Prima dello scontro

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I nove semidei era pronti. Quella battaglia poteva cambiare le sorti di ognuno di loro. Tutti erano in quel raro calmo attimo che precedeva uno scontro. Di fronte ai semidei si estendeva un filo di morte o di vita. Ma spettava ai ragazzi tagliare il filo, o combattere almeno, per impedire che si consumasse.

I semidei erano disposti in fila. Le armi sguainate, e gli sguardi...gli sguardi pensierosi.
Reyna. La sua vita era stata dura. Un'azzardo. Suo padre che, anche dopo la morte, riusciva a spaventarla. Incubi e incubi, solo loro portavano sofferenza alla ragazza. Ma adesso era il momento di versare sangue sulla spada. Non c'era tempo per pensare ai sogni, Reyna era un guerriera, ed era pronta.
Nico. Il suo viso pallido non faceva trasparire alcuna emozione...ma come tutti gli umani anche il figlio di Ade era attraversato da pensieri. Dolore, malinconia, amore. Si sarebbe battuto per questo? No, solo per una persona, una persona che valeva la vita di altrettante mille.
Hazel. Cosa poteva essere un sacrificio in più? Ma stavolta la ragazza non era sola. Guardò dritto davanti a se. Era tempo di combattere contro i propri fantasmi ed ad aiutarla, adesso, ci sarebbero stati i suoi amici. Lasciò che un brivido le percorresse su tutto il corpo. Non paura, ma voglia di riscatto.
Frank. Stringeva la mano alla ragazza. La sua unica ragione di vita. Avrebbe ribaltato il mondo, pur permettendo che Hazel fosse al sicuro. Mai l'avrebbe lasciata e sempre le sarebbe stato accanto. Un ragazzo e una ragazza innamorati.
Jason. Era sempre stato al centro dell'attenzione. Il buon esempio di tutti, il ragazzo perfetto. Ma erano tutte fesserie. Jason Grace non voleva il potere, o essere invincibile. Voleva essere umano e solo due occhi caleidoscopici lo rendevano tale. Era pronto, e mai avrebbe permesso che quei bei colori se ne andassero per sempre dalla sua vita. Avrebbe sacrificato il suo stesso filo per lei.
Piper. La figlia di Afrodite si mordeva un labbro. Era passato molto tempo da quando suo padre le aveva detto che era un'eroe. In quel momento la ragazza non ci aveva creduto. Ma adesso una nuova consapevolezza si era fatta strada tra i suoi pensieri: gli eroi non sono eroi, ma persone che hanno il cuore di non pensare a se stesse. Piper McLean si chinò sulla spalla del figlio di Giove, lasciò che una lacrima le scorrese indomita sulla guancia. Adesso o mai più.
Leo. Il ragazzo sentiva lo sgradevole odore della paura dentro di sé. Lui non era coraggioso, non era un leone... si era ritrovato spesso su questi pensieri, Leo non é un Leo, ci aveva fatto qualche battutina sopra, ma poi aveva capito che esiste una cosa altrettanto potente che può spingerti in battaglia: l'amore. Leo Valdez non era un leone, ma avrebbe fatto vedere di che stoffa era fatto, in nome di sua madre, e di Calipso.
Annabeth. Ne aveva passate tante, e sapeva che il momento più critico di una battaglia è la lucidità prima dell'iniziò. Lasciò che il suo sguardo corresse verso il verde mare. La sua salvezza da quell' incubo senza fine.
Percy. Quegli occhi grigi cupi lo stavano guardando. Riflessivi e determinati. Percy Jackson, eroe di mille battaglie strinse la sua mano in quella della ragazza. Lui non era che un piccolo semidio, di fronte alla vita. Si sarebbe battuto per il futuro, un futuro luminoso e lucente con Annabeth.
La sua spada era sguainata e bramava di desiderio di futuro.

I semidei erano silenziosi, anche il campo di battaglia lo era. Il vento rantolava pigro sulla schiere di soldati. L'acqua del mare sembrava immobile, ma si stava preparando per la tempesta.
E la terra? La terra era in quiete. Aspettava muta il momento per poter portare con se le anime.
Ma l'amore dov'era? Era in ognuno dei nove semidei, lì, prepotente nel petto, ma caldo.
Le scintille...anche quelle erano sul campo di battaglia, negli occhi di ciascun combattente.
C'era una cosa che era solamente dalla parte dei semidei, la saggezza. La conoscenza di ogni semidio su se stesso. Sapevano chi erano e sapevano cosa desideravano.
Una cosa però era in tutti loro: la Guerra, che fosse donna o uomo, greca o romana, era lì con loro.

Tre respiri.

Nove ragazzi.

Mille pensieri.

Nove dei.

E lo scontro.

Iniziò.

Un racconto epico! Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto!Riguardo alla parte finale, avete capito il doppio senso (eheh non pensate male

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Un racconto epico!
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto!
Riguardo alla parte finale, avete capito il doppio senso (eheh non pensate male...)? Se sì, cosa sono le Scintille, e chi rappresentano?

La canzone é "From the Ashes" dei Sons of Pytagoras😉

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