parte 10

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"Eccomi!" Urla Sofia con affanno appena entra in casa

"Oddio Nicole! Chiamo un dottore!" Continua mia sorella

*10 minuti dopo*

"Buonasera, ecco la ragazza" parla Emma accogliendo il dottore

L'uomo mi misura i battiti cardiaci, per fortuna sono regolari, mentre la pressione è davvero bassa. Il dottore ha detto solo di riposarmi, così vado di sopra e mi addormento. Poco dopo Emma va a casa sua. Posso riposare in pace.

Oggi è giovedì, mi sono ripresa alla grande, e sono pronta per tornare a scuola. Esco di casa e Alex non c'è, lo aspetto un po' e alle 7.40 vado verso la scuola. Appena arrivo vedo Alex  appoggiato all'armadietto con un'espressione triste, non da Alex.

"Ei, che succede?"

"Nulla" non mi guarda, tiene gli occhi bassi

"Sai che a me puoi dire tutto quello vuoi" dico tirandogli su la testa delicatamente

Lo guardo negli occhi, in quei suoi occhi in cui mi perdo igni volta, anche oggi mi ci perdo, mi perdo in un oceano di lacrime, il cui motivo mi è sconosciuto. È triste, so che probabilmente non gli servirà un mio abbraccio, ma io lo abbraccio lo stesso, lo stringo forte a me. Mi stacco dall'abbraccio e mi dice:

"Grazie"

"Ma non ho fatto nulla"

"Sì invece, tu ci sei.."

"Ti va di dirmi che è successo?"

"Sì, mia madre ha scoperto di essere incinta..."

"Ma è fantastico!"

"No,non lo è, già mi calcola poco, figurati con l'arrivo di questo bambino..."

"Mi dipiace... e poi? Cos'altro ti rende così... non Alex?"

"Nulla"  dice toccandosi l'occhio destro

"Non ti credo. Ormai ti conosco, se ti tocchi l'occhio destro stai mentendo. Quindi forza, spara"

"Bè, Emma mi ha lasciato, mi ha detto che lei non è la ragazza giusta per me. Mi ha detto di scavarmi dentro a fondo, di capire cosa provo. Ma come si fa?"

"Chiudi gli occhi e immagina la scena. Tu e una ragazza, vi guardate negli occhi, ti ci perdi dentro. Ti senti le farfalle nello stomaco e hai i brividi anche solo ad osservarla. Se la sfiori senti qualcosa percorrerti la schiena, una scossa elettrica. Quella scossa, secondo me è l'amore.
Ora,tu avrai immaginato una persona quando hai chiuso gli occhi, bene ora cerca di capire se quella persona può essere ciò che si chiama amore."

Mi guarda negli occhi a lungo. Forse quella persona sono io.

"Ma va, cosa stai dicendo Nicole?! Nessuno si innamorerebbe mai di te!" Mi dice una vocina in testa

"Hai ragione..." le rispondo sempre mentalmente

Mi rendo conto di avere un'autostisma pari a zero, ma sono fatta così, non credo in me stessa, sono convinta di non essere brava in nulla, di essere brutta e di essere la classica ragazza che nessuno di filerebbe mai...

"Grazie" mi dice d'un tratto, interrompendo i miei pensieri

"È il minimo che posso fare per te" rispondo

"Ormai sei la mia unica certezza in questo mondo che mi volta le spalle"

"Io le spalle te le stringo invece" dico abbracciandolo forte

Credo che l'unica cosa che sono capace di fare è capire le persone, è un dono di natura, penso. Riesco ad immedesimarmi in qualunque situazione, e la vivo come se la stessi provando io stessa.

"Andiamo in classe?"

Annuisco e andiamo verso la nostra aula.

La giornata passa lentamente, e tra Alex ed Emma è un disastro, io cerco di fare da cerotto, cerco di ricucire la crepa che si è formata. Emma aspetta solo che torni Christian per potergli parlare, mentre Alex è pensieroso. Io spero tanto che stia pensando a me, ma siccome è un'ipotesi abbastanza surreale me la levo dalla testa.

Sto facendo i compiti da ben due ore quando una telefonata interrompe i miei sforzi, è Alex

*chiamata*

"Pronto? " dico rispondendo al cellulare

"Sono Alex, volevo chiederti: visto che domani è venerdì, ti va di dormire da me?"

"Oh, sì certo"

"Allora a domani, piccola"

"A domani"

*fine chiamata*

Piccola?! Mi ha chiamata piccola?! Ve bene che lui è di marzo e io di gennaio dell'anno dopo, ma non sono poi così piccola!

"Nicole, calma, voleva solo darti un nomignolo" la vocina nella mia testa risuona ancora

"Ma piccola è inopportuno!" Le rispondo

"Ammettilo che ti ha fatto piacere!"

"Okay, okay, diciamo che mi sono saliti i brividi, ma poi tu dovresti saperlo, sei me!"

"Volevo chiederlo alla vera Nicole! Dai, ora riposati che domani c'è scuola, piccola" sento pure la sua risata, è come la mia...

"Certo Nicole, sei stupida o cosa?! Se siamo la stessa persona abbiamo la stessa risata!"

"Inizi a rompere sai?!"

"Simpatia portami via"

"Allora anche tu non sei simpatica" penso con aria trionfante

"Gne gne"

Non rispondo più alla mia coscienza e inizio a pensare a domani sera..  non vedo l'ora!

Sono le 16, mi sto preparando per andare da Alex, metto dei jeans lunghi grigi chiaro, una maglietta nera e gialla e una felpa nera senza cerniera.

Citofono alla porta di casa Leoni e mi apre.... Emma?!

"Ciao Nicole!" Dice con un sorrisetto sulla faccia

"Alex, è arrivata l'innamorata!" Dice ridendo con cattiveria

"Oh, ciao piccola illusa!" Anche lui ride io scoppio a piangere e corro via

Sto per citofonare quando sento qualcuno chiamarmi:

"Nicole! Svegliati!"

Apro gli occhi, era solo un brutto sogno. Ora però non so se Alex mi abbia veramente invitata a casa sua... il mio diario! Sì, ieri ho scritto qualcosa, lo apro e leggo:

Giovedì 17 dicembre 2015

Alex mi ha invitata a casa sua a dormire, domani sera. E cosa più sbalorditiva, mi ha chiamata "piccola". Io non ci credo! Sono felicissima! Spero solo che questa felicità duri!
Ah già, dimenticavo, ho conosciuto la mia coscienza,è insopportabile, magari lo sono anch'io... va be, vado a letto che domani sarà una giornata bellissima (speriamo)!

Tua Nicole

Allora è vero! Mi ha invitata! Sono felicissima, ma interrompo la mia gioia scendendo a fare colazione. Non vedo l'ora che arrivi stasera!

Accanto a me - Alex e Nicole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora