Un brusio fastidioso mi fa aprire lentamente gli occhi, facendomi rendere conto che è giá giorno. Ci metto qualche istante ad abituarmi alla luce del sole.
Con calma metto a fuoco le due figure, impegnate in una discussione accesa, sedute al mio fianco, non capendo a pieno cosa ci facciano qui.

"Non è assolutamente vero"

"Invece posso provare il contrario"

"Non mi interessa. Sarebbero prove truccate"

Non riesco a seguire il filo del discorso, ma il fatto che siano qui, insieme, è già sconvolgente. Cosa sta succedendo?

"Juliet? Jax?"
Li richiamo, scoprendo che la mia voce è molto più roca di quanto mi fossi mai aspettato.

Entrambi si girano di scatto nella mia direzione, probabilmente non essendosi accorti del mio risveglio.

"Buon giorno"
Esclama Juliet, nello stesso momento nel quale Jax mi definisce un disgraziato perché l'ho fatto spaventare.

"Cosa ci fate voi due qui?"
Chiedo cercando di mettermi seduto. La fitta sotto la benda bianca sul fianco mi fa fare una smorfia di dolore e mi fa notare, con dispiacere, che il dolore persiste. Secondo i dottori dovrebbe passare in un paio di settimane. L'unica raccomandazione che mi è stata fatta è quello di non muovermi troppo e sará una delle cose più difficili per me.

"Siamo qui per te"
Risponde Juliet mentre mi posiziona un cuscino dietro la schiena e mi aiuta a tirarmi su.

"Riformulo la domanda: perché siete qui insieme?"
A questa mia richiesta Juliet si gira verso Jax a braccia conserte.

"Lascio a te l'onore di spiegare cos'è successo"
Afferma lei, sorridendo quasi con sfida, verso la sua direzione.

Lui fa una strana smorfia, ma rimane semplicemente in silenzio. Il suo silenzio mi preoccupa.

"E va bene, allora lo racconto io"
Esclama Juliet, spazientita, lasciando cadere le braccia sui fianchi.

"Quest'essere alquanto strano al mio fianco"
Inizia, indicando Jax e facendomi ridacchiare per la sua smorfia infuriata.

"Questa notte è entrato in casa mia, chiedendomi informazioni sul tuo conto perché non eri ancora tornato. Mi ha scassinato la porta e ha rischiato che gli sparassi invece di suonare semplicemente il campanello"
Afferma facendomi spalancare la bocca.

Non l'ha fatto sul serio.

"Cosa?"
Chiedo visibilmente sorpreso, guardo Jax nella speranza che smentisca tutto.

"Come ho giá detto in mia difesa sei un decerebrato e un disgraziato perché mi hai fatto preoccupare. E poi sai che non mi piacciono i campanelli. Sono per le persone comuni"
Si giustifica, alzando le mani in aria.

Juliet fa un verso di lamento prima di borbottare un io ci rinuncio che mi fa sogghignare leggermente.

"Come stai?"
Mi chiede subito dopo.

"Come una persona alla quale hanno sparato la scorsa notte"
Rispondo semplicemente, facendo alzare gli occhi al cielo a Jax.

"Amico, capisco che io mi sia preoccupato per te, ma ora che sappiamo che non stai morendo, smettila di fare il moribondo"

"Ma sei sempre così affettuoso?"
Chiede Juliet, rivolgendosi a Jax.

"Pronto? Abbiamo di fronte Shawn Mendes, è palese che stia cercando solo attenzioni. E tu gliele stai dando"
Ora posso davvero strozzarlo. Se non fosse per il fatto che non riesco ancora a muovermi gli avrei spaccato la faccia.

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