5. Di chi essere occhi?

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Cupido non disse nulla né ai suoi genitori né ai suoi fratelli di quello che gli era sembrato di vedere nel campo di grano.

Tuttavia, spinto dalla curiosità che solo la mente di un bambino poteva elaborare, decise di indagare da solo su quello strano mistero.

Il mattino dopo, appena sveglio, raggiunse tutta la sua famiglia in cucina per fare colazione e chiese ad Harry:

" Me io potere andare a trovare nonno Relio e nonna Nanna?"

" Certo che puoi, amore " rispose il riccio " ti accompagnano Fobos e Deimos e poi, quando vuoi tornare, mi chiami nella mente e io ti vengo incontro lungo la strada "

Cupido fece un sorriso tutto fossette e sbattè le ali per la gioia.

Come stabilito, i gemelli lasciarono il bimbo dai nonni e in seguito si diressero da Chirone, ignari di quello che il loro fratellino aveva in mente di fare.

Il bimbo si fermò un po' di tempo da Aurelio e Anna, poi, dopo averli salutati con un bacio, tornò a casa.

Quando fu sulla via del ritorno, non chiamò Harry, ma si diresse trotterellando verso il campo di granoturco.

Non appena giunse a destinazione si avvicinò silenziosamente alle alte spighe, scrutò in mezzo a loro...e li vide...due occhi azzurri tristi che lo osservavano.

" Di chi essere occhi?" chiese Cupido a bassa voce.

Questa volta gli occhi non sparirono, anzi si avvicinarono lentamente e rivelarono al bambino a chi appartenevano.

Davanti a lui comparve, infatti, una bambina che doveva avere circa la sua età, dato che era alta quanto lui, con lunghi capelli biondi sporchi e pieni di terra, senza scarpe e vestiti e chiaramente spaventata.

Cupido, però, non notò nulla di tutto questo perché i suoi occhi furono rapiti da un unico particolare straordinario...la bimba aveva sulla schiena due ali bianche, simili in tutto e per tutto alle sue.

" Chi essere tu? Come chiamare?" chiese il bambino.

La piccola, tuttavia, rimase in silenzio.

" Me io essere Cupido e andato a trovare nonno Relio e nonna Nanna e adesso andare casa da papà di me io e fratelli di me io "

La bambina non aprì bocca e si limitò a fissare intensamente il suo interlocutore.

Cupido, allora, tentò di prenderla per mano, ma la piccola si divincolò subito dalla stretta e, senza dire una parola, si voltò e sparì fra le spighe.

Iris ( saga di Cupido libro 5 ) (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now