4.Mi piacerebbe che tu fossi una porta

745 43 9
                                    


La ragazza dai capelli verdi mi raggiunge e io chiudo l'armadietto, dopo aver gettato dentro tutti i libri.
"Ciao." Si appoggia all'amradietto accanto al mio e tira fuori dalla borsa un pacchetto di liquirizia verde.
Mi sistemo la borsa sulla spalla. "Ciao." La guardo.
"E così tu sei la nuova ragazza di Connor." Si stacca dall'armadietto.
Faccio spallucce e mi incammino lungo il corridoio, diretta verso l'uscita. "Non so di cosa tu stia parlando."
Ride e alza gli occhi al cielo. "Andiamo, ne parlano tutti. Sei considerata la nuova Signora Johnson."
Esco dalla scuola e sospiro. "Chi lo dice?"
Tutti." Fa spallucce. "Sai, Christine è la sua ex, e con lei le voci circolano."
"Beh, non sono vere, se ti interessa." Faccio spallucce.
Mi guardo intorno e scorgo Connor che parla con Christine.
Benone.
La pazza mi prende per il braccio e mi spinge dietro un cespuglio, accucciandosi accanto a me.
"Mi vuoi fare un rito satanico?!" Mi allontano da lei velocemente e lei alza gli occhi al cielo.
"Shh, ascolta." Indica Christine e Connor che stanno per arrivare davanti al cepuglio.
La rossa si ferma proprio davanti a noi. "Allora, hai davvero intenzione di uscire con lei?" Chiede, arricciandosi una ciocca di capelli intorno al dito.
Connor sospira e guarda l'ora sul telefono. "Senti, devo andare. Ti dispiacerebbe ridarmi la giacca?" Allunga la mano e la rossa sbuffa, togliendosi di dosso la giacca e porgendogliela.
"Ancora non capisco cosa ci trovi in lei. Secondo me ha le tette rifatte." Osserva casualmente, controllandosi le doppie punte.
Ma che cazzo dice?! Ho una terza, non ho una decima! Ma minchia.
"Non sono a conoscenza delle sue operazioni chirurgiche, non so se ha derubato una banca in Svizzera, non penso che spacci droga ai bambini e sono più che sicuro che non ha i canini che assomigliano a quelli di Dracula."
Eh, oh. Che ne sai?
"Ma dai!" La rossa batte un piede per terra e fa il broncio.
"Senti, Chris, sono passati sei mesi, smettila di perseguitarmi. Hai 19 anni, la scuola ai tuoi piedi, trovati qualcun altro." Alza gli occhi al cielo.
Christine gli passa una mano sul braccio con fare seducente. "Ma tu sei l'unico carino della squadra di football."
"Non esiste solo la squadra di football, Chris." Lui le toglie la mano dal braccio e inizia ad allontanarsi. "E smettila di corrompere mio fratello con le caramelle perchè ti dica dove e con chi sono." Sale in macchine e accende il motore.
"Ehi, Perlana!" Chaz si butta sul prato accanto a noi e gli facciamo segno di tacere. Annuisce.
Le amiche di Christine la raggiungono. "Allora? Vi siete rimessi insieme?"
Christine sorride sarcastica. "Si, adesso torna a prendermi e andiamo a cacciare falene insieme." Le da una sberla sul braccio. "Ma sei cogliona? Se ci fossimo rimessi insieme, a questo punto la sua fottuta giacca sarebbe ai piedi del suo letto."
Una ragazza alza gli occhi al cielo. "Abby, ma che domande!" Guarda Christine di nuovo. "Che hai intenzione di fare?"
La rossa fa spallucce. "Non so, pensavo di andare a fare un po' di shopping."
"No, ma con Connor?" Abby inarca un sopracciglio.
Christine sbuffa. "Ma sempre di Connor dovete parlare? Sapete come è fatto, tra una settimana non si ricorderà neanche il nome di quella troietta. Poi verrà la mia occasione." Fa spallucce tranquillamente.
"Tu si che sei geniale, Chris." L'altra ragazza sorride raggiante e Christine annuisce soddisfatta.
"Andiamo, ho sentito che hanno aperto un locale dove vendono acqua per cena." Si allontanano parlando di scoiattoli.
La pazza mi guarda. "Io te l'ho detto. Le voci circolano."
"Ma che succe-" Chad si blocca. "Ah. Sei tu la nuova conquista di Connor, eh? Speravo davvero che tu fossi meglio di quelle che girano qui." Sospira e si alza, andandosene.
Prima che possa dire qualcosa, la testa di lattuga parla di nuovo. "Stai attenta a Chris. Sembra stupida, ma non lo è."
Alzo gli occhi al cielo. "Ma se va a mangiare acqua per cena, dai." Mi sistemo i jeans. "Io vado. Divertiti a buttarti dietro i cespugli."
"Aspetta, come ti chiami?"
"Eve."
Stringe la mia mano. "Io sono Serena."
Tanto continuerò a chiamarti testa di lattuga. "Beata te, io sono stanca." Sbadiglio e mi incammino verso casa.
Questa è una scuola di pazzi.
Arrivo a casa giusto in tempo per battere sul tempo Jimmy e buttarmi a peso morto sul divano, cominciando a mandare in tilt il televisore a forza di cambiare canali uno dopo l'altro.

Can you keep a secret?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora