XVI

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Rimango un attimo spiazzato dalle sue parole, guardando Juliet stupito.

"Cosa?"
Chiedo, mentre Atkins si appoggia alla scrivania e incrocia le braccia al petto.

"Credono che tu abbia aiutato la ladra, o adirittura, sia stato tu stesso a rubare quel quadro"
Ripete, facendomi rendere conto che la mia idea ha portato più guai di quanto avessi mai immaginato.

Prima che possa difendermi da queste accuse infondate, Juliet mi precede.

"È impossibile che sia stato Mendes"
Afferma convinta, alzandosi in piedi ed affiancandomi.

Atkins le rivolge uno sguardo interrogativo, per poi passare su di me.

Alzo le spalle, non proferendo nemmeno una parola e aspettando che sia lei a continuare. Non so cosa voglia dire e non voglio peggiorare la situazione.

"E perchè dovrebbe essere impossibile?"

"Perchè, dopo il suo ritorno a casa, siamo stati insieme tutta la notte"
Ribatte convinta, sistemandosi la montatura nera sul naso mentre io inizio a tossire.

Juliet mi batte velocemente una mano sulla schiena, facendomi riprendere. Ora so come ci si sente a strozzarsi con la propria saliva.

"Mendes"
Urla Atkins nella mia direzione, avvicinandosi pericolosamente.

Prontamente, Juliet, si pone fra noi due, impedendogli di attaccarmi al muro o prendermi a pugni.

"Capo, non è successo nulla. Abbiamo fatto il punto della situazione sul caso e ci siamo addormentarci"
Cerca di calmarlo, mentre lui si allontana, andando alla parte opposta della stanza.

"Spero sia vero"
Ribatte a denti stretti fulminandomi con lo sguardo.

"Siete a conoscenza del fatto che questo verrà fatto presente a quasi tutto il dipartimento per scagionare Mendes dall'accusa, vero?"

Io e Juliet ci scambiamo uno sguardo veloce prima di riportare l'attenzione su di lui.
Certo che lo sappiamo, non si può evitare.

Annuiamo entrambi, facendogli fare alcuni respiri profondi.

Fa segno ad entrambi di prendere posto mentre lui si siede sulla mia sedia girevole. Infame.
Mi ha rubato il ruolo.

"Visto che abbiamo appena eliminato Nicholas Moore dalla lista dei sospettati poichè l'alibi è un'agente dell'FBI nel suo letto, possiamo anche analizzare la questione della rapina"
Inizia tranquillamente, facendo in modo di essere fermato da entrambi.

"Non siamo andati a letto insieme!"
Esclamiamo nello stesso momento, anche se con due toni leggermente diversi. Il mio ha anche un tono di amarezza e dispiacere, il suo sembra solo sconcertato.

"Farò finta di crederci"
Borbotta Atkins, facendomi alzare gli occhi al cielo.

Quest'uomo è la contraddizione fatta a persona. Prima sembra che voglia ammazzarmi perchè ho trascorso del tempo con una delle sue agenti, nemmeno fosse sua figlia, poi suppone che ci sia andato a letto insieme. Esiste un'opinione di mezzo?

"Come stavo dicendo, ora possiamo analizzare la rapina avvenuta questa notte"
Annuncia, alzandosi per recuperare delle cartelline appoggiate sopra un mobile e poi ritornare a sedersi al suo posto, che in realtá è il mio.

"Questo è il quadro che ha rubato questa notte"
Spiega, mostrandoci delle fotografie.

"Ma il vero problema è che non abbiamo nessuna idea del perchè la sua scelta sia ricaduta su quest'ultimo"

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora