5. Amerìga,Italìa,Australìa

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Ho una domanda. É una cosa che mi inquieta abbastanza, non riesco proprio a togliermela dalla testa.
Perchè in una pubblicità la donna balla in tango in tanga?
Insomma, è una cosa che noi donne facciamo ogni giorno, giusto?
Uscite dalla doccia, ci stringiamo in un asciugamano e via due giri di tango e un casqué contro il lavabo.
Olè!
Ma perchè il tango in tanga, dai?!
É per caso uscita una nuova legge di cui non sono a conoscenza? Della serie: 'Tutte le donne presenti nelle pubblicità idiote devono mettersi il tanga e ballare!'.
Insomma, è stupido.
É come vedere Tom Cruise che scala il Khalif in mutande e con passi di tango.
Un, due, tre, casqué. Tre, quattro, cinque, olé.
É come vedere la gente che corre in mutande dietro al rotolone regina, e nel frattempo fa dei casqué e si rompono le gambé.
In poche parole: il mondo sta andando a puttane.
Non in senso che va a fare giri con le prostitue. Insomma, ben venga, ognuno è libero di far ciò che vuole.
Mi alzo dalla sedia e svuoto la ciotola di cereali nel lavandino, poi lavo la ciotola e la metto nella credenza, uscendo dalla cucina.
Raccolgo la borsa di scuola da terra ed esco di casa, dopo aver fatto aspettare Connor per circa venti minuti, dicendogli che dovevo vedere se in una delle pubblicità del Nespresso, potevano finalmente tirare quel dannato piano in testa ad Elisabetta Canalis e risparmiarci le sue penose scene nel film.
Connor mi sorride e mi da un abbraccio. "Buongiorno."
"Buongiorno." Dico, salendo nella sua bella Jeep metallizzata. "Bella macchina."
"Grazie." Sorride, mettendo in moto e partendo. "Sai guidare?"
"Ovvio." Annuisco. "Se per guidare intendi colpire tutti gli alberi di un vicolo senza mancarne neanche uno."
Ride. "Sono doti anche quelle." Fa spallucce. "Potrei insegnarti."
"Vuoi davvero morire giovane?" Lo guardo. Cavolo, se è bello.
Ha un profilo che nemmeno Lachowski ha. Perchè Lachowski ce l'ha più bello, è chiaro.
"Ascolta, stavo pensando se ti andrebbe di uscire stasera, invece di domani." Mi dice tutto d'un tratto, e io soffoco con la saliva.
Cazzo, stavo sbavando.
"Eh?"
"Usciamo stasera? Domani mia sorella ha una recita di classe e non posso mancare." Dice tranquillamente, girando un angolo e fermandosi al semaforo.
Annuisco leggermente. "Sicuro. Dove andiamo?"
"É una sorpresa." Sorride.
Sospiro. Ecco che si rovina l'immagine del mio ragazzo perfetto.
Ho una lista di tutte le qualità che deve avere il mio ragazzo.
1: deve essere figo. Lo è.
2: deve essere spiritoso. Lo è.
3: deve vestirsi bene. Lo fa.
4: deve praticare qualche sport. Lo fa.
5: deve esistere. Minchia, se esiste.
Mi sventola una mano davanti al viso e io mi riprendo. "Si, le magliette con le maniche corte!" Gli sorrido.
Inarca un sopracciglio e trattiene un sorrisetto divertito. "Le magliette con le maniche corte?"
"Si." Indico la sua maglietta. "Ne stai indossando una. Molto carina. Gucci?" Sorrido.
Scuote la testa e parcheggia. "No, Hollister."
E che palle, oh.
Usciamo dall'auto e ci dirigiamo verso la scuola. Mi sento come Bella quando è uscita dall'auto di Edward.
Tutti gli occhi sono su di me.
Ci manca solo che Connor mi metta il braccio intorno alle spalle e con un accento sexy mi dica: 'Se devo proprio andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile.'
Sento un braccio intorno alle mie spalle e sobbalzo. "Ehi, Perlana!"
Sbuffo. "La smetti di chiamarmi così?" Spingo via Chad e lui ride.
"Io vado. Passo a prenderti alle sette." Connor mi bacia la guancia e sorride, andandosene.
"Noo!" Allungo una mano teatralmente appena si allontana, e Chad ridacchia. "Cosa ridi, che l'hai mandato via tu."
Fa spallucce. "Fa niente, ora ci sono io. Sono un ottimo sostituto. La sai la nuova barzelletta?"
"Ti prego, illuminami." Dico sarcastica. Raggiungiamo il mio armadietto e Chad si appoggia a quello accanto.
"Cosa fa un ago in un pagliaio?" Mi chiede allegramente, mentre metto tutto il mio impegno nel cercare di tirare fuori il libro di Inglese.
"Um, non..." Tiro il libro. "Lo..." Gli do un altro strattone. "So!" Perdo l'equilibrio e cado per terra, mentre il libro mi cade tranquillamente in testa e finisce sul pavimento.
Chad scoppia a ridere. "Sei un caso perso, Perlana." Mi aiuta ad alzarmi e mi porge il libro, mentre io mi pulisco i pantaloncini.
"Allora, che fa l'ago?" Chiudo l'armadietto con un tonfo sordo e ci incamminiamo.
"Niente!" Sorride, poi scoppia a ridere. "Sai, perchè l'ago nel pagliaio non fa niente. Insomma, cosa può fare?" Mi da una pacca sulla schiena e a momenti mi fuoriesce il pancreas dal naso.
"Molto divertente." Sorrido. "Ma ora vado. Sai, Francese, la baguette, le lumache." Entro nella prima classe che trovo e mi chiudo la porta alle spalle.
Tiro un sospiro di sollievo e mi giro, trovando un ragazzo nudo disteso sulla cattedra e un gruppo di studenti intendi e dipingerlo.
Spalanco gli occhi. "Cavolo!" Borbotto. "M- Mi dispiace, io... Ho sbagliato classe." Riapro la porta ed esco.
Fuori trovo Chad ad aspettarmi, ridendo contento. "Ma non era una battuta stupenda?!"
Alzo gli occhi al cielo e me ne vado, lasciandolo lì a dare pacche alla gente che passa.

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