18. Cintauro di futuro

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Quando Fobos, Deimos e i bambini arrivarono ai piedi della piccola collina dove viveva Chirone, udirono subito delle urla e delle grida.

" Credo che non sia solo...si sentono molte voci " disse Fobos, incamminandosi lungo il sentiero che saliva verso la casa del centauro.

Non appena i quattro giunsero sulla soglia dell'abitazione, si fermarono un istante indecisi sul da farsi e poi bussarono alla porta.

" Avanti !" si sentì gridare dall'interno.

I gemelli entrarono decisi e sicuri, essendo già stati diverse volte nella casa del loro maestro, mentre Cupido ed Iris li seguirono titubanti, guardandosi intorno con occhi timorosi.

La casa di Chirone era piena all'inverosimile di mobili e di quadri.

Ovunque spuntavano mensole piene di ninnoli e di oggetti dalle forme più strane e assurde.

Iris tirò la mano di Cupido e, quando il bimbo la guardò, gli indicò una parete della stanza in cui si trovavano....

Appesi al muro vi erano decine e decine di dipinti, i cui soggetti si muovevano e salutavano allegramente i due bambini.

Questi ultimi si osservarono l'un l'altro perplessi, ma, poi, proseguirono dietro i loro fratelli.

I quattro giunsero, quindi, in una ampia sala alla cui parete era appeso un enorme e strano oggetto rettangolare da cui uscivano suoni e rumori.

Dentro di esso alcune persone correvano dietro un pallone senza un motivo preciso.

" Chirone che cos'è?" chiese Deimos, indicando lo strano oggetto al centauro seduto per terra.

" Oh, è un televisore...io e il mio amico stiamo vedendo una partita di calcio del campionato italiano " rispose quello, appoggiando la mano sulla spalla di un ragazzo seduto accanto a lui.

" Cosa essere calcio?" cinguettò Cupido.

Chirone si alzò e si avvicinò al bambino.

" Ciao, pulce, sono felice di vederti, sento nel cuore una gioia profonda come il mollusco nella sua conchiglia.
Il calcio è un gioco del futuro, un giorno ti spiegherò le sue regole"

" Rione, tu essere grande saggio e me io volere far conoscere te mia sorella Iris "

Il centauro osservò la bambina e si esibì in un sorriso sdentato.

" Piacere di fare la tua conoscenza, bambola !"

" Rione, lei no bambola, ma bimbina, lei essere sorella di me io "

" Forse è meglio che usciamo a parlare, miei cari, il calcio mi distrae....Percy, vai pure avanti a vedere la partita !" gridò Chirone al ragazzo che era suo ospite.

" Chi è Percy?" chiese Deimos " Non l'ho mai visto qui "

" È un certo Percy Jackson, un ragazzo che viene dal Campo Mezzosangue....è saltato fuori dal suo libro ed è venuto a trovarmi ..."

I gemelli si guardarono in viso non avendo capito una sola parola di quello che aveva detto Chirone, ma, conoscendo il loro maestro, non chiesero spiegazioni e si limitarono a seguirlo fuori dalla casa.

Cupido si avvicinò all'orecchio di Iris e sussurrò:

" Rione essere cintauro di futuro e sue parole essere uscure ma profonde "

La bimba spalancò gli occhi e annuì seria, dirigendosi con il fratellino all' esterno dell'abitazione.

Iris ( saga di Cupido libro 5 ) (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now