Capitolo 30: Cold december night

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Capitolo 30

Hayley

Sobbalzai quando Aiden si chiuse la porta alle spalle e vidi Ash fare lo stesso, prima di correre al piano di sopra.
Mi sentivo incredibilmente a disagio in quella circostanza, inoltre ero preoccupata per Aiden tanto quanto ero dispiaciuta per sua sorella. La casa resto immersa in un silenzio assordante per qualche secondo, finché non fu mandato in pezzi dal suono emesso dalla porta della stanza di Ash che sbatteva rumorosamente, la quale eco parve propagarsi per l'intera abitazione come un tuono che rimbomba durante una giornata coperta dalle nuvole. Quel suono parve mimare un grido disperato che non trovava voce, intrappolato in gola e prigioniero di una disperazione senza parole.

" Tesoro, vai dalla tua amica. Sono sicuro che in questo momento abbia bisogno di te" mi sussurrò mio padre all'orecchio.

Annuii decisa e mi alzai dalla sedia, per poi dirigermi verso le scale. Percorsi i gradini di corsa e mi affrettai a raggiungere la camera di Ash.
Quando aprii la porta, trovai la mia migliore amica seduta sul letto. Si stava tenendo il viso tra le mani e i suoi singhiozzi si mescolavano al suono delle macchine che sfrecciavano sull'asfalto, provenienti dalla finestra semi aperta.
Mi sedetti accanto ad Ash e non dissi nulla, mi limitai ad abbracciarla e a lasciare che piangesse sulla mia spalla come avevo fatto diverse volte con Scott.
Sentii le sue lacrime bagnarmi la pelle e il suo respiro caldo sfiorarmi il collo, mentre i suoi singhiozzi venivano attutiti dal tessuto del mio vestito. Passarono diversi minuti, prima che il pianto di Ash si placasse e io passai l'intero ammontare di tempo ad accarezzare delicatamente la schiena della mia migliore amica. Le mie narici si riempirono del suo profumo dolce alla vaniglia che appestava anche l'intera stanza, mentre il mio mento poggiava sulla sua spalla e le sue lacrime bagnavano il tessuto verde del vestito che indossavo. Iniziavo a capire perché Aiden ci tenesse tanto a non far soffrire Ash, lei era il tipo di persona che avresti voluto vedere sorridere sempre, animata dalla gioia e dall'allegria che la caratterizzavano. Era proprio come Emma, troppo pura e semplice perché il suo viso venisse distorto da un sentimento come la tristezza ed inquinato da lacrime cariche di una malinconia che pareva disperata.

" Non ce la faccio più a vederlo soffrire così, sono stufa. Vorrei che restasse a vivere qui con me, ma allo stesso tempo vorrei che se ne andasse. In quel caso mio padre non potrebbe più fagli nulla, ma soffrirebbe comunque per Bella, ne sono sicura. Però la tua vicinanza potrebbe giovargli, magari, grazie a te, smetterà di avere incubi e di soffrire a causa sua. Sai, a volte vorrei che non essere mai entrata in quel maledetto bagno. Se non la avessi mai consolata, probabilmente, non l'avrei mai conosciuta. Avrebbe continuato ad essere la bellissima ragazza solitaria dagli occhi verdi che mi affascinava ed incantava quanto un animale in via di estinzione. Sarebbe sempre stata la ragazza misteriosa che camminava per i corridoi con le cuffie nelle orecchie e nulla sarebbe mai cambiato" confessò Ash, dopo essersi allontanata da me ed interrompendosi di tanto in tanto per asciugarsi le lacrime che le rigavano il viso.

" Ash, le cose dovevano andare così. A volte le persone che incontriamo cambiano la vita inevitabilmente, nel bene e nel male. Io non so molto di Bella, non ho idea di cosa le sia successo e dove si trovi in questo momento, ma sono sicura che c'è un motivo se tu ed Adien le siete così legati. E fidati che io so cosa si prova a desiderare di cambiare le cose, a mangiarsi le mani e a pregare di poter tornare indietro per cancellare alcune azioni, alcune frasi pronunciate senza pensare. So cosa significa pentirsi di ciò che si è fatto e dover convivere con il peso del rimorso" le spiegai, tendendo una mano verso il suo viso per asciugarle una lacrima.

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