CAPITOLO 17

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I preparativi del fidanzamento procedono purtroppo troppo bene e Angelica ha confessato che è stata lei a nascondere l'anello nel mio armadietto.
Ha paura che Ale la lasciasse e il rettore mi ha tolto la punizione, adesso potrei partecipare ai provini.
«Se ti iscrivi tu mi scrivo anch'io» dice Alessio a mensa
«Non so, vorrei iscrivermi ma voglio dare la possibilità anche le altre perché sono sicura che mi sceglieranno a me-
«Ti prego fallo per me» dice poggiando le mani sulle mie
«Forse richiederò il compito da tutor che mi aveva dato precedentemente il rettore»
«Allora hai già deciso?»
«Si, ma tu ti iscriverei, chissa posso richiedere di essere tutor della protagonista femminile, e significa che proverò anche con te» facendogli l'occhiolino
«Mi piace averti come insegnante» dice
Sorrido ma dura poco quando vedo entrare Angelica
«Amore lui è uno dei tanti fotografi-»
«Perché quanti ce ne sono?»
«100 no?»
«100 fotografi?? Non ti sembrano un po' troppi?»
«Mio padre li ha chiamati»
«Quando vi sposerete chiamerete 1000 fotografi»
«E questa sempre che si immischia in conversazioni che non le riguardano»
Conto mentalmente fino a dieci per non mandarla a quale paese, «andiamo all'argomento più interessante...hai fatto già i provini?»
«Non c'è ne è bisogno, appena leggono il mio nome sanno chi sono»
«Giulia Giulia ho un problema»urla Mia prendendomi per un braccio e mi porta via da Alessio e la sua fidanzata
«Ahia Mia così mi fai male»
«Ho un problema» dice aprendo la porta della stanza, «vestito semplice o gonna con top?»
«Questo sarebbe il problema?» domando
«No,è il meno peggio, devo uscire con un ragazzo,si lo so non è la prima volta ma questa volta è diverso»
«Diverso come?»
«Non so,  quando sto con lui il tempo sempre non passare mai, voglio stare sempre con lui»
«Quello che succede a me con Alessio» dico
«Che significa allora?»
«Significa che sei innamorata»
«É grave?»
«Macche l'amore è la cosa più bella che ci possa essere»
«Ho paura, non sono mai stata innamorata io»
«Come si chiama lui?»
«Lo conosci»
Bussano alla porta, «chi è?»
«Michele»
«É lui?» esclamo felice
«Si,ma non volevo che succedesse, era triste per te e io anche per il mio ex e passando ore insieme...»
«Non devo spiegarmi nulla, ma perché non me l'hai detto? Ti avrei aiutato»
«Non so avevo paura che ti arrabbiassi»
Bussano di nuovo facendoci ricordare che lui era la fuori, vado ad aprire
«Cerchi Mia vero»lo anticipo
Diventa rosso per l'imbarazzo
«Guarda che mi fa piacere, Mia è come una sorella per me» poi lo faccio entrare e rimangono entrambi in silenzio
«Volete che vi lascio da soli?» domando ma non aspetto la loro risposta che esco dalla camera,«prego».
Scendo le scale di corsa e non mi accorgo di un ragazzo appoggiato dietro le scale e gli vado a sbattere contro. «Scusa-»
Mi aiuta ad alzarmi ed é un ragazzo che non avevo visto. Ma ha qualcosa di familiare
«Cerca qualcosa?»
«Sto aspettando una persona»
«Se mi dici il nome te la vado a chiamare»
«Già fatto dalla segretaria, piacere Stefano Gaudino»
«Parente di Alessio Gaudino?»
Annuisce, «cugino»
«Giulia» mi presento.
Sento appoggiare una mano sulle mie spalle,e dal effetto che mi ha fatto è di Alessio, «che cosa sei venuto a fare?»
Sempre educato con i suoi parenti.
