XIII

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Arrivati alla fine del corridoio, Saynor, si ferma davanti ad una delle porte che costeggiano il muro per poi digitare un codice sulla tastiera a suo lato, facendola aprire.

"Qui potrete chiarire in tutta tranquillitá ció che è successo"
Esclama cordialmente, mostrandoci l'entrata di uno splendido appartamento.

In questo momento sono abbastanza confuso. Perchè c'è un appartamento all'interno di un locale adibito alle mostre? Saynor abita qui?

"La ringrazio molto"
Esclamo io poco prima che Juliet si intrometta.

"Che stupida che sono, non mi sono nemmemo presentata. Piacere, Elizabeth Norris, ma puó chiamarmi Liz. E questo è il mio futuro marito, Nicholas Moore"
Si affretta a dire mentre lui le stringe la mano.

"Thomas Saynor"
Risponde lui, con garbo.

E qui si entra in azione.

"Signor Saynor è un piacere conoscerla di persona. Ho deciso di partecipare a questa sua asta proprio nella speranza di incontrarla e poterle parlare"
Esclamo, porgendogli la mano, che stringe con forza e determinazione.

"Parlarmi a proposito di cosa?"

"Affari"
Esclamo in modo schietto senza troppi giri di parole.

"Che tipo di affari?"

"Affari vantaggiosi per entrambi"
Mi limito a dire, strappandogli una risata.

A volte, essere misteriosi, aiuta più di quanto ci si possa mai immaginare. La curiosità umana fotte sempre.

"Va bene, ragazzo. Chiarisci l'accaduto con la tua splendita accompagnatrice e poi ne parleremo"

"Oh, non si preoccupi, signor Saynor. Chiariremo con più tranquillitá non appena arriviamo a casa"
Si affretta a dire Juliet, facendomi sorridere ampiamente.

Adoro quando le donne sono perspicaci. E lei, lo è sicuramente.

Probabilmente Saynor stará pensando che è una ragazza che cambia idea facilmente, ma io so che non è cosí.

"È stato un piacere conoscerla"
Aggiunge subito dopo, stringendogli nuovamente la mano.

"Ci vediamo dopo Nick"
Esclama infine, lasciandomi un bacio ad angolo della bocca ed avviandosi verso la sala principale.

"La sua futura moglie è uno spettacolo"
Commenta Saynor non appena svolta l'angolo.

"Liz è straordinaria"
Aggiungo, mentre siamo entrambi imambolati nel punto in cui è scomparsa.

"Quel vestito è sublime"

"Sará ancora più sublime quando finirá sul pavimento questa notte. Insieme alla biancheria"

"Avrai da divertirti, ragazzo. Ma ora, occupiamoci di affari"
Afferma conducendomi all'interno dell'appartamento e, successivamente, in un'ufficio.

Saynor si siede alla scrivania, facendomi accomodare in una delle due sedie vuote.

"Avanti, qual'è la tua proposta?"

"Ho eriditato da poco alcuni palazzi antichi e, inoltre, posseggo una collezione che molti definiscono invidiabile. Sarei disposto a venderle buona parte della mia collezione e alcuni dei palazzi ad un prezzo praticamente misero: il 50% del valore attuale"

"E cosa vorresti in cambio?"

"Essere suo socio"
A queste mie semplicissime parole mi guarda esterrefatto.

"E credi che questo sia un buon affare anche per te?"

"Se sono a contatto con l'arte ventiquattro ore su ventiquattro, senza dubbio"
Affermo convinto, facendolo sorridere.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora