Epilogo

9.2K 297 96
                                    

                      

Cris pov

Giovedì 2 ottobre.

Sento la sveglia suonare, mentre le prime luci del mattino, filtrano dalla persiana della mia finestra.
-" Aah è già ora di alzarsi?"- biascico con voce impastata sotterrarando la testa sotto il cuscino.
Con passo pesante, mi dirigo verso il bagno della mia stanza, cercando di mettere bene a fuoco quello che c'è davanti a me.
Non ci credereste mai, ma dannazione sono finito contro la porta l'ultima volta.

Sì, diciamo che...avevo preso male le misure.
"Guai a voi se lo andate a dire in giro!"
Aprendo il rubinetto della doccia, aspetto che l'acqua sia fredda al punto giusto: no, non sono un folle, è solo che a me l'acqua piace così.
"

Un momento, cos'è che dovevo fare oggi?
Ah sì, la riunione con il consiglio...
Che rottura!
Ma perché ogni volta che bisogna consultare il consiglio, quell'orso di mio padre, manda avanti me?

Cavolo lo sa che mi annoio a morte in mezzo a tutti quei noiosi babbioni !"
Guardo il mio riflesso nell'enorme specchio davanti a me.
O

sservo il mio petto, le braccia, l'addome...
-" Ah ma guarda qua!
A furia di saltare la palestra, mi sto rammollimento..."-
Ok, ok, prima che saltiate a conclusioni affrettate, lasciate che vi spieghi.
Fin da quando ero un marmocchio di cinque anni, ho sempre fatto sport, beh a quell'età, diciamo che non era un qualcosa che facevo tanto volentieri, anzi, lo odiavo perché ad impormelo era mio padre, però con il tempo.... è andata sempre meglio.
Judo, karate...ditemi il nome di uno sport, io li ho fatti tutti.
Mio padre è sempre stato il tipico uomo che tiene alle apparenze, non gli è mai importato se qualcosa mi piacesse o meno, se in quel momento era in voga, beh... io dovevo farla.
Voi vi chiederete il perché, di questa ossessione per gli sport...
Beh, diciamo che ho passato tutta la mia infanzia, sotto flash e riflettori.
" Guardate, guardate mio figlio, pratica quattro sport diversi, ammirevole no?"
E questo quello che andava a dire in giro mio padre, ogni volta che ne aveva l'occasione, io non ero suo figlio, ma un trofeo da esporre, all'occorrenza.
Mai una carezza, mai una pacca sulla spalla, credo che in tutta la mi vita non mi abbia neanche mai detto ti voglio bene.
Come biasimarlo in fondo...
Ad ogni modo, come vi dicevo, con gli anni l'attività fisica ha incominciato a piacermi davvero.
La cosa che amo fare di più?
Il nuoto, senza dubbio, perché nell'acqua mi sento libero, nell'acqua posso essere quello che voglio.

Bip bip
Il suono del mio cellulare attira la mia attenzione.
Corro come un pazzo afferrando il mio iPhone ultimo modello, con il cuore in gola:
" E se fosse..."
Ogni genere di aspettativa, viene spazzata via da una folata di vento gelido con sopra stampata la faccia odiosa dell'uomo che mi ha messo al modo...o meglio, quello che ha contribuito.

___________________________________
Da: George Smith
A: Cris Ian Smith

Alza i tacchi e porta le chiappe in ufficio, la riunione è stata anticipata di un'ora.
Io non verrò, sono impegnato con il golf, fa in modo che vada tutto bene e tieni a bada Leeman, voglio che il progetto di ampliamento sia approvato così com'è, niente tagli per risparmiare il budget.
Se vengo a sapere che non sei riuscito a tenere testa al consiglio, ti sbatto fuori.
__________________________________

"Sempre simpatico il paparino...ma va al diavolo, tu ed il tuo dannato progetto!"
Lascio cedere il telefono sulla scrivania e filo sotto la doccia, se credevo che oggi sarebbe stata una giornata meno orrenda del solito, mi sbagliavo di grosso: questa fa schifo come tutte le altre!

Perché sei tu                                  |#Wattys2016|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora