24 Luglio

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10 anni prima

Lucy

Papà e Mary ci hanno promesso, che se solo ci fossimo comportati bene, io e Josh, ci saremmo meritati una casetta sull'albero. Per tutto l'inverno ci siamo comportati come degli angioletti: ottimi voti a scuola, io ho aiutato Mary nelle faccende domestiche e Josh invece, ha dato una mano a Peter nel suo ufficio. Non che fossimo bravi a lavorare, ma l'abbiamo fatto per far percepire ai nostri genitori il nostro impegno. La casa è stata costruita da papà con l'aiuto dello zio, il lavoro è riuscito davvero bene. All'interno mio padre ha sistemato dei giochi, che vanno bene sia per me che per Josh. La zona è stata divisa in due parti. Da una parte una zona con giochi per bambine. Composta da varie bambole, invece nella seconda zona ci sono giochi per bambino come degli accessori da meccanico.
«Avevi già detto che avresti giocato con me con le bambole!» Sto cercando di convincere Josh a giocare con me. Perché farlo da sola non mi piace, poi ho anche Ken che è perfetto per lui, quindi non può trovare delle scuse.
«Non mi piace e lo sai>m», mi dice. Questo non fa che rendermi scontenta.
«Ieri io ho giocato con te alla wii», dico in mia difesa. Ieri sera abbiamo fatto una partita con Super Mario, l'ho battuto all'istante. Ovviamente non gli ho riferito che mi piace giocarci, oppure avrebbe utilizzato la scusa contro di me.
«Non vale hai scelto tu il gioco da usare!» sbuffo, perché ha ragione, ma non glielo dirò mai.

Dopo poco tempo stiamo già giocando con le bambole, per mia fortuna sono riuscita a convincerlo, sono brava ad ottenere ciò che voglio.
«Lucy il tuo nome non mi convince», mi fa sapere, anche se io
ho sempre adorato il mio nome. Mia madre l'ha scelto, perché il mio arrivo ha illuminato le sue giornate, mi considerava la sua luce. La sua salvezza.
«Il mio nome mi ricorda mamma!», esclamo l'importanza che ha per me.
«Voglio darti un nome che ti ricordi me!»
La sua teoria è stupida. Non potrò dimenticarmi di lui, é sempre al mio fianco. «Secondo me Lus è perfetto!», mi riferisce.
«Lus», continuo a ripetere toccandomi il mento. «Mi piace», affermo contenta.

«Josh! Lucy! La merenda è pronta!»
La voce di Mary si sente fin nella nostra casetta. Come ogni pomeriggio alle cinque spaccate ci prepara la merenda pomeridiana. Ieri abbiamo bevuto un frullato di frutta, la scorsa settima abbiamo mangiato un muffin, lei ha varie idee per la merenda. Non vedo l'ora di scoprire cos'ha preparato oggi.
«Arriviamo!», grida Josh, dalla casetta sull'albero. Scendiamo dalla scale, recandoci andiamo in giardino, gicino il tavolo e le sedie per il giardino, Papà non ha solo creato la casetta per noi, ma anche un bel giardino accogliente per tutti. Ha pure messo la zona per il barbercue e anche una grande altalena. Un altro regalo per me e Josh.
«Ragazzi ho preparato la macedonia». Mary ci consegna dei vasetti con dentro della frutta tagliata.
«É Buonissima Mamma!»
Josh è un golosone, infatti la termina all'istante.
«Dovresti fare attenzione!» gli dico, ma ormai ha quasi terminato tutta la porzione.

UN DISASTRO CHIAMATO AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora