8.Ci sono sei Justin.Posso prenderne uno?

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Si gira verso di me sconvolto. «Come, prego?»

Ridacchio e gli do una spinta sulla spalla. «Come vuoi tu. In qualsiasi posizione. Testa in giù, testa in su, mentre facciamo la ruota, mentre ti lavi i denti, mentre porti a passeggio il cane...»

Scuote la testa e si passa la mano tra i capelli. «Come mi sono trovato in questa situazione?»

Faccio spallucce. «Sei tu che hai voluto portarmi alla fiera. Andiamo sulla giostra dell'amore? Quello al chiuso. Se vuoi puoi baciarmi, non lo dirò a nessuno.» Mi alzo e lo prendo per mano, trascinandolo dietro di me.

Sento che si arrende e mi segue senza protestare, prende due biglietti e ci sediamo, io all'interno e lui all'esterno della macchina.

«A questo punto dovresti mettermi il braccio intorno alle spalle.» Tossisco piano, facendo finta di niente.

Lo vedo ridacchiare finchè non mi mette un braccio intorno alle spalle, e io mi accoccolo a lui.

«E ora dovresti sussurrarmi come sono bella, o qualche frase romantica di qualche canzone. Sai, così, giusto per creare l'atmosfera." Mi avvicino a lui ancora di più, fino a schiacciarlo contro il fianco della macchina.

Scuote la testa e prende un respiro. «Guarda le stelle, guarda come brillano solo per te.»

Alzo la testa e guardo in alto, per poi dare un leggero pugno sul braccio a Justin. «Idiota, è pomeriggio.»

Ride divertito e io scuoto la testa. «Ora? Che mossa dovrei fare?»

Ci penso su. «Beh, a questo punto inizi a giocare coi capelli. Ma insomma, non ti hanno insegnato niente?» Borbotto, incrociando le braccia con fare teatrale.

Inizia a giocare coi miei capelli e gli butto la testa sulla spalla, chiudendo gli occhi. «Ma non è romantico? Molto più della ruota panoramica dove rischi la vita, o della Torre Eiffel dove rischi di cadere, o delle passeggiate in riva al mare dove rischi di affogare.» Gongolo mentre quasi quasi inizio a fare le fusa sotto il suo tocco.

«Signori, vi avvertiamo che la giostra ha avuto qualche problema tecnico solo ieri, perciò se sentire qualcosa scricchiare, sappiate che non è niente di grave. Tutto risolto!» Dice la voce meccanica del tipo in cabina.

Scatto a sedere e Justin ride, mentre la macchinina inizia a muoversi. «No, cazzo, non è romantico! Sto rischiando la vita di nuovo!»

«Ehi, il tipo ha detto che è tutto risolto, non ti preoccupare.» Cerca di calmarmi, invano, Justin.

Gli lancio uno sguardo assassino. «É quello che dicono tutti, Justin. Insomma, lo dice anche un assassino prima di ucciderti! "Tu stai in silenzio, e non ti succedrà niente di male.", e poi BAM!» Batto le mani una volta e Justin sobbalza leggermente.

«Che è successo?» Inarca le sopracciglia.

«Beh, ti spara...» Mugugno, accasciandomi sul sedile di nuovo.

Ridacchia e mi mette il braccio intorno alle spalle, avvicinandomi a sè. «Stai sclerando perchè vuoi che ti abbracci?» Chiede piano.

Sbuffo. «Ovviamente. Aspiro a quello. Adesso scaravento la macchina fuori così mi baci. Affare fatto?»

Ride e scuote la testa. «Tu sei pazza.»

«Ha parlato quello che mi ha comprato tutte le cover per il telefono con la sua faccia sopra.» Ridacchio, passandomi la lingua sui denti.

«Ehi, quelle cover sono carine!» Commenta indignato, allontanandomi da sè con fare superiore.

Rido e mi aggrappo al suo braccio. «Non mi allontanare così, in fondo siamo sposati nella mia testa!»

Can you keep a secret?Where stories live. Discover now