19. Perle di saggezza

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" Allora, ragazzi, è un piacere rivedervi...quanto tempo è passato!" esclamò Chirone, rivolgendosi a Fobos e a Deimos.

" Maestro...noi veniamo tutti i giorni da te " rispose perplesso Fobos.

" Hai ragione, ragazzo mio, ma che cos'è il tempo se non un apostrofo tra tem e po?" chiese il centauro

" Rione me io essere stupito ogni giorno di tua saggezza. Quando vedere te me io sentire come oliva in sua silamoia. Per questo portato qui sorella di me io " disse serio Cupido.

" Bambino mio, la tua sapienza è disarmante e spero che tua sorella possieda il tuo cervello sopraffino. Devo dire, però, che, guardandola nei suoi occhi scuri, ho potuto notare il suo sommo ingegno."

" Chirone..." intervenne Deimos " Iris ha gli occhi azzurri "

Il centauro si grattò la testa e poi affermò con enfasi :

" Chi può dire se il blu è blu e il rosso è rosso? Il rosso potrebbe essere giallo e il giallo verde e, per quello che ne sappiamo, il nero potrebbe essere a pois "

I gemelli si passarono le mani nei capelli cercando di trattenere le risate, mentre Cupido e anche la piccola Iris fissavano Chirone con occhi colmi di venerazione.

" Comunque " aggiunse il centauro " settimana prossima verrò a cena a casa vostra e vi leggerò alcuni versi che ho composto. Ho deciso di abbandonare per un po' la carriera di cantante e di iniziare quella di poeta ".

" Me io essere triste per tua decisione. Tua voce, Rione, essere come quella di voltoio con cibo strozzato in sua gola, ma essere felice tu diventare poeta " cinguettò Cupido.

" Vi lascio con una perla di saggezza che mi è venuta in mente questa notte, ragazzi.
Ricordate...ci vuole poco affinché un uovo da crudo diventi sodo !"

Detto questo, si voltò ed entrò in casa.

Cupido e Iris si avviarono trotterellando e tenendosi per mano lungo la strada che scendeva dalla casa di Chirone, mentre Fobos e Deimos li seguirono borbottando.

" Ma siamo sicuri che il Chirone che conosciamo noi sia lo stesso Chirone che ha educato gli dei e gli eroi più famosi?" chiese Fobos al fratello.

" Certo!" rispose Deimos " Con le armi e nel combattimento è fantastico, solo che è completamente fuori di testa !"

" Rione no essere fuori di sua testa, sua testa essere taccata a suo collo! Lui essere solo grande saggio e se voi no capire sue uscure parole essere perché siete retini!" affermò serio Cupido.

I gemelli scoppiarono a ridere e, in questa atmosfera allegra, si avviarono tutti verso casa.

Iris ( saga di Cupido libro 5 ) (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now