Lo colpisco sul braccio,«Alessio ti pare il modo di salutare tuo cugino?» domando
«Tanto sono abituato, sono passato solo per chiederti informazioni del fidanzamento»
«Sono scritte sul invito»
«Ah va bene», si avvicina a me,«ti va se un giorno ci vediamo»
«Stefano dovresti andare, è l'ultimo autobus che passa qui poi dovrei aspettare tre ore per il prossimo»
«Meglio allora che vada, ci vediamo al fidanzamento» dice ed esce
«Sei bugiardo Alessio» dico
«Non mi piace che lui ci prova con te davanti a me, mi fa diventare pazzo poi con Stefano abbiamo avuto spesso dei battibecchi e abbiamo litigato quasi fino a menarci se non fossero intervenuti i nostri genitori»
«Quando?»
«Un anno fa circa»
«Ma perché?»
«Vuole quello che è mio,sempre»
«Cioè?»
«Te esempio»
«Tranquillo non potrò essere di nessun altro se non tua e sappi che ti aspetterò sempre-»
Sorride, «hai già scelto il vestito?» domando
«Vestito?»
«Si quello completo elegante ,che indossano i ragazzi»
«Ancora no»
«Posso accompagnarti?» domando
«Non posso mai dirti di no»
Arrossisco e ci avviamo verso l'uscita, ma Angelica ci interrompe, «posso sapere dove state andando?»
«A comprare il mio vestito» dice Alessio
«Il negozio di mia zia vende smoking maschili e lo sto accompagnando, così non paga tanto» mento
Non so come mi si venuta questa bugia ma se ci crede sono una grande
«Visto che ci sei passa anche dal catering piazza di Spagna»
«Catering in piazza di Spagna? Ho un'amica che ci lavora» dico e questa volta è vero
«Conosci tutta Roma» dice Angelica acida
«Che devo farci?» domando alzando le spalle
«Noi andiamo altrimenti chiude» dice.
Ci lascia andare e noi andiamo a prendere l'autobus
«Allora dov'e il negozio di tua zia?»
«Non ho nessuna zia» dico, «dovevo pure inventarmi qualcosa con la tua fidanzata»
Sorride, «anche quella del catering?»
«Quella è vero»
Entriamo nel negozio, «che colore ti piacerebbe averlo?Nero, bianco o blu?»
«Secondo te che colore devo farlo?»
«Blu, é il mio colore preferito»
«Allora blu»
Sorrido e vado nel rapporto dei smoking blu,«merda» dice Alessio
«Che c'è?»
«Il padre di Angelica»
Cerco di vederlo ma Alessio mi fa per nascondere
«Non farti vedere»
«Alessio» dice
Lo vedo alzare gli occhi al cielo prima di girarsi
«Devo prendere il vestito per la festa, tu la stessa cosa immagino»
«Già»
«Chi è la ragazza?»
«Giulia un'amica di Alessio, mi ha chiesto di aiutarlo a comprargli il vestito e poi un regalo alla cornacchia cioè a sua figlia»
«Simpatica la ragazza» dice.
Non so se è inteso in senso ironico ma non credo, mi guarda senza impressione. Tale padre tale figlia
«Allora buon shopping»
Ringrazio e trascino Alessio infondo al reparto dei smoking blu.
Durante il tempo del prova il padre di Angelica non ci toglieva,anzi non mi toglieva, gli occhi di dosso
«Mi sembra di essere sotto esame» sussurro ad Alessio quando gli sistemo il colletto della camicia
«Perché?»
«Non mi toglie gli occhi, ha paura che faccia qualche mossa azzardata tipo baciarti»
«Io sto morendo dalla voglia di baciarti»
«Ecco fatto,un degno fidanzato con i fiocchi, non è d'accordo anche lei?»
«Oh si mia figlia rimarrà a bocca aperta»
«Non solo lei»sussurro
Lo accompagno nel camerino, lontano dal suo sguardo, «sei perfetto vestito così, sembri un principe azzurro»
Il mio principe
«Lo prendo come un complimento».
Prima di uscire appoggia le sue labbra sulle mie, è un bacio corto perché potrebbe entrare da un momento all'altro il padre di Angelica e non credo che le piacerebbe vedere il futuro genero baciarsi con un'altra ragazza,per lo più nemica della figlia.




"Dancing in Love"[Alessio Gaudino]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora