"Amo quando mi tocchi in questo modo," sorrise.

"È impossibile non farlo," le dissi. "Non riesco a tenere le mie mani lontano da te."

"Bene, non voglio che lo fai."

Alzò il capo lasciando un bacio veloce ma dolce sulle mie labbra.

"Non ci credo che all'inizio volevo sempre stare lontano da te," sussurrò mettendo la sua testa di nuovo sul mio petto.

Sapevo che Camila pensava molto intensamente ma raramente condivideva i suoi pensieri e quella frase era inaspettata. Ogni volta che mi diceva i suoi pensieri era come se avessi vinto alla lotteria. La sua mente era un prezzo, e volevo capire come funzionava.

"Cosa ti ha fatto cambiare idea?" Chiesi.

"Mi hai chiesto scusa."

"Lo so, ma non credo che con una scusa sei passata dall'odiarmi ad andare a letto con me e questo tutto nel giro di un giorno," dissi. "So che c'è un altro motivo."

Sbuffò.

"Non lo so, Laur," fece spallucce. "Non riesco a capirti. Non ti avevo nemmeno vista quel giorno nella segreteria, e sinceramente, non avevo intenzione di vederti mai più dopo che hai provato a parlarmi. Sembravi una cogliona. Cioè, lo sei, ma più passo tempo con te, più mi piaci. Ma come ho detto non mi sono mai sentita attratta da ragazze come te, ma c'è qualcosa in te che estremamente invitante."

"Che intendi?"

"Sei una cattiva ragazza ed è attraente," mi disse. "Se posso essere diretta, i tuoi tatuaggi mi eccitano e ogni volta che sono con te voglio farmi e scoparti, ma so che c'è qualcosa in più. Vuoi che le persone pensino che tu sia forte, e lo sei, ma riesco a vedere cosa c'è seriamente sotto tutta questa messa in scena. Sei dolce, Lauren. Sei gentile quando non sei aggressiva e silenziosa. Sei adorabile. Non riesco a decidere se mi piaci di più quando il tuo corpo è sul mio o quando parliamo semplicemente ma non sono nemmeno sicura che voglia scegliere. C'è qualcosa di te che è incredibilmente difficile a starne lontani, e non fingerò più che io voglia allontanarmi."

"Non farlo," dissi a bassa voce.

"Non lo farò."

-

Dopo quasi un'ora portai Camila in una gelateria vicino il Luna Park ma appena sentii il telegiornale parlare di Jeremy rimasi a bocca aperta perché era arrivato il momento che Camila venisse a sapere ciò che stava succedendo nella mia famiglia.

E non sapevo minimamente come avrebbe potuto reagire.

Prendemmo ciò che avevamo ordinato prima di andarci a sedere ai tavolini dell'edificio.

Ed è lì che incominciai a parlare.

"Sono confusa tanto quanto te per tutto quello che è accaduto e sta accadendo a Jeremy, ma Camz, in parte è colpa mia," dissi osservando il suo sguardo un po' perso e un po' confuso. "Vedi, so che può sembrare strano ma i miei genitori, se ancora posso definirli tali, non sono esattamente i miei genitori e prima che incominci a farmi domande fammi finire di spiegare."

Camila annuì solamente.

"Mio padre in realtà è mio fratello maggiore e mia madre è sua moglie, cioè mia cognata. I miei genitori non sono qui. Mio padre faceva parte della mafia ma appena sono nata io, ha capito che quello stile di vita non era buono per me e per mio fratello. Dal momento in cui mio fratello è molto più grande di me, mio padre dopo essere scappato dalla mafia, ci ha spediti qui. Ma ora la mafia è riuscita a rintracciare sia me che mio fratello e molto probabilmente non ci lasceranno stare così facilmente. Ricordi quella settimana che ho provato ad ignorarti?"

"Si, lo ricordo," mi rispose.

"Ti ho ignorata per tenerti al sicuro, cercheranno di arrivare a me e mio fratello facendo del male alle persone che ci circondano. Stavo solamente provando a tenerti al sicuro perché non voglio che ti succeda qualcosa."

Camila sembrava abbastanza persa e non sapevo minimamente cosa era presente nella sua mente in questo momento. Confusione, sicuramente. Molto probabilmente aveva anche un sacco di domande da farmi.

"Perché non me lo hai detto prima?" Mi chiese solamente.

"Perché sapevo che tu provavi a starmi lontana perché non sono una brava ragazza e beh, questa storia non avrebbe aiutato molto la situazione," feci spallucce. "Insomma, una cattiva ragazza con la mafia che le sta alle costole."

Camila annuì un paio di volte lentamente.

"Dì qualcosa," supplicai dal momento in cui il silenzio mi stava uccidendo.

"Portami a casa."

"Camz-" incominciai a dire.

"No, Lauren. Non sono arrabbiata. Sono confusa e ho solo bisogno di stare un po' da sola per schiarire un po' le idee."

A/N: nuovo capitoloo!

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twitter: camilaftdisney
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smoke ➳ camrenWo Geschichten leben. Entdecke jetzt