CAPITOLO 26

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Sono ancora all'ospedale quando viene Stefano a trovarmi e anche a infastidirmi. «Che ci fai qua?» domando
«Ale ha perso quindi tu sei mia adesso»
«Non ci credo che l'hai detto mentre tuo cugino è in coma» dico, «e comunque io non sarò tua»
«Non rispetti i patti»
«Non mi importa, sono preoccupata per Alessio, perché é con lui che voglio stare» mi allontano andando nella sua stanza.
Ormai so a memoria tutti gli orari delle dottoresse.
Un pomeriggio sto leggendo un libro ad alta voce mentre stringo la sua mano, quando lentamente la sento stringere la mia, alzo lo sguardo e vedo che sta lentamente aprendo gli occhi, lascio cadere dalla sorpresa il libro
«Giulia»dice togliendosi la mascherina
«Sono qua» dico mentre le lacrime iniziano a scendere
Entra l'infermiera,«finalmente ci siamo svegliati dormiglione, pronti per tornare a ballare?»
La mando a vaffanculo adesso o dopo?
«Signorina potrebbe aspettarci fuori qualche minuto?»
Qualche minuto come no, pensa che non me ne sia accorta di come lo guardava quando era incosciente
«Se resto qua all'angolo vicino la porta, non farò chiasso, le giuro»
Sta per dirmi di no,«la prego»
Annuisce.
E mentre lei visita Alessio cercando in tutti modi di farsi notare da lui ma lui ha occhi solo per me ed io per lui.
«Deve riposare e non stressarlo» dice guardandomi male
«Ho capito»
«La tengo d'occhio»
Anch'io la tengo d'occhio.
Quando esce, le mostro il medio, «che c'è? Mi sta antipatica, voleva farsi notare da te»
«Stava solo facendo il suo lavoro»
«Non hai visto come ti guardava?»
«No, ero impegnato a guardarti»
«Ma non le altre no»
«E chissene frega delle altre, vuoi continuare a parlare o posso baciarti?»
«Scusa, ma sono sólo gelosa»
«Lo so per questo che ti amo» e finalmente mi bacia, ricambio il bacio mettendogli le braccia attorno al collo.
Mi sono mancate da morire baciare le sue labbre e avrei pensato che non le avrei baciate mai più.





***

«Voglio organizzare una festa di bentornato per Alessio»
«Non si può»
«La prego è una festa innocente» dico supplicandola,
«E vabbene, ma domani ho una riunione importante con un regista e non voglio chiasso»
«Non ci sentirà per niente»
«Lo spero» e si richiude nel suo ufficio.
Chiamo a rapporto Mia, Michele, Samuel e Benedetta per organizzare il tutto
«Tutto chiaro?» domando
«Cristallino» dicono
«Perfetto, e ricordate deve essere tutto perfetto» dico.
Ho chiamato anche mio padre per prendere qualche dolce per domani
«Qualcuno festeggia un compleanno?»
«Sto organizzando una festa di bentornato per Alessio»
«Devi amarlo tanto per organizzargli una cosa del genere»
«Sono pazza di lui, non mi sarei mai aspettata di innamorarmi così profondamente di qualcuno, sono sempre stata una ragazza indipendente e non volevo nessuna relazione ma solo ballare»
«Sono contento di averti ritrovata e mi fa piacere di averti trasmesso la passione per la danza»
«Adesso vado a finire di sistemare la festa, ci vediamo domani?»
«Si»
«Ti voglio bene papà» dico abbracciandolo
«Anch'io ti voglio bene» dice.
É rimasto sorpreso dal mio abbraccio ma poi mi stringe a sé.

Non ho dormito bene stanotte, ho paura che qualcosa vada storto, e per fortuna che la mattina arriva presto e per la prima volta mi sveglio presto. Mi vesto velocemente e vado nella camera di Michele, busso forte
«Ma chi è?» dice aprendo la porta ancora mezzo addormentato,«Giulia? Sai che ore sono?»
«Si, ora che ti vesti e vai a prendere Alessio» lanciandogli una maglia e dei jeans,
«Come fai a sopportarla?» domanda a Mia
«Oh non lo so neppure io»
«Veloce, vi aspetto nell'atrio» dico e corro via.
Vado a fare colazione
«É il grande giorno oggi» dice la barista.
L'ho stressata tantissimo in questi giorni
«Sono nervosa che qualcosa vada storto»
«Di certo non smetterà di amarti solo perché va male la sua festa»
Ha ragione.
Entra Michele, «hai capito come devi fare?»
«Si, ho capito, trecento volte me l'hai ripetuto»
«Dopo oggi non ti romperò più le scatole promesso-»
«Hai promesso!»
«Però sappiamo che non lo farà mai» dice Mia
«Io vado, ti avverto quando siamo per arrivare»
Annuisco.
Vado nella sala di danza per vedere come è messa, se è tutto in ordine, e si è tutto perfetto.

"Siamo arrivando" recita così il messaggio di Michele e io raduno gli altri nella sala danza,
Quando vi faccio cenno alzate i cartelloni» dico.
Annuiscono e vado alla porta per vedere quando arrivano.
«Eccoli stanno arrivando» dico
Mi nascondo dietro di loro e che la sorpresa abbia inizio.



Alessio's pov
«Mi dici dove stiamo andando?» domando.
Si ferma davanti alla sala danza,
«Pronto?»
«Pronto per che cosa?»
Non mi risponde e apre la porta, qua vedo i ragazzi che alzarono dei cartelloni, con scritto "BENTORNATO ALE"
Ma tra di loro non vedo Giulia, ci rimango male.
«Vuoi sapere chi hai organizzato tutto questo?»
«Si»
«Giulia» dice e me la ritrovo davanti a me
«Ci ha fatto passare dei giorni di inferno»
«Posso immaginare»
Arrossisce e io avvicinandomi le sussurro,«grazie» poi la bacio mentre attorno nasce un applauso.


Giulia's pov
Dopo aver festeggiato abbiamo sistemato per poter fare la lezione di danza
Ma durante la lezione vedo Angelica fare l'esercizio e intanto guarda fuori
«Ma che sta facendo?» domando
«Pare che ci sia Giuliano Peparini»
«E chi é?»
«Non sai chi è Giuliano?»
«É grave?» mentre prendo la mia borsa ed esco
«É conosciutissimo, ha fatto le migliore coreografie».
Vediamo giungere il rettore
«Lei è Giulia Fernandez,la ragazza che hai visto prima in sala»
«Signorina ha talento lo sa?»
«Me lo dicono tutti»
«E quello laggiù è Alessio Gaudino,un altro talento di questa accademia»
«Si lo conosco» dice
«Allora possono andare?»
Di cosa stanno parlando?
«Faccio un paio di chiamate e ti faccio sapere, a me sono piaciuti»
Parlano in codice quindi non capisco a che cosa si riferiscono.
«Con permesso vado a pranzo».
Lascio la mia borsa nel mio armadietto poi corro nella sala mensa, ma quando vado a prendere il vassoio qualcuno mi ferma
«Chiudi gli occhi» sussurra, é Alessio,sorrido e chiudo gli occhi, sento circondarmi la vita e trascinarmi in non so dove
«Apri»
Apro gli occhi e vedo un vassoio con il menù di oggi, e una particolarità: una rosa rossa e biglietto, lo apro
"Grazie,
Sempre tuo Ale"
Lo guardo male,«è il mio modo per ringraziarti della sorpresa di oggi»
«Ti amo» dico .







"Dancing in Love"[Alessio Gaudino]Onde as histórias ganham vida. Descobre agora