riposo viene interrotto da un dottore. Apro gli occhi e mi metto seduta su quella scomoda brandina

"Allora Nicole, fortunatamente il dolore che hai avuto questa mattina è dovuto ad un fattore emotivo e psicologico. Quindi nulla di grave, potrà essere dimessa"

"Ma... per l'anoressia?"

"Oh, già... be, sei guaria, puoi uscire anche ora signorina!".

"Sul serio?! Grazie!"

Preparo tutto e scrivo a Sofia:

"Torno a casa!"

"Cosa?!"

"Sono guarita!"

Mi risponde dandomi la via di casa, perciò prendo le valigie, firmo i vari moduli ed esco finalmente da quell'ospedale.

Casa mia è dall'altra parte della città, ci metterò un po' ad attivare.

Ora sto attraversando il parco. C'è poca gente, sono le 13, a quest'ora tutti stanno mangiando.

Alcune figure mi colpiscono in lontananza, ma negativamente, hanno dei cappucci neri, mi si stanno avvicinando.

Aumento il passo e mi giro, facendo finta di niente. C'è un ristorante qua vicino, devo avvicinarmici il più possibile

"Ei Nicole! Dove scappi?!" Urla uno di quei ragazzi. Ho già sentito quella voce, ma non ho tempo per identificarla. Inizio a correre ma inciampo su una radice. Mi rialzo ma qualcuno mi tira per il braccio.

Accanto a me - Alex e Nicole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora